Salvo Bisconti:'il mio punto di forza è una conoscenza a 360° della macchina amministrativa'

Salvo Bisconti:'il mio punto di forza è una conoscenza a 360° della macchina amministrativa'

Politica
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Con Salvatore Bisconti la prima delle interviste  con i candidati a sindaco di Ficarazzi.

 

Cosa ti spinge, dopo essere stato assessore e vicesindaco, a candidarti?

Mi candido per far crescere e vivere Ficarazzi. Proprio perché ho già ricoperto e ricopro cariche di assessore e vicesindaco, conosco a fondo i problemi e le ambizioni del nostro paese. Da sindaco, quindi, potrò portare avanti tutti quei progetti, alcuni dei quali già iniziati, che sicuramente porteranno sviluppo nel nostro territorio. In questi anni di amministrazione ho dato il massimo impegno ottenendo buoni risultati. Ciò mi ha permesso di avere una conoscenza approfondita di tutta la struttura politico-amministrativa del mio comune, so dove si è sbagliato e dove si è fatto bene.

Che tipo di raggruppamento politico o “civico” hai creato?

La mia è una lista civica. Si chiama “La Zagara” ed è composta da candidati capaci, che già svolgono una loro attività nei settori più svariati nel mondo del lavoro, dell’associazionismo e del volontariato. Gente comune pronta a dare il proprio contributo in termini di conoscenze e di professionalità per il progresso del nostro paese.

Quali i problemi aperti a Ficarazzi ?

I problemi principali la viabilità e lo smaltimento dei rifiuti. Senza dimenticare quei problemi che coinvolgono un po’ tutte le realtà dei comuni del sud Italia, in particolar modo, come quello de lavoro o dell’economia.

Quali soluzioni proponi?

I problemi derivano da scelte sbagliate, a vari livelli, fatte in passato. Porre rimedio oggi non è facile. Nonostante tutto, mettendo da parte gli interessi personali, che spesso hanno bloccato il progresso del nostro paese, e attuando politiche di sviluppo del territorio adeguate, certamente si può dare un notevole contributo alla risoluzione di questi problemi.

Le linee guida nella formazione delle liste: Giovani? Donne? Politici esperti? New entry?

Tutte queste categorie svolgono nella società di oggi un ruolo fondamentale. Quindi ho ritenuto opportuno inserirle nella mia lista affinché il loro contributo sia proficuo e rappresentativo. Ci sono pochi ma buoni “politici d’esperienza”, ci sono le donne, ci sono i giovani, ci sono i volontari e le new entry. È una lista nuova, giovane, professionale, rappresentativa e soprattutto formata da persone oneste.

Che tipo di campagna elettorale stai facendo?

Utilizzo nuovi metodi di comunicazione in sinergia con quelli tradizionali. Applicando i nuovi (social network, sito internet, comunicazione grafica) per far conoscere la mia attività amministrativa precedente ed attuale. Ma anche i metodi tradizionali perché è giusto che la gente conosca personalmente il candidato sindaco. Stare tra la gente è importante per un dialogo costante e proficuo.

In una realtà locale in cui i problemi sono arcinoti, ed i programmi sostanzialmente sovrapponibili, cosa può fare "la differenza" tra un candidato e un altro? La propria storia, la credibilità, la popolarità o la capacità personale di aggregare il consenso? 

Purtroppo, nel sud Italia, abbiamo qualche cattiva esperienza di campagna elettorale “tradizionale”. Erano campagne elettorali basate sulle minacce, sulle false promesse, sul buono per la benzina, sul far passare i diritti del cittadino per piaceri concessi o sul reclutamento vero e proprio chiedendo la carta d’identità, minacciando di controllare il voto.

Ricattare la povera gente e far leva sui loro bisogni per rubare qualche voto, è l’azione più spregevole e indegna che un candidato possa fare.

Questa è la prima differenza tra un candidato e un altro.

Poi, senza dubbio, la storia personale e la propria credibilità, fanno il resto. I cittadini devono capire che spesso il singolo favore è qualcosa che la collettività paga a caro prezzo, incluso chi lo riceve. Al contrario, tutto quello che viene fatto per la collettività, va anche a vantaggio del singolo.

Qualora eletto, come intendi “segnare” la tua presenza a sindaco? In poche parole, come intendi caratterizzarti nel rapporto con la gente, nel modo di amministrare, nell’approccio ai problemi, nei rapporti con la politica regionale?

Il rapporto con la gente, il modo di amministrare, l’approccio ai problemi, i rapporti con la politica regionale ma anche con quella locale, sono tutti elementi caratterizzanti di un buon amministratore e si possono affrontare nel modo giusto solo se si ha cognizione, competenza, capacità di valutazione e soprattutto se si è liberi di operare in maniera corretta, rispettando la legge e le regole democratiche, col supporto di una squadra, assessori e consiglieri, volenterosa, capace e competente.

Credo che la mia carta vincente sia proprio quella di essere già vicesindaco, avendo così una cognizione a 360 gradi di Ficarazzi.