Nell'affascinante cornice di Taormina, si è svolta anche quest'anno la 68ª edizione dei Nastri d'argento. A fare man bassa di premi è stato il regista Giuseppe Tornatore che ha sbancato anche i Nastri d'Argento con "La migliore offerta".
Il regista bagherese ha collezionato con il suo film ben sei premi su nove candidature del Sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici Italiani: miglior regista e miglior film 2013, migliore produzione (Isabella Cocuzza e Arturo Paglia), migliore scenografia (Maurizio Sabatini e Raffaella Giovannetti), i costumi (Maurizio Millenotti che vince anche per 'Reality'), il montaggio (Massimo Quaglia) e colonna sonora andato per la decima volta al maestro Ennio Morricone.
Assieme a Tornatore ha ottenuto ottimi risultati anche Paolo Sorrentino con la sua "La grande bellezza" è stato candidato per nove volte vincendo quattro nastri: per la fotografia, il sonoro (Emanuele Cecere, che vince anche per 'Miele' di Valeria Golino) e con la coppia degli attori non protagonisti: Carlo Verdone e Sabrina Ferilli.
E quest'anno si rivela particolarmente positivo per gli attori italiani. Si parte da Roberto Herlitzka che si è aggiudicato a Roma il premio alla carriera, ai quattro giovani del "Premio Guglielmo Biraghi" assegnato insieme ai Nastri.
La Miglior sceneggiatura e' stata ritenuta quella di Roberto Ando' e Angelo Pasquini per "Viva la liberta'' dello stesso Ando', (pellicola che ha avuto grande successo anche per la doppia interpretazione di Toni Servillo). Sempre al grande Servillo, protagonista quest'anno anche per Daniele Cipri' ('E' stato il figlio') e Marco Bellocchio ('Bella addormentata'), ma soprattutto interprete nel nostalgico ruolo di Jep Gambardella per Sorrentino ne "La grande bellezza", va un Nastro d'argento "straordinario", degno delle sue performance di quest'anno.
E non potevano mancare anche in questa edizione i Premi speciali.
Ed ecco che il doppio Nastro speciale è stato consegnato a Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini per "Venuto al mondo", film tratto dall'omonimo libro.