Filippo Tripoli: "Date fiducia a un figlio di questa terra"

Filippo Tripoli: "Date fiducia a un figlio di questa terra"

Politica
Typography

Abbiamo intervistato Filippo Tripoli, bagherese, sposato e padre di due figli, giovane candidato al consiglio regionale alle elezioni di domenica 5 novembre nella lista di Centrodestra Popolari e Autonomisti Musumeci Presidente.

Perchè hai deciso di candidarti all'ars alle prossime elezioni regionali?

La mia innanzitutto non è la candidatura di un singolo ma espressione della volontà comune e ponderata di un gruppo di amici composto da persone che da sempre si interessano di politica e che sta portano avanti sul territorio una serie di battaglie al fianco dei cittadini: a tutela dell salute, della casa e del lavoro; per portare  all'interno dell'assemblea regionale le istanze del nostro territorio e rappresentare al meglio i bisogni dei cittadini del comprensorio bagherese. 

Quali sono le battaglie che hai portato avanti e che intendi continuare più incisivamente all'ars? 

Ci siamo battuti per la salvaguardia del diritto alla Salute e la creazione di un Presidio Territoriale di Assistenza a Bagheria. E' impensabile che un territorio così popoloso non abbia una struttura adeguata per fare fronte alle emergenze. Occorre mettere il personale sanitario nella condizione di poter operare nelle migliori condizioni. Su questo punto si sono fatti molti passi avanti, serve qualcuno che con caparbietà sia capace di andare fino in fondo ed è quello che faremo se i cittadini ci accorderanno il consenso necessario. Sull'abusivismo abbiamo un approccio realista e saremo sempre contrari alla demolizione delle abitazioni di quelle migliaia di padri di famiglia che, anche  con la complicità della politica, hanno esclusivamente costruito un tetto per la propria famiglia. Non possiamo permetterci un approccio ideologico su qesto tema ma affrontarlo avendo ben presente il sognificato sociale e le proporzioni che questo fenomeno ha avuto a Bagheria. Da consigliere comunale ho anche lavorato per salvaguardare i servizi fondamentali per i cittadini del comprensorio bagherese che vede diminuire sempre più la sua centralità e importanza, dobbiamo invertire questa tendenza, Bagheria e il circondario meritano di avere un deputato regionale che possa far pesare politicamente l'importanza di un territorio ricco di storia, cultura  tradizioni come il nostro. 

Cosa pensi degli ultimi 5 anni di governo Crocetta?

Gli ultimi 5 anni di governo Crocetta sono stati disastrosi per la Sicilia. Noi siciliani viviamo stretti in una morsa: da una parte la mafia , che ha devastato la Sicilia e dall'altro l'antimafia vuota e parolaia di Crocetta e i suoi amici , che sull'antimafia ha costruito carriere e distribuito polrone. La vera antimafia l'hanno fatta i Falcone, i Borsellino, il grande e poco ricordato Rosario Livatino, loro meritano il nostro ossequioso rispetto e sono per noi esempio di vita. Vogliamo riprenderci in mano il nostro destino di siciliani e uomini liberi per scrollarci di dosso gli ultimi 5 anni di mal governo. Mentre in altre regioni indicono referendum per l'automonia, noi in Sicilia abbiamo l'autonomia ma non sappiamo sfruttarla, un paradosso che non è più tollerabile.

Chi sono i tuoi modelli in politica?

Sicuramente sono molto legato alla figura di Piersanti Mattarella, che fu un grande Presidente della Regione siciliana barbaramente ucciso. Lui è un modello inarrivabile. Ma anche mio nonno Filippo Speciale (fu sindaco DC di Bagheria ndr) , che mi ha cresciuto e a cui devo molto, è per me fonte di ispirazione. La famiglia per me è fondamentale, le radici familiari sono fonte di forza e consapevolezza. 

Si respira entusiasmo intorno alla tua candidatura e una certa simpatia anche da parte degli avversari politici, come ti spieghi ciò? 

Da  cattolico impegnato in politica ho sempre coltivato  l'ascolto e il rispetto dell'avversario, la politica per me è dialogo e assenza di personalismi. Qualora fossi eletto la prima telefonata che farò sarà al sindaco di Bagheria, nostante sia distante anni luce politicamente da me, perchè al primo posto occorre mettere il dialogo e la collaborazione nell'interesse della collettività. Noi non abbiamo mai attaccato sul personale gli avversari per delegittimarli, per noi la politica è costruire non distruggere.

Ci sono ancora moti elettori indecisi sul recarsi o meno al voto, tu cosa gli diresti per convincerli a votarti? 

Io dico agli elettori, molto spesso sento dire "diamo spazio ai giovani, diamo fiducia ai nostri figli", io mi ritengo figlio di questa terra, figlio di Bagheria e credo di meritare una possibilità per ciò che ho fatto e ciò che voglio fare per la collettività. Io non voglio essere il candidato di una parte, ma il candidato di un' intera comunità. Se questa comunità vede in me una risorsa, chiedo ai cittadini di votarmi, soprattutto quelli che sono indecisi e che ritengono che le cose non possano cambiare; io ritengo che invece c'è la possibilità di cambiare e per questo il 5 novembre vi chiedo di andare a votare e di dare fiducia ad un figlio di questa terra.

Lorenzo Gargano - Filippo Tripoli