Coinres: l' Arra minaccia di rimuovere i sindaci inadempienti

Coinres: l' Arra minaccia di rimuovere i sindaci inadempienti

Politica
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ARRA e commissari liquidatori stringono la morsa sui sindaci dei comuni del Coinres

Non è azzardato scrivere che su questo tema si giocherà il futuro, anche prossimo, non solo dell’amministrazione Lo Meo, ma di un certo numero di amministrazioni del nostro territorio.

Ormai gli scambi proibiti tra sindaci, commissari liquidatori e Assessorato regionale all’acqua e ai rifiuti, sono quasi quotidiani.

Nell’ultima esternazione del dirigente generale dell’ARRA (Assessorato Regionale ai rifiuti) dr. Enzo Emanuele, inviata il 16 maggio 2012 ai sindaci del Coinres, si arriva ad evocare l’arma totale, e cioè che “ la normativa nazionale in materia di ordinamento degli enti locali prevede l’applicazione dell’istituto della rimozione e della sospensione degli amministratori degli enti locali qualora gli stessi compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge”.

La nota di Emanuele arriva all’indomani di una nota altrettanta ultimativa dei commissari liquidatori del Coinres che in data 15 maggio 2012 hanno scritto tra l’altro ai sindaci dei comuni soci: “preso atto delle gravi storture verificatesi nell’applicazione della delegazione di pagamento, operate principalmente dai comuni maggiori, ….. e che hanno determinato crediti del consorzio nei confronti dei comuni di oltre 11.000.000 di euro relativi retribuzioni e spese generali maturate tra il 2011 e il 30 aprile del 2012”, (detto in soldoni i comuni secondo i liquidatori avrebbero approfittato della delegazione di pagamento per sottrarsi al pagamento di somme che secondo i commissari sono invece dovute)

Si comunica che
1) A partire dalla mensilità di maggio è revocato l’istituto della delegazione di pagamento, e pertanto non saranno consentiti pagamenti delegati al personale.”

2) Tutte le somme passate e future dovute dai comuni al Consorzio dovranno essere versate sul conto corrente intestato ai commissari ad acta della Regione i quali provvederanno ai pagamenti ecc…

3) In virtù di questi due punti che precedono, ogni pagamento effettuato in maniera difforme sarà disconosciuto dal Consorzio e lo stesso procederà alla segnalazione all’Autorità giudiziaria di ogni violazione in tal senso

4) In assenza di una pronta regolarizzazione delle debenze dei comuni nei confronti del Consorzio sarà impossibile proseguire nell’attività per colpa grave dei comuni inadempienti.

A questa nota dei liquidatori, è seguita immediatamente in una sorta di gioco di squadra, quella del dirigente generale dell’Arra, già citata in premessa che così conclude:” Alla luce della presente osservazione, con la presente si diffidano i comuni in indirizzo, entro cinque giorni dalla ricezione della presente, a voler provvedere al pagamento di tutte le somme necessarie al pagamento della retribuzioni arretrate e alla liquidazione dei contributi previdenziali e assistenziali".

E dulcis in fundo, si ripete, casomai i sindaci non l’avessero capito, che "in caso di persistente inosservanza di tale obbligo di legge, verrà attivata la procedura prevista dalla legislazione regionale in materia di rimozione degli amministratori locali”.

Giovedì pomeriggio si è svolto un incontro tra una delegazione di sindaci del Coinres, Giovanni Di Giacinto, Ciro Coniglio, Salvatore Sanfilippo, sindaci rispettivamente di Casteldaccia, Baucina e Santa Flavia, con il dirigente dell’Assessorato Regionale Energia, Acqua e Rifiuti, Vincenzo Emanuele, per cercare di smorzare i toni.
La ciliegina sulla torta: il 24 maggio il TAR Sicilia delibererà sul merito della richiesta di revoca presentata dal comune di Bagheria riguardante la nomina di un commissario regionale per il prelievo coattivo delle somme che Bagheria deve al Coinres, oltre tre milioni di euro.

Se il Tar dovesse respingere la richiesta, il commissario regionale a quel punto  potrà prelevare le somme dovute e sarà il caos finanziario.

Insomma prepariamoci al peggio.