Bollette APS e cumuli di rifiuti affondano la maggioranza

Bollette APS e cumuli di rifiuti affondano la maggioranza

Politica
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Attacca a testa bassa l’opposizione nel consiglio comunale mattutino, e questa non è una novità: la novita è che a cavalcare la tigre ci sono anche quelli che dovrebbero essere i sostenitori della maggioranza , in particolare un gruppo di consiglieri del Partito Democratico. Già di primo mattino si parlava di un documento interno al P.D., che dovrebbe suscitare un dibattito dentro il partito e portare ad un chiarimento in giunta.


Nel documento si parla in maniera molto chiara di un ruolo anomalo che avrebbe assunto il difensore civico Giorgio Castronovo sulla vicenda bollette A.P.S., oltre ad un giudizio durissimo e liquidatorio dell’esperienza di Biagio Sciortino, la cui azione politica viene definita fallimentare, in specie dopo l’ingresso dell’U.D.C., in giunta.

Nel dibattito in consiglio è stato il consigliere Nino Amato a dare voce a questa che è più di una fronda del Partito Democratico.
Il problema, come si accennava qualche giorno fà, è estremamente semplice nella sua crudezza.


Gestione risorse idriche da parte di Acque Potabili Siciliane e Gestione Coinres rifiuti ,
sono due palle di piombo che porterebbero a fondo anche la più scafata maggioranza, figuriamoci quella che sostiene Sciortino.
Il Partito Democratico, che per una serie di ragioni anche valide, non si ritiene responsabile dell’ attuale situazione vuole rimarcare il proprio distacco da scelte che non ha né fatto né condiviso.

Da qui un attacco durissimo e reiterato portato avanti dal consigliere Amato alla maggioranza, di fronte ai consiglieri U.D.C. esterrefatti che abbandonano l’aula, e lasciano di vedetta il solo Tommaso Gargano e il neo consigliere Nino Tomasello; e con il capogruppo P.D. Enzo Gulli visibilmente contrariato per le affermazioni di Amato.

Quando la spazzatura verrà tolta dalle strade, per Biagio Sciortino, si prepara un altro momento politicamente difficile.

La cronaca della giornata: in aula ci sono una trentina di cittadini, donne soprattutto, che vogliono verificare che la storia delle “bollette anomale” venga affrontata con rigore e serietà.

Si inizia con la surroga del consigliere Nino Tomasello che subentra alla dimissionaria Jannì,e si prosegue con la discussione e la successiva approvazione dell’ordine del giorno sulla vicenda bollette acqua, che era stato all’origine dello scambio vivace tra il presidente Vella e il consigliere Aiello.
L’o.d.g. viene votato all’unanimità.
Si va avanti con le comunicazioni del presidente con il riferimento esplicito al battibecco della precedente seduta; Vella ritiene che con il suo linguaggio il consigliere Aiello sia venuto meno ai doveri di rispetto nei confronti di consiglieri e cittadini, e che ritiene lesive e offensive alcune delle espressioni che Aiello ha usato nei confronti della Presidenza, affermazioni che avrebbe valutato se passibili di querela.

Si apre il dibattito, ed è l’intervento di Amato a suscitare scalpore con un attacco frontale contro l’operato della giunta Sciortino; naturalmente l’opposizione ufficiale, PdL e Sinistra Democratica, ha buon gioco ad affondare il coltello nelle ferite, parlando di una maggioranza in coma e che di fatto, e non da ieri, non esiste più.

C’è spazio anche per una polemica sulle convocazioni della Commissione di indagine amministrativa sulla gestione A.P.S. di cui è presidente Francesco Lima.

Due componenti , Tommaso Gargano e Mimmo Di Stefano eccepiscono sulle modalità di convocazione di questa commissione: Lima prende cappello, va al microfono e annuncia le sue dimissioni da presidente, che ritirerà più avanti dopo la fiducia manifestatagli da altri componenti delle Commissione e raccogliendo anche un invito del presidente Vella, che gli chiede di recedere dai suoi propositi.

La seduta viene poi sospesa per mancanza del numero legale al momento in cui si deve prelevare il Piano triennale delle opere pubbliche e viene rinviata a sabato mattina alle 9.00