Il consiglio prima di mettere le mani in tasca ai cittadini, si faccia un serio esame di coscienza

Il consiglio prima di mettere le mani in tasca ai cittadini, si faccia un serio esame di coscienza

Politica
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'Gutta cavat lapidem', la goccia scava la roccia, che tradotto in dialetto corrisponde a "ci rissi u succi a nuci, rammi u tiempu ca ti spirtusu": sarà l'effetto Grillo con quelle piazze piene di decine e decine di migliaia di siciliani,  in preda ad sorta di simbolica furia iconoclasta, che sembrano voler finalmente infrangere miti e luoghi comuni sul  carattere rassegnato e prono dei siciliani; sarà anche che di quà a qualche giorno i nostri consiglieri comunali saranno chiamati a pronunciare una durissima sentenza contro i cittadini di Bagheria in tema di aumenti di imposte; sarà quel che sarà, ma alfine il tema dei costi impropri ed eccessivi della politica, anche locale, è entrata nelle dichiarazioni di intenti dei politici bagheresi.

Già la giunta aveva compiuto il primo passo allorchè, contestualmente all'annuncio della vera e propia mazzata sulla tredicesima che si consumerà con l'aumento al massimo delle tariffe IRPEf e IMU, aveva deciso di autosospendersi le indennità; è poi seguita la dichiarazione isolata di un consigliere comunale Marco Sciortino che si dichiarava disponibile a rinunciare ai gettoni per le presenze in consiglio e commissione; è arrivata adesso la proposta chiara di Emanuele Tornatore che dice senza mezzi termini "riduciamo le sedute delle commissioni ad una sola settimanale e quelle di consiglio ad una sola al mese", argomento che ha trovato sul web il consenso dal consigliere Antonino Arena: ma qualche voce si era già fatta anche sentire per spostare sedute di commissione e consigli comunali a dopo la fine dell'orario di lavoro cioè a dopo le ore 18, come era sempre stato un tempo, per evitare il salasso dei rimborsi alle aziende.

E' un buon segno che su questo tema piuttosto che fare spallucce o reagire irritata, come era sinora accaduto, la politica bagherese cominci a riflettere, anche perchè dicevamo che entro la fine di questo mese, il 30 o il 31 ottobre, (tutto prudentemente calcolato anche nei tempi, per andare a dopo la competizione elettorale), il consiglio si troverà a dover votare un provvedimento durissimo, impopolare, che forse piegherà definitivamente le ginocchia a migliaia di famiglie a reddito fisso, ai pensionati e di converso all'economia bagherese.

Riflettano bene pertanto i nostri consiglieri: prima di dare  bastonate ai cittadini contribuenti, mettano in campo delle serie, concrete e praticabili misure di risanamento e valutino attentamente anche alla luce di quelle leggi economiche che dimostrano che all'aumentare indiscriminato delle imposte aumenta il tasso di evasione, e che, come accaduto per la Tarsu il vantaggio di aumentare l'IMU si potrebbe rivelare tale soltanto sulla carta.

Facciano quello che detta loro la coscienza, ma non trascurino di mandare un segnale ai cittadini bagheresi, altrimenti farebbero meglio a preparare sin d'ora le valigie.