In ordine al'incidente occorso al cargo della Grimaldi e dell conseguente caduta in mare di tir e conatiner l'associazione Anapi Pesca ha inviato ad alcune autorità marittime, e tra queste la Capitaneria di porto di Palermo e al Dipartimento pesca della Regione siciliana, la presente nota che riportiamo:
La scrivente associazione intende segnalare la gravità del fatto accaduto in data 9.12.12 al traghetto della Grimaldi proveniente da Livorno e diretto a Palermo. L’affondamento di 12 tir, in una zona altamente frequentata dalle unità da pesca a strascico (gambero rosso) e palangaro da fondo (pesce castagna) del comp. Marittimo di Palermo :- posizione.
Lat. N: 38° 08’ 839’’ – Long. E: 013° 34’ 073’’ (relativa alla posizione dove sono affondati i tir);
Lat. N: 38° 07’ 150’’ – Long. E: 013° 37’ 110’’ (relativa all’avvistamento di parti semisommerse dei tir). Ci preoccupa molto, in ordine al regolare svolgimento dell’attività di pesca di una buona parte della flotta del palermitano (Porticellese in particolare). La possibilità, più che concreta, che questo segmento di flotta, possa incorrere in gravi danni alle attrezzature, alle barche ed eventualmente anche agli equipaggi, derivante dall’impigliamento degli attrezzi (strascico e palangari di fondo) nei mezzi affondati, è reale.
Da informazioni, ricevute dalla Cap. di Porto di Palermo, sezione Sicurezza alla Navigazione (che si ringrazia per la collaborazione e le informazioni date), apprendiamo che, “Palermo Radio” ha già diffuso un comunicato ai naviganti (AVURN) che viene ripreso ogni ora, segnalando il fatto e le coordinate relative all’affondamento e all’avvistamento di pezzi dei TIR.
La zona interessata, dalle coordinate suddette e relative, sia all’affondamento che all’avvistamento, si estende per circa miglia 7,5 verso Sud Sud/Est e per una larghezza di circa miglia 2,00/2,5.
Si pregano le imprese pesca interessate alla pesca e/o alla navigazione e le unità da diporto, di fare molta attenzione in quel tratto di mare.
La scrivente, inoltre, sta valutando la possibilità di chiedere l’attivazione della legge regionale n° 33/98, per le calamità naturali e/o eventi calamitosi (come si ritiene sia il suddetto). atta a indennizzare le imprese di pesca, colpite da questo fenomeno.