Brevi

Pubblichiamo alcune foto postate sul web che documentano la cerimonia al Quirinale in cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha premiato tra gli altri un gruppo di studenti della scuola media 'Ciro Scianna' di Bagheria vincitori del concorso "Dalla Resistenza alla cittadinanza attiva".

Gli alunni vincitori appartengono  alla classe 3° H, e nella preparazione dei loro elaborati sono stati seguiti dalla professoressa Clementina Castrone.
I lavori realizzati sono stati:

    Le poesia “Soldato umile", di Elena Averna, dedicata al partigiano, Rosario Montedoro e “Grazie partigiano” di Aurora Martines;

     Il saggio “Storia di una donna libera: Maria Occhipinti “ di Francesco Cascino;

    L’articolo giornalistico di Sefora e Rebecca Morici che ricostruisce la storia di Rosario Montedoro da partigiano a docente presso la scuola Ciro Scianna; 

   Un video che ricostruisce la vita e le eroiche imprese dei partigiani bagheresi Mineo e Montedoro di Sofia Vaghetto, Sefora Morici, Rebecca Morici e Rosita Stabile;

   Un testo narrativo teatrale “Partigiani di Bagheria” (adattamento dal libro “Vite in cambio” di S. Gallorini e rielaborazione delle testimonianze dei familiari) ad opera di : Margherita Di Salvo, Matilde D’Alessandro, Leonardo Marino, Michele Napoli, Fabio Anello, Claudio Ruggieri.

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nella foto a destra e da sx vs dx  Elena Averna, Francesco Cascino, Sefora Morici, la presentatrice dei lavori al Presidente, quindi Aurora Martines, Claudio Ruggieri, Rosita Stabile 

Il braccio di ferro tra Governo regionale e il Comune di Bagheria continua a non dare risposte a lavoratori e cittadini.

Motivo per cui, ieri al tavolo di confronto sul passaggio dei dipendenti del Coinres alla ditta Tech servizi e successivamente a quella che si aggiudicherà l’appalto, questo sindacato ha deciso di non firmare alcun accordo”.

Lo dice Nino Celano della Uil Trasporti, che spiega: “Apprezzando gli sforzi sia del sindaco Cinque che dell’assessore Contraffatto non possiamo però che fare un passo indietro. E’ necessario, infatti, prima di firmare l’accordo, un confronto serio e concreto sul distacco temporaneo del personale. La Uil Trasporti è sempre disponibile a cercare soluzioni utili per tutelare il futuro di questi lavoratori. Solo a queste condizioni siamo pronti a firmare l’accordo che permetterà così ai lavoratori di rendere un servizio migliore ai loro concittadini”.

 

Nella mattinata di oggi i genitori dei piccoli che frequentano la scuola primaria 'G.Bagnera' sono stati informati dalla Dirigenza che, per evitare i disagi dovutialla assoluta mancanza di acqua, sarebbe stato opportuno che i bambini venissero ripresi  dalle famiglie prima del completamento dell'orario scolastico.

 

La Giunta comunale, con le delibere n. 26 e 64 del 2015 ha autorizzato il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, a conferire un incarico all’avvocato Fabio Vanella, del Foro di Palermo, per la costituzione del Comune quale parte civile in alcuni procedimenti penali contro imputati cui sono stati contestati reati quali l’associazione per delinquere di stampo mafioso, svariate estorsioni commesse avvalendosi del metodo mafioso, nonché altri reati di particolare gravità commessi nel territorio di Bagheria.

E’ obiettivo di questa amministrazione contrastare con tutti i mezzi di cui dispone, i fenomeni criminosi di tipo mafioso – si legge nell’atto – giacché essi mettono in pericolo la sicurezza dei propri cittadini, mortificando l’immagine della città e pregiudicando lo sviluppo economico, sociale e culturale”.

Bagheria non è e non deve essere preda della criminalità – dice il sindaco Patrizio Cinque – costituirsi Parte civile contro gli arrestati dell’operazione Reset tra i quali ci sono accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso, omicidio, racket, e reati della peggiore specie, non è solo un diritto per ottenere un risarcimento al danno di immagine ed economico è un dovere per dare il buon esempio di diffusione della cultura della legalità”.

 

La Sovrintendenza regionale avrebbe fatto pervenire al comune di Bagheria una nota di richiesta di chiarimenti sul tipo di lavori che sarebbero in corso nella zona momumentale del cimitero.

In base ad alcune  indiscrezioni la Sovrintendenza avrebbe chiesto spiegazioni sulla natura dei lavori che si stanno svolgendo in quell'area che è appunto sotto il vincolo della stessa Sovrintendenza.

Da informazioni da noi assunte in loco, sembrerebbe che si stia realizzando un campo di inumazione per sotterrare nella nuda terra quei resti di cadaveri che in fase di estumulazione mostrano un processo di demineralizzazione incompleto.

E’ quanto accaduto la notte scorsa in Piazza Marina a Palermo, quando sono stati arrestati con l’accusa di furto aggravato in concorso, due giovani ladri: T. P. nato a Palermo classe 1978, ivi residente; F. S. nato a Palermo classe 1990, residente a Bagheria.

La pattuglia della Stazione Carabinieri di Piazza Marina, impegnata in un servizio di controllo del territorio e di contrasto ai resti predatori, stava percorrendo Piazza Marina quando giunta all’altezza di corso Vittorio Emanuele, notava due giovani a bordo di una Vespa di colore nero che con fare sospetto osservavano un’altra Vespa parcheggiata in piazzetta delle Dogane.
Notato ciò i militari dell’Arma decidevano di parcheggiare l’auto di servizio ed aspettare, senza perdere di vista i due, che affiancatisi alla Vespa posteggiata, da li a poco incominciavano a guardarsi intorno come se volessero esser sicuri che nessuno li avesse notati.

Dopo pochi secondi, il passeggero sceso dal mezzo si avvicinava allo scooter parcheggiato e dopo aver forzato la sella, riusciva ad aprirla e con gesto fulmineo asportava il bauletto copri motore lato destro tranciando il cavo elettrico per l’alimentazione della freccia, mentre nel frattempo il conducente della vespa, rimaneva a guardarsi intorno facendo da palo al complice mantenendo il motore acceso.

A questo punto i militari decidevano d’intervenire riuscendo a bloccare entrambi i malfattori. Il passeggero identificato in T. P. ed il conducente identificato in F.S., dapprima riferivano di aver asportato quel bauletto per fare uno scherzo ad un amico, successivamente cambiavano versione riferendo di averlo rubato per metterlo sul loro ciclomotore, perché dello stesso colore del loro.

La refurtiva del valore di circa 150  €uro è stata recuperata e restituita al proprietario del motociclo, dopo aver formalizzato in caserma la denuncia di furto.

I due tratti in arresto con l’accusa di furto aggravato in concorso, sono stati giudicati con rito direttissimo, conclusosi con la convalida. Nel corso dell’udienza sono stati richiesti i termini a difesa, rinviata al prossimo 11 maggio, pertanto rimesso in libertà.

Un gruppo di sessanta lavoratori Ati Group, Emar ed Ediltecna, le aziende del gruppo confiscato alla mafia di Michele Aiello, a Bagheria, manifesta con un sit-in davanti alla sede Inps di Palermo. I lavoratori edili protestano perché non hanno ricevuto ancora l’importo della cassa integrazione di gennaio, febbraio e marzo.

Sono giunti a Palermo in treno e si sono spostati in via Laurana, sede dell’Inps, a piedi “per protesta”. “Non abbiamo nemmeno i soldi per pagare il biglietto dell’autobus o della metropolitana”, dicono. Qualche frizione in mattinata con le forze di polizia. “Considerate le loro condizioni critiche, volevano salire sulla metropolitana senza pagare il biglietto".

Poi sono andati a piedi. Sono lavoratori a corto di liquidità da 8 mesi. L’unica valvola per loro è la cassa integrazione. "Ma la commissione edilizia dell’Inps non ha ancora neanche esaminato le pratiche – dichiara Franco Macaluso della Fillea Cgil di Palermo - "Chiediamo all’Inps di fare presto una verifica, a tutela delle richieste di cassa integrazione ordinaria per crisi. E una commissione straordinaria, per procedere alla liquidazione”.

La Fillea chiede di fare in fretta anche per superare una disparità di trattamento: all’interno dell’ex gruppo Aiello di Bagheria il comparto metalmeccanico ha già ricevuto l’erogazione della cassa integrazione, la cui pratica è stata esitata regolarmente dalla commissione industria dell’Inps. “Se non si liquidano subito le risorse, si tradisce il motivo per cui nascono gli ammortizzatori sociali – aggiunge Macaluso - Gli ammortizzatori servono per garantire ai lavoratori la gestione della quotidianità. Non possono arrivano dopo 8 mesi dalla domanda”. I lavoratori stazionano davanti alla sede dell’Inps in attesa di essere ricevuti.

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