Brevi

Nella stessa giornata di giovedì ed intorno alla stessa ora in cui è avvenuto il tentato scippo in via Papa Giovanni, davanti il supermercto SIGMA, un altro scippo è stato portato a compimento nella vicina via Nino Bixio.

Una donna è stata all'improvviso avvicinata da un giovinastro che è riuscito a strapparle la borsa che conteneva oltre agli effetti personali qualche decina di euro.

Dalla descrizione che ne è stata fatta dalla signora derubata il malvivente sarebbe lo stesso del mancato scippo di via Papa Giovanni, che, standoa a quanto hanno riferito alcuni testimoni,  dopo il tentativo era fuggito a bordo di una seicento rossa.

Il Comune di Cefalù (Pa) è in dissesto finanziario. Lo ha deciso la Corte dei conti che ha accertato un «perdurante inadempimento», oltre alla mancata adozione di «misure correttive per gli equilibri di bilancio».

A giudizio della Corte non sono sufficienti i provvedimenti finora adottati dal sindaco, Rosario Lapunzina, che ha ereditato dalle giunte precedenti una difficile situazione finanziaria: solo i debiti fuori bilancio ammontano a 12 milioni.

Per colmare i buchi di bilancio Lapunzina ha promosso il recupero dei crediti, ha aumentato le aliquote dell'Imu e ha avviato la vendita di beni comunali.

La manovra ha provocato la protesta degli albergatori, già debitori di quasi due milioni, che hanno proclamato la serrata e licenziato 70 dipendenti.

Il sindaco ha annunciato ricorso contro la decisione della Corte dei conti che comporterà il blocco della spesa e l'applicazione di aliquote massime per servizi e tributi.

Anche se è solo una coincidenza va ricordato che il presidente del Collegio dei Revisori del Comune di Cefalù è Antonino Sciacchitano, neo assessore alle Finanze del Comune di Bagheria

Per confessarsi ha scelto l'altare. Cosi', dopo l'omelia, padre Vito Lombardo, 33 anni, parroco di un quartiere di Trapani, ha rivelato ai fedeli presenti per la messa il suo amore per un ragazza di Marsala che tra 4 mesi gli dara' un figlio.

I parrocchiani basiti hanno assistito al coming out del giovane sacerdote che lascera' l'abito talare.

Prima di informare i fedeli ha chiesto la dispensa alla Santa Sede. ''Voglio sposarmi'', ha detto.

ansa.it
 

I Carabinieri nel Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Sicilia hanno consegnato al medagliere del museo archeologico “Paolo Orsi” di Siracusa uno straordinario tesoro numismatico, composto da 4035 monete in oro, argento e bronzo, e 63 reperti in bronzo, costituiti da pendagli, fibule e anelli.

Tutti i reperti sono stati oggetto di confisca, a seguito di sentenza emessa dalla Procura di Modica (RG), precedentemente sequestrati tra il 2005 ed il 2006 dagli stessi Carabinieri, nell’ambito della famosa operazione “ARCHEOWEB”, finalizzata alla repressione dei reati attinenti la vendita di reperti archeologici su e-bay.

Tra i reperti, tutti di notevole interesse numismatico, spiccano 52 preziosi solidi in oro di epoca bizantina, numerosi denarii in argento romano-repubblicani, tetradrammi in argento delle antiche poleis siceliote, monete in bronzo ed argento di epoca romano imperiale e molte altre medioevali.

La presenza di un cospicuo numero di esemplari bizantini, riferibili ad un ristretto ambito cronologico (VI – VIII sec. d.C.) fanno ritenere plausibile ai militari la possibilità di un unico “tesoretto” scoperto e depredato dai tombaroli in una incognita località della Sicilia orientale.

La confisca e la definitiva consegna del tesoro ad uno dei più prestigiosi medaglieri del mondo, quello del museo archeologico di Siracusa, costituiscono il definitivo coronamento di una lunga attività dei Carabinieri del Tutela Patrimonio Culturale, volta ad assicurare la piena fruibilità alle future generazioni di studiosi ed appassionati di un fondamentale patrimonio archeologico e documentale che, altrimenti, sarebbe andato disperso ed irrimediabilmente perduto

Personale della Polizia Penitenziaria unitamente a pattuglie del Nucleo Radiomobile Carabinieri di Palermo, verso le ore 18,20 circa, fermavano sedici persone, intente a manifestare a ridosso delle mura di cinta della locale Casa Circondariale “Pagliarelli” ed a lanciare petardi all’interno.

Tutti i fermati, attualmente sono stati identificati. 

Gli Ato rifiuti resteranno in attività per altri sei mesi almeno. Il governo Crocetta è stato costretto a prendere atto, ieri, che il termine del 31 dicembre per chiudere i vecchi carrozzoni non può essere rispettato.

La riforma varata nel 2010 prevede che i 27 Ato vengano chiusi e che il servizio passi di nuovo ai Comuni.

La regia per coordinare la raccolta oltre il territorio comunale sarà affidata a nuove società, le Srr, che però dovevano nascere proprio in questi giorni: un obiettivo fallito.

da gds.it

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