La Corte dei Conti, sezione Giurisdizionale per la Regione siciliana, ha assolto l’ex direttore generale dell’Asp di Palermo Salvatore Iacolino, l’ex direttore amministrativo Vincenzo Barone ed altri dirigenti, e tra questi, oltre a Barone, altri due bagheresi Vincenzo Lo Medico e Giovan Battista Mineo, per un‘ipotesi di danno erariale, quantificato in oltre duecentotrentamila euro, per dei lavori finalizzati alla rapida inaugurazione della Residenza sanitaria assistita (R.S.A.) nel territorio di Piana degli Albanesi.
Secondo l’impianto accusatorio, approssimandosi la fine del suo incarico, il direttore generale Salvatore Iacolino “avrebbe deciso di non rinunciare al momento di gloria costituito dalla cerimonia inaugurale ” senza la ragionevole prospettiva dell’apertura della struttura in tempi brevi, e conseguentemente alcuni lavori per il completamento della struttura sono risultati essenzialmente inutili, non previsti o irregolarmente eseguiti, giustificati solo da motivi propagandistici, con conseguente responsabilità dei convenuti per avere disposto i lavori in questione.
Si sono costituiti in giudizio i convenuti, depositando articolate memorie difensive.
La Corte dei Conti, presidente Luciana Savagnone, relatore Paolo Gargiulo, ritenendo che le attività espletate dai convenuti siano state vanificate dal diverso orientamento aziendale, e che, conseguentemente, la relativa responsabilità non può essere ascritta a carico dei convenuti, li ha assolti, liquidando anche le spese legali ai fini del rimborso da parte dell’ASP di Palermo. Per effetto della sentenza di assoluzione i convenuti non dovranno corrispondere alcuna somma all’ASP di Palermo mentre quest’ultima dovrà rimborsare le spese legali.
N.B. Per quanto riguarda l'ing. Vincenzo Lo Medico, anche lui assolto dall'accusa mossagli, pubblichiamo a parte una lettera di precisazioni inviata al nostro giornale.