Era stato preannunciato come un ritocco l'aumento della Tari, e così è stato ripetuto in consiglio dagli esponenti della maggioranza necessario in conseguenza di un aumento dei costi del carburante e di conferimento dei rifiuti in discarica.
All'inizio della seduta dal consigliere Mimmo Di Stefano (PD) è stata rilevata l'assenza nelle delibera proposta di un adempimento procedurale obbligatorio, quale il conto economico.
Lunga interruzione e approvazione di un emendamento che colmava la lacuna.
Batti e ribatti sulla opportunità di questo aumento visto che, così argomentavano gli esponenti della opposizione, gli introiti della vecchia Tarsu coprivno già, appena qualche mese fa, il 100% dei costi del servizio.
L'assessore Atanasio ha promesso che qualora ci fossero risorse in eccedenza questo 5% in più potrebbe venire restituito ai cittadini-utenti.
Un polemico intervento del sindaco Patrizio Cinque nei confronti di quei consiglieri presenti nelle passate amministrazioni, e quindi responsabili, a suo dire di quanto accaduto, crea un clima caldo nelle inevitabili repliche.
Quando si vota mancano all'appello i consiglieri del PD che avevano preanunciato la loro assenza indicando in un documento una soluzione immediata e percorribile per la riduzione dei costi e l'efficienza del serivizio, (uscire dal Coinres e bandire una gara per dare all'esterno il servizio su tutto il territorio), ed il consigliere Amoroso.
A favore della proposta quindi i consiglieri del MoV 5 stelle contro gli altri.
La maggioranza approva in consiglio l'aumento del 5% della tassa sui rifiuti. No delle opposizioni
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