Brevi

Venerdì 9 novembre alle ore 17.30 a Palazzo Aragona Cutò a Bagheria, presentazione del  libro di Nicola Angileri dal titolo "Destini che nessuno sa"  aventi per argomento storie  vere di violenze su minori, partendo dalle indagini, sempre delicate e difficili, che magistrati e forze dell'ordine svolgono sul campo.

Dopo "Angelo e orchi" è questo il secondo libro di Angileri su un problema molto diffuso, ma su cui spesso però si preferisce far cadere una coltre di silenzio.

Prevista la presenza del sindaco di Bagheria Vincenzo Lo Meo e della presidente del consiglio comunale Caterina Vigilia per i saluti istituzionali oltre agli interventi di 

Padre Salvatore Priola, Rettore Universita’ Teologica dell’Universita’ di Palermo

Alessia Sinatra, sostituto procuratore del Tribunale di Palermo

Angela Ruvolo, psicologa giuridica

Filippa Dolce, giornalista 

Roberto Sardina, attore.

Moderatore  dott.  Mimmo Barone, ispettore superiore della Polizia di Stato

Nell'occasione oltre alla presentazione del romanzo si terrà un momento di riflessione sul momento attuale difficile che riguardano i minori, grazie a contributi interessanti da parte di personale specializzato e competente in materia.
     

Sono andati oggi alla firma del sindaco Vincenzo Lo Meo, proposti dal vicecomandante dei VV.UU. Salvo Bartolone i tre decreti che prevedono il nuovo inquadramento nella qualità di ausiliari del traffico di tre dipendenti comunali: si tratta di Mariolina Gulli, Giuseppe Scordato e Rosario Vasta.

Andranno a rafforzare l'organico carente del corpo degli agenti di Polizia municipale.

La Cassazione ha processato e condannato per diffamazione, lo scorso 18 settembre, a piu' di un anno dalla morte avvenuta il 17 luglio 2011, l'ex sindaco di Campobello di Licata (Agrigento) Calogero Gueli.

Le motivazioni della sentenza sono state depositate oggi con condanna per l'imputato defunto al pagamento delle spese processuali.

Evidentemente per qualche disguido, la Quinta sezione penale della Suprema Corte non ha preso atto della morte di Gueli e lo ha processato come se fosse ancora vivo.
 

Il bagherese si chiama Gaspare Richichi, 28 anni, ed era all'epoca dei fatti direttore editoriale della «Imart Edizioni» e viene processato assieme a Giuseppe Aleci, 36 anni, di Marsala, presidente e direttore commerciale della stessa casa editrice.

Sfruttando le rivelazioni di una escort, in arte Lea Di Leo, avevano ricavato un libro in cui la ragazza parlava dei suoi rapporti intimi con alcuni noti personaggi dello sport e dello spettacolo. 

Richichi e Aleci sono accusati di aver tentato di estorcere denaro ad alcuni personaggi famosi del mondo dello sport e dello spettacolo che sarebbero stati clienti  della ragazza.

Avrebbero chiesto secondo l'accusa somme di denaro, da 10 a 40 mila euro, per ometterne  i loro nomi e gli imbarazzanti particolari dei rapporti sessuali con questi personaggi.

L’unico, tra le parti offese, a chiedere, tramite i propri legali, l'unico a costituirsi parte civile nel processo per tentata estorsione che si celebra al Tribunale di Marsala, giudice Roberto Raggio, solo l'attore Matteo Branciamore, uno dei protagonisti della fiction "I Cesaroni"

 

Sabato 10 Novembre a Palazzo Cutò, si terrà un concerto di beneficenza a cura del Maestro Mario Arcidiacono, evento patrocinato dal Comune di Bagheria e dall'assessorato alla cultura.

Contemporaneamente per i più piccini "Pioggia di Stelle" una storia dei fratelli Grimm, narrata da Emanuele Martorana.
A seguire, Fiaccolata di San Martino con vino caldo per gli adulti e i dolcetti del Santo

Passate parola......

L'incasso del concerto sarà devoluto al progetto di adozione a distanza di un asilo nello Zimbabwe che la scuola Lirum Larum porta avanti da diversi anni.

Non c'è buio se in noi brilla una luce... non c'è freddo se da essa ci lasciamo scaldare...

 

Fonte  Ufficio Stampa del comune di Bagheria

 

Intorno all 0.15 di questa notte una Fiat Punto, forse per l'alta velocità, per una disattenzione del conducente o per un sorpasso azzardato, mentre viaggiava sulla S.S. 113 nel tratto di rettilineo compreso tra lo svincolo di Bagheria e quello di Santa Flavia, direzione Santa Flavia, è sbandata all'altezza del distributore Esso.

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I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, dott. Nicola AIELLO, su richiesta del sostituto procuratore distrettuale dr.ssa Francesca Mazzocco, a carico di altrettanti soggetti ritenuti, a vario titolo, responsabili dei reati di estorsione e violenza privata con l’aggravante di essersi avvalsi della forza intimidatrice dell’associazione mafiosa al fine di favorire l’organizzazione “Cosa Nostra”.

Le indagini hanno consentito di raccogliere inconfutabili indizi di reità a carico di SCALAVINO Enrico[1], ANNATELLI Filippo[2] e DELL’OGLIO Santo[3], in merito ad alcune estorsioni perpetrate nei confronti di esercizi commerciali ricadenti nella zona di influenza della famiglia mafiosa di Corso Calatafimi.

I predetti, infatti, intimidivano gli esercenti (danneggiando le attività commerciali, poste spesso nell’impossibilità di aprire al pubblico poiché le serrature erano state cosparse di colla “attack”) manifestando apertamente la loro appartenenza a “Cosa Nostra” e costringendoli, così,a versare, per le festività di Pasqua e Natale, denaro da destinare al mantenimento degli appartenenti al sodalizio mafioso ristretti in carcere.

L’attività investigativa, confortata dalle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia CASANO Angelo, consentiva di dimostrare, tra l’altro, anche che* SCALAVINO Enrico, riferendo di essere stato “mandato dagli amici”, quindi vantando la sua appartenenza all’organizzazione mafiosa, aveva costretto il titolare di una società ad assumerlo come dipendente, e ciò al fine di poter dimostrare lo svolgimento di un’attività lavorativa alle autorità preposte alla vigilanza nei suoi confronti (in quanto sottoposto alla libertà vigilata).

[1] SCALAVINO Enrico, nato a Palermo il 19.01.1971, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo;

[1] ANNATELLI Filippo, nato a Palermo il 03.07.1963, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale “N.C.” di Viterbo;

[1] DELL’OGLIO Santo, nato a Palermo il 21.09.1975, attualmente detenuto presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo.

Ufficio Provonciale Stampa dei carabinieri

Palermo, 06 novembre 2012

 

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