Il bagherese si chiama Gaspare Richichi, 28 anni, ed era all'epoca dei fatti direttore editoriale della «Imart Edizioni» e viene processato assieme a Giuseppe Aleci, 36 anni, di Marsala, presidente e direttore commerciale della stessa casa editrice.
Sfruttando le rivelazioni di una escort, in arte Lea Di Leo, avevano ricavato un libro in cui la ragazza parlava dei suoi rapporti intimi con alcuni noti personaggi dello sport e dello spettacolo.
Richichi e Aleci sono accusati di aver tentato di estorcere denaro ad alcuni personaggi famosi del mondo dello sport e dello spettacolo che sarebbero stati clienti della ragazza.
Avrebbero chiesto secondo l'accusa somme di denaro, da 10 a 40 mila euro, per ometterne i loro nomi e gli imbarazzanti particolari dei rapporti sessuali con questi personaggi.
L’unico, tra le parti offese, a chiedere, tramite i propri legali, l'unico a costituirsi parte civile nel processo per tentata estorsione che si celebra al Tribunale di Marsala, giudice Roberto Raggio, solo l'attore Matteo Branciamore, uno dei protagonisti della fiction "I Cesaroni"
Un bagherese nel processo per tentata estorsione, originato dalle rivelazioni di una escort
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