Emergenza rifiuti: con un bel sorriso verso la catastrofe

Emergenza rifiuti: con un bel sorriso verso la catastrofe

Politica
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In questi giorni a Bagheria per quanto riguarda la “munnizza” stiamo macinando un record dietro l’altro: come numero di giorni consecutivi in cui non viene effettuata la raccolta (quanti saranno? sette, otto, dieci giorni?), dal punto di vista della quantità ci avviamo (posta una produzione di 70 tonnellate al giorno a Bagheria) ad un record di 700, ma possiamo sperare con un pò di impegno, di raggiungere il record difficilmente eguagliabile di 1000 tonnellate di munnizza per le strade, il che ci metterebbe in grado di superare il record di Napoli,

che, ricordiamolo, è stata capitale di un regno, e quindi sarebbe, consentiteci di dirlo, una bella soddisfazione; dal punto di vista della altezza e lunghezza dei cumuli (che ormai si misurano rispettivamente a metri e a centinaia di metri ); non osiamo discettare sulla qualità perchè non ne abbiamo specifica competenza, ma anche su questo punto possiamo guardare con fiducia alle sempre crescenti montagne di sacchetti, che ormai ostruiscono le carreggiate, impediscono la visuale, riducono i già inesistenti posteggi.

Però, volete mettere questi piccoli disagi rispetto al fatto che da due mesi a questa parte si parli sempre di Baarìa-Bagheria? quale comune in Italia ha avuto negli ultimi tempi una esposizione mediatica di questo livello? quindi turiamoci il naso e godiamoci questo momento.
Oggi a Bagheria ci sono Telecolor, TGS, TRM, Italia 1, RAI 3, e siamo in prima pagina, in bella mostra sul "Giornale di Sicilia".

Anche se, come quasi sempre succede da noi, ci sono i raccomandati: per esempio in Via Mattarella proprio di fronte al Commissariato di P.S., addirittura a cavallo di due via c’è un piccolo capolavoro di ingegneria, o in Via Dante a ridosso del Liceo, o in Via Mattarella davanti al Poliambulatorio.
Anche se va detto che ci sono i soliti cafoni, che con le ruote delle auto pur di passare, sono riusciti addirittura adanneggiare pestandoli, a "schifiare" insomma, decine di sacchetti di spazzatura multiformi e colorati.., che è vero che ostruivano il transito, però un pò di pazienza; ma sappiamo quanto siamo incivili certe volte noi "baarioti"

Contentiamoci comunque di quello che ci passa il convento, che, riconosciamolo, non è poco.

Il sindaco ci invita a manifestare, ”civilmente, con varie iniziative ed in maniera organizzata in modo da attirare l’attenzione dei media nazionali, della Provincia e della Ragione, su una emergenza che “sembra” (le virgolette sono nostre) diventare ogni giorno più drammatica.”

Ecco il Biagio-conte zio (“sopire, troncare, reverendo padre”), con il suo sereno “aplomb” istituzionale, dove già quel “sembra” è tutto un programma.

“Sembra” che le montagne di spazzatura crescano ogni giorno di più, “sembra” che lo schifo aumenti, “sembra” che Bagheria stia affogando nella m….., ma è forse la nostra, solo impressione di cronisti distratti, prevenuti, superficiali e forse addirittura 'comunisti'.
Protestare"in maniera civile", quindi con gridolini contenuti, senza urlare slogan e parolacce, “in maniera organizzata”, magari un giorno quelli dei quartieri popolari, e il giorno dopo quelli dei condomini, e il giorno dopo ancora gli studenti e le mamme, “cercando ovviamente di attirare l’attenzione dei media nazionali”: ma sempre con garbo però, magari sventolando dei fazzoletti, per farci notare mentre vaghiamo nella monnezza, da iene e gabibbi; che ci hanno notato eccome, se ci hanno notato, caro sindaco.

Di fronte a questo spettacolo, Prefetto, Presidente della Regione, Protezione civile, Agenzie varie di rifiuti e ambiente, continuano a far finta di nulla, come se niente stesse accadendo.
Possiamo comprendere quello che sta loro passando per la testa nel guardare a questi sindaci imploranti che mendicano, anche una piccola discarica, un intervento straordinario della protezione civile, una modesta anticipazione di fondi, un provvidenziale ripiano di debiti: “Avete voluto la bicicletta? Ora pedalate”, sembra che dicano, e si girano dall’altra parte.

Come dire: vi è piaciuto fare assunzioni ad libitum, pagare noli principeschi, arricchire tante ditte private, ed ora venite da noi a piagnucolare perchè avete fatto fallimento: troppo comodo.

Il problema è che a pagare il fio per le loro malefatte non sono i sindaci e gli amministratori, che eventualmente i cittadini penalizzeranno nelle urne, ma decine e decine di migliaia di cittadini colpevoli e anche recidivi (ma non tutti naturalmente), di una sola colpa: di averli votati questi amministratori, e peggio, se si tornasse a votare domenica prossima, di tornarli a votare.

Che, se vogliamo, è la madre di tutte le colpe. Ed è forse per questa colpa che veniamo puniti.