Un anno dopo la denuncia. Un anno dopo essere stato silurato dall'Asp 6, Salvatore Cirignotta finisce agli arresti domiciliari. I carabinieri sono intervenuti questa mattina. Cirignotta (ex magistrato) defenestrato dall'assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, e dal governatore Rosario Crocetta a fine gennaio 2013, si trova ai domiciliari con l'accusa di avere turbato la gara per la maxi fornitura di pannolini: oltre 40 milioni di euro.
Assieme a lui agli arresti in casa è finito pure Carlo Carollo, procuratore per la Sicilia e la Campania della Fater, la multinazionale che avrebbe dovuto essere favorita nella gara “pilotata”. Usiamo il condizionale, perché la gara sospetta, dopo la denuncia, venne stoppata e riaggiudicata mesi dopo in via provvisoria per 7 milioni e 800 mila euro.
Ad aggiudicarsela, per un importo nettamente inferiore rispetto a quello iniziale, la Santex che superò proprio l'offerta della Fater. Nel frattempo, però, al posto di Cirignotta era già arrivato l'attuale commissario dell'Asp palermitana, Antonio Candela.
Inizialmente la gara per la fornitura e la distribuzione a domicilio di pannoloni prevedeva cinque anni di servizio per un totale di 41 milioni e 325 mila euro. La gara prevedeva tre fasi. La consegna delle buste con i requisti tecnico amministrativi delle aziende, avvenuta il 9 agosto 2012. Quindi l'allora direttore generale Cirignotta nominò la commissione esaminatrice per analizzare i requisiti delle imprese. Mancava all'appello solo l'ultima fase: l'apertura delle buste con le offerte per dichiarare il vincitore. Una fase saltata dopo la denuncia e il siluramento di Cirignotta, il magistrato voluto dall'ex assessore Massimo Russo per risanare i conti di una delle più grandi aziende sanitarie italiane.
A completare il complesso quadro investigativo - l'indagine è coordinata dal procuratore Francesco Messineo, dall'aggiunto Leonardo Agueci e dai sostituti Gaetano Paci e Daniela Varone - l'inquietante episodio che coinvolse il funzionario addetto alla gara: una sera fu avvicinato mentre usciva dall'ufficio e minacciato con un coltello. Si portarono via alcuni documenti importanti. Forse la prova della turbativa d'asta per la fornitura degli “ausili assorbenti” che da capitolato dovevano essere distribuiti in una fetta enorme di territorio che comprende Palermo, Lampedusa, Ustica, Cefalù, Carini, Misilmeri, Termini Imerese, Bagheria, Lercara Friddi, Corleone, Partinico e Petralia Sottana
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