Oggi la Chiesa festeggia i SS.Angeli custodi e in questa data ricorre anche 'La festa dei nonni'; pertanto a quanti portano questo nome, e ai nonni più in generale, giungano i nostri auguri, ed in particolare al mio nipotino Angelo.
Ma non è per dire queste cose che abbiamo voluto scrivere queste poche righe: qualcuno, che riesce ad unire al senso di responsabilità per la delicata carica istituzionale che ricopre una grande sensibilità umana, ha voluto proprio oggi ricordarci un episodio verificatosi nella primavera di quest'anno a Bagheria, allorchè un neonato veniva letteralmente lanciato, dalla stessa mamma che lo aveva appena partorito, da un balcone all'altro della propria abitazione.
Il caso volle che la vicina di casa si accorgesse di quella piccola cosa che vedeva nel proprio balcone, e diede l'allarme.
Quel neonato, completamente nudo, cianotico in volto per il freddo mattutino e la mancanza di ossigeno, il cui cuoricino sembrava essersi fermato, per l'abnegazione e la professionalità dei soccorritori dopo quell' incredibile volo d'angelo, sopravvisse.
Già in ospedale gli fu dato il nome di Angelo.
Ecco, è in particolare a questo piccolo Angelo, che si aggrappò disperamente alla vita, che vogliamo rivolgere oggi il nostro augurio.
Una vita iniziata in salita: vogliamo solo sperare che nel corso della sua esistenza che gli auguriamo lunga e serena, il destino voglia restituirgli qualcosa che gli è mancato e che gli manca.
Ci siamo informati sulle condizioni oggi del piccolo: ci è stato riferito che sta bene e cresce in una casa famiglia, separato, ma vicino alla mamma che sottosta ancora ai provvedimenti cautelari.
Pensiamo che sia giusto che tutti noi in questa ricorrenza rivolgiamo un pensiero e un augurio a quel piccolo Angelo, nostro concittadino, vero baarioto, che pur volando rimase però aggrappato al filo sottilissimo della vita.
Angelo Gargano