Bagheria: disservizi e disagi nel porta a porta, in crisi la raccolta differenziata

Bagheria: disservizi e disagi nel porta a porta, in crisi la raccolta differenziata

Politica
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Sono pesanti i disagi che sta provocando il rallentamento ed in alcuni casi la paralisi del ritiro dei rifiuti differenziati all'interno del piano porta a porta che è in atto dal 29 agosto scorso a Bagheria.

Vengono segnalate decine di strade, principalmente della zona del centro storico ma non solo, nelle quali in alcuni casi da giorni non avviene il ritiro dei sacchetti di spazzatura. 

Un post del Comune di Bagheria su facebook approntato ieri per segnalare proprio i disservizi è stato letteralmente  inondato da decine e decine di segnalazioni relative ad oltra 50 vie in cui non sarebbe avvenuto il ritiro dei rifiuti.  Ma è sufficiente fare un giro per le strade per rendersi conto da soli di quale sia la situazione.

Intanto l'icre (foto), bene confiscato alla mafia adibito ad "eco stazione", che doveva diventare centro di smistamento e "formazione ambientale ed ecologica " per le nuove generazioni, trabocca immondizia tanto che risulta quasi difficile camminarvici dentro.

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La situazione nelle periferie già drammatica in alcune zone come via serradifalco non accenna a migliorare e le strade, anche le più centrali, non vengono spazzate da mesi. E' in generale la situazione del decoro e dell'igiene urbana delle periferie ad essere ai minimi termini, dove si creano discariche a cielo aperto come funghi.

Alla base di queste difficoltà vi sono una serie di concause, a partire dalla discutibile decisione maturata dall'amministrazione di modificare il calendario del conferimento a partire da lunedì scorso, calendario che i cittadini cominciavano a padroneggiare e il cui mutamento  ha invece spiazzato molti. Commercianti, ristoratori ed eesercenti vari sono coloro che stanno riscontrando le problematiche maggiori, non sapendo sostanzialmente cosa farsene dei quintali di carta e plastica che si accumulano davanti i loro negozi in caso di mancato ritiro, anche solo per un paio di giorni. I punti ecoincentivanti disseminati in città, salutati con entusiasmo e presi d'assalto dalle persone, disattivati dopo poche settimane e contornati da spazzatura,  sono diventati da segno di progresso a simboli del fallimento. Quando il ritiro non avviene puntualmente si assiste alla formazione di cumuli di rifiuti si differenziati, ma accatastati l'uno sopra l'altro, cosa che di fatto impedisce una corretta raccolta e vanifica gli sforzi di chi la differenziata la fa; considerato che i sacchetti in questi casi non infrequenti vengono "fagocitati" tutti insieme dall'autocompattatore e non possono più essere nè smistati nè differenziati.

Secondo aspetto che sta causando problemi è l'ordinanza che obbliga Bagheria a conferire i propri rifiuti in una discarica distante centinaia di chlomentri a Catania, con aggravio di costi e tempo e questo inevitabilmente allunga tutti i tempi della trafila. 

Da questa mattina il servizio di raccolta  dicono dal Comune è ripartito. 

Bisogna anche considerare l'esiguità dei mezzi e del personale adibito alla raccolta per un progetto così ambizioso come un porta a porta capillare e puntuale in una città come Bagheria. Il personale coinres, sotto il comando dretto del Comune di Bagheria, è ridotto allo stremo delle forze anche per i turni massacranti e i ritmi di lavoro incessanti.

Il capitolo dell'inciviltà di alcuni soggetti prescinde però da questi ragionamenti. Abbandono di rifiuti in strada e roghi sono avvenimenti ancora all'ordine del giorno che testimoniano dello scarso senso civico di una parte di bagheresi e questo è acclarato.

Tutte le persone oneste sono allora chiamate a fare l'unica cosa possibile, dare cioè il buon esempio senza però rinunciare al sacrosanto diritto critica e di chiamare a rendere conto gli amministratori di quanto avviene.

Lorenzo Gargano