Cosa fare di Corso Umberto - di Vincenzo Lo Meo

Cosa fare di Corso Umberto - di Vincenzo Lo Meo

Politica
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Riceviamo e pubblichiamo:In queste settimane di campagna elettorale uno dei temi più ricorrenti e controversi è stato quello della chiusura totale o parziale del Corso Umberto I°.

Innanzi tutto dobbiamo ricordare che complessivamente vicenda Corso Umberto è stata malamente gestita dall'attuale Amministrazione, con l'improvvisa chiusura totale del Corso, che ha provocato una vera e propria rivoluzione del traffico cittadino, senza l'avvio tempestivo di misure volte alla valorizzazione del Corso e al decongestionamento del traffico nelle vie adiacenti.

Certo ora è difficile tornare indietro.

Ma a mio avviso più che dibattere se chiudere o meno Corso Umberto, è importante far riacquisire centralità al Corso Umberto, come fare arrivare le persone in Corso Umberto, ridefinendo il sistema della viabilità cittadina, attraverso un piano complessivo che disegni il piano della mobilità in funzione dei bisogni dei cittadini e delle reali esigenze delle diverse categorie produttive.

A tal fine, occorre:

• Integrare le possibilità fiscali ed amministrative dell'Ente Locale e le idee imprenditoriali dei due Centri Commerciali Naturali.

Ad esempio, è possibile, con i poteri legati al "federalismo fiscale", ristorare le parti della città che subiscono la pedonalizzazione del Corso con una fiscalità differenziata e recuperare queste somme, attraverso un aumento della circolazione monetaria legata alla "fabbrica" Corso Umberto.

• Organizzare servizi accessori nella logica di "Centro Commerciale Naturale" utilizzando risorse locali: ad esempio, realizzando un servizio privato di sicurezza lungo il Corso e nelle strade adiacenti (cosi come avviene nel vicino centro commerciale FORUM) da affidare a cooperative di lavoro bagheresi.

• Programmare eventi e gestirli (direzione artistica, comunicazione, grafica, etc.) con risorse locali organizzate imprenditorialmente. Organizzare navette da e per il Corso in convenzione anche con produttori di mezzi non inquinanti, attraverso brandizzazione e veicolazione del logo, e declinare la gestione di queste navette a realtà locali.

• Realizzare un mensile informativo, da ripagare con inserti pubblicitari, che veicoli la "fabbrica" Corso Umberto fuori il territorio comunale Bagherese e proietti la città al ruolo di centro gravitazionale di una parte dell'area metropolitana Est di Palermo.

• Riorganizzare commercialmente tutta la città, attraverso un piano che veicoli la nascita di alcune attività commerciali lì dove servono (Bar e ristorazione vicino gli attrattori monumentali, attività ristorative all'interno della "fabbrica" Corso Umberto, etc..).

Non ci sono limiti alla realizzazione di servizi accessori ai centri commerciali, si tratta solo di mettere in moto la creatività. In questo i giovani di Bagheria sarebbero le menti adatte.

Ne conosco tanti che sono in gradi di portare anche "la luna": personal shopping, scenografi di strada, guide turistiche che accompagnano i clienti dello shopping alle ville aperte, etc....

Un progetto integrato ben gestito potrebbe mettere in moto una serie di servizi in grado di occupare, a regime, tante persone in più rispetto a quelle che operano dentro i negozi.

Questo solo in una strada anche se unica ma con una progettualità che può essere trasferita in altri luoghi.

E non ho parlato di parcheggi, ovviamente necessari logisticamene, ed anch'essi luoghi di economia urbana.

Il ruolo dell'Ente Pubblico Comune sarebbe solo quello di fare da "sponda" alla creatività privata, agevolando l'iter amministrativo, trovando metodi per applicare fiscalità premianti e facendo ridistribuire sul territorio lo sviluppo economico derivante.

Una idea progettuale che riqualificherebbe la nostra città, per noi che la viviamo, ma che sarebbe una, metaforicamente parlando, killer applications di Bagheria.

Per tutte queste cose ci sono fondi pubblici ed incentivi agevolati che possono essere utilizzati.

Vogliamo FARE un'altra Bagheria perché la gente lo merita.

Bagheria, 22 maggio 2011 Vincenzo Lo Meo candidato sindaco di Bagheria