E' un rovello che ci portiamo dietro irrisolto da anni: perchè è da lunga pezza che chiediamo ad assessori al bilancio, a capisettore e responsabili quale sia la percentuale che il comune introita di alcune tasse e tributi, in specie Tarsu, Tasi e Tari, Tosap ecc...
Abbaimo sempre ricevuto risposte generiche e percentuali che oscillavano sistematicamente dal 40% al 60%. Pochini in effetti, però confermavano la teoria economica che a palmi suddivideva la società in un terzo di benestanti, un terzo di gente che 'campuniava' decentemente, la middle class insomma, ed un terzo della società in serie difficoltà.
Adesso in un documento ufficiale spuntano fuori quelle cifre che per tanti anni abbiamo agognato di conoscere, e sono numeri che hanno suscitato un vero e proprio allarme a palazzo Ugdulena, perchè mostrano ormai una sorta di protesta silenziosa che potrebbe essere esiziale per le casse comunali.
Secondo la nota interna datata 17 febbraio 2016 e recante come oggetto "Proposta di adozione della modalità semplificata di liquidazione di cui all'art.258 del d.lgs. 18 agosto 2000 n° 267" vengono rilevate delle criticità nei bilanci comunali.
La prima riguardante l'anzianità dei cosiddetti residui attivi, crediti che il comune dovrebbe riscuotere, chissa come però e chissa quando, se si pensa che per le entrate correnti il 23,34 % di somme da introitare risalgono ad oltre cinque anni fa.
Ma c'è una seconda criticità che la nota solleva anche perchè soprendente oltre che preoccupante. Recita testualmente la nota:" Una seconda criticità, ancora più grave riguarda l'andamento delle riscossioni dell'ultimo triennio (2013-2015)," (Parliamo dunque di dati freschi n.d.r).
"Come si evince dall'allegato 4, le riscossioni delle entrate tributarie , nel periodo in esame non hanno superato il 33%, mentre le riscossioni delle entrate extra-tributarie (multe, sanzioni ecc...n.d.r.) sono risultate quasi inesistenti e cioè 3,32 %."
Avete letto bene: negli ultimi tre anni di imposizioni comunali abbiamo incassato un terzo di quanto ci si sarebbe potuto attendere in base alle previsioni di bilancio.
Sono cifre allarmanti che dimostrano non semplici aree di evasioni, ma una platea dei contribuenti ormai in perenne libera uscita; un paese insomma dove pagare tasse, tributi e imposte è diventato qualcosa di facoltativo.
E' un dato sul quale l'amministrazione farebbe bene a riflettere e ad intervenire subito, perchè dimostra uno sfilacciamento del senso di responsabilità del corpo della società civile che sembra aver dimenticato che pagare le tasse è un dovere.
