Brevi

Il primo è stato tentato all'interno del negozio di elettrodomestici e componentistica elettrica ed elettronica C.P.R., in via Borsellino,  chiuso ormai da circa un anno; dopo essere entrati gli aspiranti ladri hanno dovuto rinunciare al 'colpo' non avendo trovato niente che potesse interessarli.

In via Palagonia invece qualcuno aveva segnalato che al negozio Cotton Club,  un giovane stava cercando di praticare un foro nella vetrina usando una mazza. Ancora prima dell'arrivo egli agenti un giovane è stato visto darsi alla fuga.

In data 20 ottobre 2014 i sindaci di Ficarazzi, Casteldaccia, Santa Flavia, Ventimiglia di Sicilia, Bagheria e Villafrati, facenti parte del consorzio Metropoliest, si sono riuniti per
confrontarsi sulla necessità, ormai inevitabile, di una reale azione di  promozione e sviluppo delle azioni consortili.

In particolare, si è reso necessario stabilire una politica di rilancio delle attività progettuali, che possa rendere efficiente il processo di risanamento di Metropoli Est, sia sotto il profilo economico che metodologico.

Non per nulla, i sindaci hanno stabilito un percorso strategico che passa principalmente attraverso una fase di verifica e risanamento dei conti.

E' emersa la necessità da parte dell'Assemblea dei sindaci di costituire un Consiglio di Amministrazione tecnico, che, garantendo una comprovata esperienza, faccia quadrato intorno alle esigenze del consorzio, in modo del tutto obiettivo e disinteressato.

La scelta di un consiglio di amministrazione tecnico è determinata dall'intenzione dei sindaci di agevolare un'azione capace di portare benefici e servizi sui territori comunali che fanno parte di Metropoli Est e in grado di cogliere e di usufruire opportunamente dell'offerta di programmazione dei fondi europei 2014-2020.

 

Maria Luisa Domino
Ufficio Stampa – Comune di Ficarazzi
 

Il Comitato Corso Umberto Isola Pedonale annuncia che in soli 4 pomeriggi di raccolta firme a favore del Corso chiuso si è superata la cifra di 700 sottoscrittori, ed esprime grande soddisfazione per la risposta della cittadinanza.
Il Comitato continuerà a raccogliere le sottoscrizioni,ma esprime l'intenzione di consegnare al signor Sindaco le firme fino ad ora raggiunte.
Sarebbe inoltre gradito che l'Amministrazione Comunale esplicitasse la data di apertura al traffico del Corso Umberto visto che ad oggi permane l'assenza di segnaletica verticale ed orizzontale. In particolare ci si domanda se le strisce pedonali saranno colorate direttamente sul basolato o se verrà utilizzato qualche altro metodo che non sporchi e lasci segnali.
In ultimo si coglie l'occasione per una riflessione.
Il Sindaco in ogni uscita pubblica non perde occasione di ribadire che ogni scelta che riguarda la vita dei cittadini, sopratutto le scelte più importanti (tra cui riteniamo rientri questa), sarà presa consultando le persone.
Pertanto crediamo sia opportuno e giusto promuovere una consultazione popolare sul tema, un vero e proprio referendum su una tematica che riguarda la vita di tutti noi e non solo di qualche singola categoria.
Un referendum reale e certamente non online o su internet, luoghi questi ultimi importantissimi,ma appannaggio di una ristretta cerchia di persone. Un referendum organizzato in maniera seria e che potrebbe essere abbinato alla prossima consultazione elettorale che vedrà impegnati i nostri concittadini.

Comitato Corso Umberto Isola Pedonale.
 

Il 18.10.2014, in via Parisi II, all’interno dell’ex clinica “Villa Maria Cristina” i Carabinieri della Compagnia di Bagheria hanno tratto in arresto in flagranza del reato di furto aggravato in concorso le sottonotate persone:

Mancino Salvatore, nato a Palermo, classe 1977, ivi residente;

Mercurio Michele, nato a Palermo, classe 1977, ivi residente.

I predetti sono stati bloccati all’interno dell’ex Clinica “Villa Maria Cristina” mentre asportavano due bobine in rame del peso di circa 20 kg.

La refurtiva è stata recuperata e restituita all’avente diritto.

L’Autorità Giudiziaria ha disposto la traduzione degli arrestati presso le rispettive abitazioni in regime degli arresti domiciliari e il processo per rito direttissimo nella mattinata di ieri 20.10.2014, presso il Tribunale di Termini Imerese, dove dopo la convalida dell’arresto i due sono stati rimessi in libertà in attesa del processo.

Palermo, 21 ottobre 2014

    alt

Mercurio,                                   Mancino,

E' morto nella giornata di  ieri all'Ospedale 'Civico' di Palermo dove era stato ricoverato Antonio Nesti, l'uomo di 65 anni che la scorsa settimana a Bagheria in via Costanza d'Altavilla, era rimasto vittima di un gravissimo incidente domestico, mentre, poco prima della cena, si accingeva ad accendere il barbecue per cucinare la carne.

Originario di Siracusa Antonio Nesti, era venuto atrascorrere qualche giorno in casa della figlia sposata a Bagheria.

Forse l'uso di qualche sostanza infiammabile per avviare la brace, forse soltanto la fatalità, fatto è che all'improvviso si sono sprigionate delle fiamme che hanno praticamente avvolto l'uomo, e fatto incendiare anche delle suppellettili che si trovavano sulla veranda.

Subito soccorso dai familiari l'uomo è stato ricoverato dagli operatori del 118 all'Ospedale Civico di Palermo, in condizioni che sin dall'inizio sono apparse ai soccorritori molto gravi. Ieri la tragica conclusione.

Sul luogo era  intervenuta anche la Polizia per cercare di chiarire le circostanze dell'incidente.

C'è anche questo all'interno delle dichiarazioni di Flamia che viene riportato in un articolo pubblicato oggi da livesicilia.it.

 L'imprenditore, di cui nn viene reso noto il nome osò reagire ai boss che erano andati a chiedergli il pizzo, e la mafia di Bagheria lo aveva condannato a morte. . A raccontarlo è Sergio Flamia, collaboratore di giustizia del clan bagherese, chedal 2008 collaborava con i servizi li informò del fatto.

Flamia avrebbe evitato il peggio, avvertendo il misterioso personaggio con cui era in contatto. Un agente segreto che era pure andato a fargli visita mentre era detenuto. Il suo intervento fu provvidenziale. Ecco come il collaboratore di giustizia ricostruisce i fatti: “Quando dovevano ammazzare l'imprenditore... che era in programma di farlo ammazzare per contro di Nino Zarcone e Carmelo Bartolone io l'ho riferito a questo qua e i carabinieri hanno avvisato a questo imprenditore dicendogli: stai attento, noi ti stiamo sorvegliando perché c'è un progetto di attentato verso di voi”.

Per fare capire le loro intenzioni all'imprenditore fu fatta ritrovare una testa di capretto e una bottiglia piena di benzina. Non si piegò. Credeva di potere fare la voce grossa. Era sicuro di avere anche lui le spalle coperte, la protezione di qualcuno che comandava nel clan bagherese, scrive il periodico on line palermitano.

Avuta la soffiata i Carabimieri si attivarono subito per sventare il progetto dell'omicidio che era stato già studiato nei dettagli 

Nessuno, però, ha mai capito che dietro lo strano movimento dei carabineri in quel periodo c'era lo zampino di Flamia. La voce arrivò all'orecchio di Zarcone “che mi dice a me - ha raccontato Flamia ai pubblici ministeri di Palermo - forse siamo stati intercettati, è un casino, i carabinieri sanno che abbiamo in programma di ammazzare a questo. Cosa che poi non si fece più perché i carabinieri erano a conoscenza di tutto”.

E l'imprenditore ebbe salva la vita.
 

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