Lettera aperta a Biagio Sciortino, sindaco di Bagheria

Lettera aperta a Biagio Sciortino, sindaco di Bagheria

Politica
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Egregio Signor Sindaco,
ci perdoni l’incipit formale, anche se La conosciamo abbastanza bene, ma formale e quasi burocratica è la richiesta che Le facciamo.
Abbiamo letto qualche giorno fa sul sito del Comune che Lei ha conferito quattro incarichi di consulenza sui temi più svariati a titolo gratuito.

Tre considerazioni preliminari.


La prima: non abbiamo visto ancora il disciplinare d’incarico ma oltre al titolo gratuito, occorrerà specificare che non siano previsti rimborsi spese, perché, e Lei lo sa, domani potrebbe magari accadere che un consulente alle arti visive per svolgere al meglio il suo compito ”a titolo gratuito” debba andare, che so io, al Festival di Venezia, o ad una importante mostra fotografica a Parigi o Londra, e che il consulente allo sport debba, sempre per svolgere al meglio l’incarico, ricordiamolo a “titolo gratuito”, seguire la finale di Coppa dei Campioni a Barcellona o a Vilnius in Lituania, s’intende con relativi rimborsi spese di viaggio e permanenza.

Pertanto, occhio signor sindaco, specifichiamo dunque anche questi aspetti.

La seconda osservazione riguarda l’assoluta genericità dell’incarico in almeno tre casi su quattro: “consulenza su progettazione, conduzione e gestione di interventi relativi alla promozione e allo sviluppo del territorio”, oppure “conservazione e restauro dell’architettura storica presente sul territorio”, o anche “monitoraggio e gestione di strumenti di finanziamento comunitari, nazionali e regionali”.

Ma che vor dì?!
Ma cosa vogliono dire tutte queste parole, forse solo apparentemente vuote, messe una dopo l’altra? Cosa stanno a indicare di preciso? Ce lo spieghi.

E poi l’ultima curiosità: come si fa a diventare consulenti a titolo gratuito?
C’è un bando, c’è una selezione (questa parola ci fa subito pensare a Urban), c’è un ufficio cui rivolgersi, c’è un assessore, uno sportello, un locale pubblico, bar pizzeria taverna o altro, dove si raccolgono le richieste?

La nostra curiosità è legittima, per il semplice fatto, e non stiamo affatto scherzando, che vista l’estrema genericità della materia dell’incarico, anche noi nel nostro piccolo, e malgrado l’età non più verde, vorremmo concorrere, sempre a “titolo gratuito” s’intende, a dare un mano alla nostra città, mettendo in campo l’esperienza su quel po’ di cose che siamo riusciti a fare.

Abbiamo un discreto curriculum che quà pubblicamente Le sottoponiamo perché possa individuare in che cosa possiamo renderci utili alla nostra città, e conferirci il relativo incarico sempre s’intende a “titolo gratuito”.

Ecco il nostro curriculum:


Abbiamo completato, con votazione molto brillante, gli studi classici al Liceo “F. Scaduto” di Bagheria nell’ormai lontano 1964, quando l'esame di maturità (così allora si chiamava) prevedeva oltre che il tema di italiano, ben tre traduzioni: una dal latino all’italiano, e una, non sorrida, dall’italiano al latino di brani di Machiavelli, Guicciardini ecc, e, ovviamente quella dal greco in italiano.
Gli esami orali si svolgevano separatamente in due tornate di interrogazioni, materie scientifiche e letterarie, e per tutte le materie si presentavano i cosiddetti “riferimenti” relativi all’intero triennio del liceo.

Abbiamo conseguito una laurea in Chimica, e per circa dieci anni abbiamo fatto una esperienza di insegnamento privato, e ne possono essere buoni testimoni quegli oltre 150 medici, biologi e farmacisti ai quali con risultati più o meno positivi ci siamo sforzati di far capire la teoria quantistica, le reazioni di ossido-riduzione, l’equazione di Van der Waals e un po’ di politica...

Adesso sono quasi tutti affermati professionisti che ci ripagano i nostri, talora inutili sforzi di allora, con la loro amicizia.

Abbiamo fatto, come si diceva un tempo, il ’68, periodo straordinario e irripetibile pieno di slanci eroici, ma anche, lo confessiamo, di enormi cavolate.

Abbiamo per un quarto di secolo frequentato la politica e le istituzioni, incontrando nel nostro cammino veri e propri maestri di politica e di vita da Pio La Torre a Peppino Speciale, e prestigiosi dirigenti, da Achille Occhetto sul finire degli anni ’70, ad Enrico Berlinguer, all’attuale presidente della Repubblica in sul finire degli anni ’80, in tante occasioni politiche e conviviali.

Per oltre trenta anni abbiamo svolto attività di marketing in una azienda farmaceutica, con incarichi anche di direzione e di responsabilità.

Questa attività ci ha portato a conoscere e a frequentare, in provincia di Palermo e nell’intera Sicilia, oltre un migliaio di medici, dal modesto medico condotto di San Mauro Castelverde, arroccato sui monti, ai luminari e ai “baroni” della Medicina dell’Ateneo palermitano.

Con alcuni di loro è nato un rapporto di stima e amicizia reciproca che ancora coltiviamo, e che, purtroppo in circostanze non sempre liete, ci torna utile.

Ed infine negli ultimi dieci anni ci siamo occupati di documentaristica, giornalismo e informazione, le nostre vere passioni, da sempre.

Può bastare tutto questo per avere un incarico, uno strapuntino sia pure piccolo in un’auto che sappiamo essere molto affollata?

Converrà con noi, che, come titoli, valgono qualcosina in più rispetto agli “studi di livello universitario” e alla “passione per la musica, la poesia e la pittura”, sbandierati come “titoli” da alcuni dei suoi prescelti.

Cosa potrei fare, caro signor sindaco, secondo Lei per dare una mano alla mia, alla nostra città?
Ci rifletta e mi dia una risposta.

Se debbo essere sincero sino in fondo, però, io una idea ce l’avrei.
Potrei, per esempio, sempre ovviamente “a titolo gratuito”, fare il consulente all’immagine della sua amministrazione, che per questo aspetto (l’immagine) lascia veramente a desiderare.
Ed anzi, la prima dritta di consulenza all’immagine gliela do subito, da queste pagine, e gratis naturalmente!

La smetta finalmente con questi “giochini” fatti con le carte truccate, dove le parole legalità e trasparenza sono gusci vuoti, con le selezioni fasulle e con gli scrutatori scelti coi “pizzini”, con la dissennata gestione del COINRES e del personale comunale, con le convenzioni firmate con associazioni fantasma, e con le consulenze a “titolo gratuito” (o oneroso) che forse Le stanno facendo guadagnare quattro voti di clienti e loro parenti, ma le stanno facendo perdere le migliaia di voti di quanti, quel 26 giugno di tre anni fa Le abbiamo dato il nostro voto e la nostra fiducia, perché abbiamo visto una faccia giovane, pulita e perbene che diceva di volersi impegnare per ridare prestigio alle istituzioni ed un futuro vero alla nostra città.

Stando ai risultati questo ad oggi non è avvenuto. Anzi! Le restano solo due anni per riscattarsi.

Lei però si crede furbo, anzi si crede il più furbo di tutti.
Ma penso che in queste settimane stia comprendendo che, a Palermo come a Bagheria, i tempi sono diventati duri anche per i troppo furbi.

Voglio però salutarla parafrasando una frase, che amava ripetere un vecchio socialista, quando alludeva a quanto lunga avevano la “coda” e quanto pelo sullo stomaco i suoi compagni di partito: “Ricordati - mi diceva - che il più scemo tra i socialisti, suona il violino con i piedi.”

Pure lei ricordi, signor sindaco, che il più scemo dei veri baarioti con i piedi ci suona il violino, e se necessario, anche il pianoforte.

Però, a ben vedere, e considerata la fine che hanno fatto i socialisti, è forse questo il nostro vero, grande dramma.



Con osservanza,
Angelo Gargano