Scuola Gramsci. La storia si ripete?- di Franco Lo Piparo

Scuola Gramsci. La storia si ripete?- di Franco Lo Piparo

Politica
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La riapetura della scuola “Gramsci” fu giustamente festeggiata un mese fa dopo decenni di colpevole abbandono.

Tutti ne fummo contenti. Apprendo da un giornale online che a causa di «errori» fatti nell’organizzazione del «defluire delle acque piovane» l’acqua ristagna nel cortile della scuola. Con disagi per gli studenti e per il personale scolastico.

Se può servire racconto una vicenda da me vissuta nel lontano 1995. Ero stato da pochissimo nominato dal neosindaco Giovanni Valentino assessore ai Beni culturali. Era la prima amministrazione con il sindaco eletto direttamente e dopo un commissariamento durato due anni per motivi di mafia.

Nonostante fossi figlio di un amministratore di lungo corso capivo poco (e continuo a capire poco) di procedure e regolamenti comunali. In una delle primissime giunte venne presentata per la firma l’autorizzazione per il pagamento di una parcella, ricordo molto elevata, per il collaudo di lavori appena ultimati che consentivano la riapertura, anche in questo caso dopo decenne di incuria, della scuola “Gramsci”. Per evitare equivoci, lavori e collaudo erano stati gestiti dai commissari prefettizi.

Timidamente faccio notare che la parcella mi sembrava eccessiva, il segretario comunale (o chi per lui, non ricordo bene) mi ha fatto notare che era stato applicato il preziario regionale. Ignorante come ero e come sono figuratevi se ero in grado di replicare. Pace.

Dopo un paio di mesi giunge in giunta una seconda delibera con cui si autorizzavano lavori urgenti di intervento sui tetti della palestra della scuola perché a causa delle piogge c’erano state serie infiltrazioni di acqua. Mia obiezione: «Ma non avevamo pagato un mese fa una ricca parcella di collaudo? Hanno da dire qualcosa i collaudatori?» Non ricordo cosa il segretario o il responsabile mi abbia risposto. Sicuramente qualcosa che non avrò capito.

Quello che accadde negli anni successivi tutti i bagheresi lo sanno. Pezzo dopo pezzo la scuola va in rovina e rimane chiusa per decenni fino a un paio di mesi fa.

Andiamo ad oggi. Sicuramente i lavori di rifacimento della scuola saranno passati al vaglio di un collaudo. Una domanda agli amministratori: sta accadendo qualcosa di simile a quanto è accaduto 25 anni fa e di cui sono stato testimone? La scuola Gramsci sarà nel prossimo futuro richiusa per interventi urgenti? E toccherà a una delle prossime amministrazioni riaprire per la quarta o quinta volta la scuola Gramsci? Nel 2046, fra venticinque anni. Io sicuramente non ci sarò.

Franco Lo Piparo

Prof. Emerito Università di Palermo

Franco Lo Piparo