Uno dei pentiti che ha collaborato per individuare i fiancheggiatori di Matteo Messina denaro è stato il pentito bagherese Salvatore Lo Piparo, arrestato nell'operazione Reset: aveva detto che nella cerchia del boss introvabile c'erano un elettrauto che controllava se nelle vetture del boss ci fossero microspie e un dipendente della Motorizzazione civile di Trapani che verificava le targhe sospette.
Ad aprire questa pista investigativa, Salvatore Lo Piparo, affiliato secondo l'accusa al clan di Bagheria, da sempre vicino a Messina Denaro; ma il paradosso sta nel fatto che era stato una comparsa della soap opera della Rai “Agrodolce”, facendo proprio la parte di un poliziotto.
“Vi potrà sembrare strano – ha raccontato qualche settimana fa, quando ha deciso di collaborare con la giustizia dopo l’ultimo arresto – ma io ho fatto proprio la parte di un poliziotto in Agrodolce, andate a vedere; e fui incaricato di andare a procurare delle pettorine con su scritto ‘Polizia’: servivano per la rapina a un corriere”.
Salvatore Lo Piparo
A fare individuare i fiancheggiatori di Messina Denaro anche il pentito bagherese S. Lo Piparo
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