Brevi

Lo ha riferito oggi il TG3 edizione siciliana che ha riportato una dichiarazione del figlio adottivo di Renato Guttuso che vuole far valere uno dei punti dell'accordo siglato con l'amministrazione comunale di Bagheria circa venti anni fa e cioè, che qualora le opere del grande maestro bagherese non trovino adeguata tutela e valorizzazione all'interno del Museo di villa Cattolica, gli eredi possono chiedere che vengano restituite.

Nella lettera inviata al Comune Carapezza scrive '“La chiusura del Museo Guttuso e la dismissione del personale che lo amministrava lede, sia giuridicamente che affettivamente, la validità ed il significato degli atti che hanno consentito la creazione del Museo Guttuso, ospitato a Villa Cattolica” ed inoltre fa riferimento anche alla tutela della tomba di Renato Guttuso che si trova all'interno di villa Cattolica.

Il sindaco Patrizio Cinque nel corso di una intervista sempre al TG3 ha dichiarato che il Museo riaprirà gestito da un soggetto privato, senza specificare altro.

Anche gli eredi del fotografo Mimmo Pintacuda e dei fratelli Ducato hanno protestato contro il provvedimento anche perchè il Museo ospita sia foto di Pintacuda che opere dei maestri Ducato.

 

nella foto:  a dx Fabio Carapezza Guttuso con un giornalista del TG3 e la direttrice del Museo 

Questa mattina ho avuto l'adesione di alcuni degli artisti presenti in collezione permanente, da Croce Taravella a Michele Cossyro, da Rosario Bruno a Juan Esperanza e altre personalità di spessore del mondo della cultura siciliana per scrivere una carta di protesta al fine di ottenere la riapertura di Villa Cattolica e del Museo.

L'amministrazione Cinque, oltre ad aver tagliato servizi come l'asilo comunale, ha avuto il coraggio di chiudere l'unica struttura pubblica che poteva rilanciare l'immagine di questo paese.
Non credo fermamente nella temporanea chiusura del bene e per i previsti lavori di manutenzione che da anni si aspettavano al Museo che vanta un'importante collezione
dall'ottocento siciliano all'arte contemporanea.

E' facile chiudere per un problema finanziario o addirittura burocratico questo fiore all'occhiello? O forse è stato chiuso per destinarlo ad altre attività ritornando indietro i quadri agli Archivi Guttuso? O meglio ancora il Sindaco non sa gestire le emergenze e pecca di mancata preparazione? Inoltre, voglio ricordare che se il comune chiude il museo, gli archivi Guttuso possono chiedere l'intera collezione perchè il comune non è in grado di tutelarla, cosi Bagheria perderebbe il suo unico vero patrimonio.

I cittadini bagheresi meritano una spiegazione credibile e non ci beviamo la chiusura temporanea. Pertanto, da cittadino e amante dell'arte chiedo ufficialmente le dimissioni al momento dell'Assessore alla Cultura, R.Balistreri perchè non ha tutelato il bene a favore della città. 

Sulla chiusura del Museo Guttuso, bisogna trovare altresì una soluzione anche tramite mobilitando anche attraverso le forze politiche della città l'intervento di Roma.
La faccenda spero che sia trattata con una seduta di consiglio comunale staordinario.
Il presidente del consiglio, Claudia Clemente deve assolutamente informare i consiglieri che sono i rappresentanti dei cittadini, poi chieda il convolgimento delle personalità non solo bagheresi che possono contribuire alla risoluzione del problema. La politica deve intervenire oggi più che mai.

Adalberto Catanzaro,  gallerista

Galleria Adalberto Catanzaro artecontemporanea
Villa Casaurro - via Casaurro  78
Bagheria, Sicilia 90011

E’ accaduto nella giornata di ieri, verso le ore 12:00 circa, a Misilmeri (PA), in contrada Marraffa, quando un bambino L.s., nato a Palermo e dell’età di due anni, veniva aggredito e morso alla testa dal proprio cane domestico – un meticcio di grossa taglia – mentre si trovava nel viale di accesso della propria abitazione.

I familiari, immediatamente intervenuti, riuscivano a sottrarre il minore dalla morsa del cane, prestare le prime cure e condurlo immediatamente presso pronto soccorso dell’ospedale dei bambini, per essere poi trasferito, presso il reparto maxillo-facciale del Civico di Palermo.

Il minore, affetto da “ferite lacero contuse al volto ed al cuoio capelluto” veniva sottoposto a cure mediche per la sutura delle lesioni e quindi ricoverato in osservazione, senza versare in pericolo di vita.

Sul luogo sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Misilmeri, unitamente a personale veterinario dell’ A.S.P. 6 di Misilmeri e personale dell’Associazione “Agada” di Trabia che catturavano il cane. Sottoposto a sequestro penale, l’esemplare è stato trasportato ed affidato al canile per la custodia giudiziale. Sono in corso indagini dei Carabinieri di Misilmeri per ricostruire l’esatta dinamica del dispiacevole evento e sulle responsabilità dei proprietari.


Maxi sequestro di pesce spada ad opera degli uomini della Direzione Marittima di Palermo. Sequestrati 450 chili di prodotto ittico, per un valore complessivo pari a circa 7 mila euro. Alla barca è stata inoltre contestata la sanzione di 4 mila euro oltre al sequestro dell’attrezzatura da pesca .

La Guardia costiera aveva  monitorato  la navigazione di un motopesca, iscritto all’ufficio marittimo di Porticello, durante l’attività di pesca nel Canale di Sicilia. 

La barca  è stato quindi intercettata dagli uomini della Capitaneria di porto di Palermo, al largo di Ustica, mentre era in navigazione di rientro su Porticello.

In un primo momento non era statao trovato nulla di illecito, ma successivamente è stata notata un'intercapedine nascosta nel pavimento ed all’apertura della stessa sono stati trovati 18 esemplari di pesce spada stivati in un locale segreto.

 

Foto d'archivio Sequestro di tonni
 


 

La notizia della chiusura del Museo Guttuso - che il Sindaco Cinque del M5S si appresta a formalizzare e che noi apprendiamo dalla stampa - ci lascia quantomeno stupefatti.

Il Museo costa troppo e con il dissesto non possiamo permettercelo, questa sembra essere la motivazione.

Che dire? il costo annuo del complesso Museale e i suoi scarsi introiti economici erano noti e sono stati alla base di una delle nostre più forti proposte politiche, la creazione delle Fondazione Museo Guttuso.
Abbiamo più volte sostenuto, scontrandoci con chi sosteneva come unica via la gestione pubblica di questo immenso patrimonio,che il rapporto costi-ricavi e la necessità di un rilancio del Museo indicavano chiaramente una strada da percorrere.

Abbiamo ripetuto come un mantra che il Museo Guttuso è una Ferrari senza benzina e che solo un percorso di alto livello, intrapreso con la collaborazione di tutte le Istituzioni (Regione e Ministrero dei beni Culturali), il rapporto con un solido privato magari rappresentato da una banca interessata ad investire in cultura, il solido legame con gli Archivi Guttuso e la presenza a garanzia del Comune di Bagheria potesse trovare una soluzione attraverso la costituzione di una Fondazione.
Oggi si sta per chiudere il Museo, si trasferirà il personale comunale che vi lavora, ma non vi è nessuna chiara strada indicata dall'Amministrazione grillina su come si vorrà gestire questo bene, solo intenzioni e auspici.

Occorre subito portare alla luce del sole ed esporre all'intera Città quale siano le intenzioni della Giunta e del Sindaco sul futuro del Museo Guttuso. Si tratta di un bene di valenza culturale internazionale a cui è legato doppio mandato lo sviluppo del nostro territorio e per il quale nessuno può permettersi di prendere decisioni errate e non condivise.
In gioco c'è il futuro di Bagheria, la nostra storia, il nostro sentimento, dentro il Museo sono custoditi ed esposti pezzi unici e di valore inestimabile, dai quadri di Guttuso, alle opere di Calì, Cuffaro , la sezione dedicata al cinema e al nostro Tornatore, ai fratelli Ducato e alla pittura del carretto, c'è la nostra anima insomma e ogni cittadino deve essere reso partecipe del futuro di questo immenso patrimonio.

Siamo dell'idea che la chiusura del Museo debba essere evitata, o sia parziale,limitata solo alla realizzazione dei lavori di sistemazione dello spazio esterno, e anzi che anche con questi lavori si trovi comunque una via alternativa per la fruizione del bene.
Viceversa si dovranno mobilitare le migliori energie e risorse culturali, sociali, le scuole, i cittadini tutti per un grande appello rivolto all'Amministrazione al fine di scongiurare quanto annunciato.

Daniele Vella, direzione regionale Pd.

Terribile scoperta per una coppia di genitori che stamattina hanno trovato la figlia morta sul letto della sua camera. La giovane palermitana Giuseppa Ranucci, di professione modella, aveva 22 anni e abitava a Partanna Mondello. 

I genitori hanno chiamato il 118 per segnalare che la figlia non dava segni di vita e non riuscivano a rianimarla. I sanitari hanno potuto constatare la morte. Le cause non sono ancora chiare. Indagini sono in corso da parte della polizia. Pare che negli ultimi giorni avesse lamentato dei dolori al petto che l'avevano spinta a consultare i medici.

Nei mesi scorsi le ragioni del nostro sostegno ad un piano di rientro finanziario alternativo al dissesto fondavano sulla possibilità di gestire il risanamento autonomamente e quindi anche sulla possibilità di tentare una maggiore tutela per il posto di lavoro dei dipendenti comunali ( oltre che di gravare di meno sulle tasche dei nostri cittadini in termini di tasse).

Purtroppo c'è stato chi lavorava per il dissesto finanziario e lo considerava una soluzione.

Più volte in tempi non sospetti e per tutta la campagna elettorale abbiamo ribadito alcuni concetti: i cittadini sono il datore di lavoro dei dipendenti comunali e quindi a loro i dipendenti devono rendere un servizio visibile e di qualità e al contempo l'amministrazione avrebbe dovuto fare di tutto per tutelare il loro posto di lavoro.

Oggi assistiamo all'ennesima legittima protesta del nostro personale "contrattista" e a voci di mobilità o provvedimenti "altri" per parte del personale comunale cui va la nostra vicinanza e solidarietà.
Di fronte a queste notizie è giusto che l'Amministrazione faccia subito chiarezza e renda pubblica la propria posizione.

Noi crediamo che occorra muoversi a difesa del posto di lavoro e della professionalità del personale oggi in agitazione o interessato dalle voci suddette.

Una seria politica del personale è necessaria per rendere servizi di qualità e giustificare di fronte a qualsiasi Commissione di dissesto e nei confronti di ogni livello di Governo ( regionale e nazionale) la necessità di un contributo a tutela della nostra comunità.

Dissesto o non dissesto ci sono punti cardine che non possono essere messi in discussione, tra questi il lavoro.

Non serve alzare polemiche contro l'una o l'altra parte, serve remane tutti insieme verso la destinazione auspicata.

Spero che questo concetto sia fatto proprio principalmente da chi oggi ci governa.

Daniele Vella, direzione regionale Pd.

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