Legalità, trasparenza, moralità e politici - di Angelo Gargano

Legalità, trasparenza, moralità e politici - di Angelo Gargano

Politica
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Se si facesse uno studio linguistico sui termini più usati dai politici bagheresi, ed in testa ad essi il sindaco Biagio Sciortino, siamo certi che si scoprirebbe che le parole più usate e ripetute sono legalità e trasparenza: le ripetono sempre, ad ogni piè sospinto, a proposito e a sproposito, ma non le praticano mai.


I nostri amministratori, sindaco in testa, avranno partecipato in questi anni a qualche decina di messe e riti antimafia, dove hanno sempre ripetuto con espressione seria e compunta, le solite giaculatorie sulla legalità e la trasparenza, dicendo che la mafia è tale perché trasforma i diritti in favori.
Giusto, bene, bravo, bis !

Vediamole un po’ come sono state praticate, queste virtù teologali, legalità, trasparenza, moralità, dai nostri politici, lo ripetiamo sindaco in testa.

Con i veri e propri buchi neri, di quelle che abbiamo chiamato le “gestioni separate” di Urban e di Villa Cattolica, quest’ultima ricordiamolo, che Biagio Sciortino gestisce, prima da assessore e poi da sindaco dal lontano 2002.

A ciò si aggiungano le selezioni limpide e trasparenti, come l’acqua di fonte, di Urban Italia
; ed ancora l’elezione, che allora segnò, e come tale l'opinione pubblica lo percepì, uno dei più grandi momenti di trasparenza e di moralità politica, quando cioè Giorgio Castronovo, amico, sodale e capo elettore del sindaco, divenne difensore civico (ed i risultati si cominciano a vedere); c'è poi la famosa delibera 155, della quale ancora si favoleggia, e che un comitato popolare appena sorto, vorrebbe proprio intitolare "delibera della trasparenza", e farla partecipare ad un concorso che premia appunto l' Ente locale e non che ha adottato la delibera più trasparente.

Assieme ai comuni di Palermo, Napoli e Catania, pare che concorrerà anche la Presidenza del Consiglio, con il decreto sul lodo Alfano.
Insomma ci sarà da sgomitare per vincere, ma non disperiamo.

Ricorderete senz'altro la vicenda con 480 "stagisti", più di tutti i dipendenti comunali messi assieme, a fare uno "stage" che resterà nella storia degli enti locali siciliani.
La 155 fu ai tempi, talmente trasparente che una copia fu mandata in Prefettura, una agli Enti Locali ed una, non si sa mai, alla Procura.

E già si parla di custodirla, la 155, la più trasparente come dicevamo, in una teca di cristallo, ovviamente trasparente!, e sistemarla all'interno dell'aula consiliare ad imperitura memoria, naturalmente di legalità e trasparenza.

Sino all’episodio di qualche giorno fa
, quando sempre con la massima legalità e trasparenza, che avrebbe fatto arrossire un venditore di tappeti, sono stati tirati fuori dalle tasche da Sciortino e dagli altri componenti della Commissione Elettorale, i famosi “pizzini” con i nomi dei “segnalati” e accanto asteriscato il “segnalatore”, e si è proceduto, con le campane che osannavano questo straordinario momento di legalità e trasparenza, a nominare i 220 scrutatori.

Non vogliamo farla lunga: si rendono conto Sciortino e i membri della Commissione elettorale del danno che con il loro gesto hanno arrecato alla nostra comunità?
Si rendono conto di quanto inquina le coscienze questa "forbice" tra il dire e il fare?

Hanno lasciato intendere a 220 persone, che in questo mondo occorre presentarsi a chiedere con il cappello in mano, farsi servi e farsi raccomandare, indicando una strada che naturalmente questi seguiranno sempre nel loro futuro, e contemporaneamente hanno deluso la fiducia di tanti giovani, che non hanno santi in paradiso, e che se ce ne fosse stato ancora bisogno, hanno capito quanto sia sporca la politica e il potere.
Un capolavoro di diseducazione morale e politica.

Conosciamo le obiezioni che ci saranno mosse: si è fatto sempre così e comunque se si fa il sorteggio alla cieca su tutto il bacino degli aventi diritto al voto rischiamo di sorteggiare il 90% di bagheresi che non hanno alcun interesse a fare gli scrutatori, e rischieremmo di non riuscire a costituire i seggi.
La prima obiezione non ha senso, perchè i tempi e la sensibilità dell'opinione pubblica su questi temi è diversa rispetto a quella di un tempo
Per la seconda obiezione una soluzione però c’era: fare una preselezione avvisando la cittadinanza con un manifesto, un avviso on line e quant’altro di fare una semplice domanda, in modo da selezionare quelli veramente interessati, e quindi di fare un sorteggio pubblico, quello sì limpido, trasparente e legale.

Caro Biagio, hai perso una occasione, forse una delle ultime, per riconciliarti con il sentire comune dei cittadini bagheresi.

Alla prossima dichiarazione di legalità, trasparenza e moralità...