G. Catalano, presidente O.S.L: 'Ora i bagheresi possono guardare con fiducia al loro futuro'

G. Catalano, presidente O.S.L: 'Ora i bagheresi possono guardare con fiducia al loro futuro'

Politica
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Tempo fa avevamo chiesto un incontro al dottore Giuseppe Catalano, presidente dell'O.S.L. (organismo straordinario di liquidazione) nominato con decreto del Presidente della Repubblica del novembre 2014, per trarre fuori Bagheria dalla situazione di dissesto finanziario; ci aveva rinviati al momento in cui ci sarebbero state notizie importanti da comunicare alla comunità; ora questo momento è arrivato e lo abbiamo incontrato.

 

Prima di iniziare l'intervista - premette  Catalano - mi deve consentire di ringraziare la vostra comunità per l'arricchimento umano e professionale che questa esperienza a Bagheria ci sta trasmettendo; sottolineo, e manifesto in questa sede anche l'opinione della intera commissione, della quale come è noto fanno parte il dr. Antonio Gangi, della Corte dei conti e il dr. Raffaele Mazzeo, commercialista; ed a questo proposito voglio sottolineare la perfetta sntonia e unità di obiettivi e intenti che in questi mesi  ha caratterizzato i lavori dell'organismo.

A quanto ammonta il debito del comune di Bagheria ?

Sulla carta a poco più di 66.000.000 di euro: questa è la sommatoria delle istanze dei creditori che hanno fatto richiesta di ammettere il loro credito alla massa passiva; ma va sottolineato che abbiamo inserito anche posizioni debitorie successive al periodo inizialmente previsto, vale a dire il 31.12.2012 ( ultima data che aveva visto un consuntivo di bilancio approvato dall'ammnistrazione), anche perchè ci sono debiti i cui titoli esecutivi sono maturati successivamente a questa data, anche se traggono origine da passaggi amministrrativi posti in essere prima del 31 dicembre 2012. In poche parole la cifra di 66.000.000 di euro comprende tutta la massa debitoria maturata ad oggi, stando alle richieste.

Però a scanso di equivoci debbo subito fare una precisazione: il debito effettivo riconosciuto in base ai riscontri effettuati con gli uffici è più o meno di 24.000.000, che si attesterà in definitiva intorno ai 15.000.000 grazie alla proposta di liquidazione semplificata recepita dall'amministrazione, una cifra quindi più aggredibile per un comune delle dimensioni di Bagheria.

Allora diciamo subito in che cosa consiste la proposta di liquidazione semplificata che la legge esplicitamente prevede

E' molto semplice: chiameremo uno per uno i 312 creditori che hanno presentato richiesta di inserimento del loro credito nella massa debitoria, e la cui effettiva consstenza è stata accertata dagli uffici, e proporremo di liquidare subito in maniera concordata il 50% della somma. Sappiamo che è un grosso sacrificio che viene chiesto ai creditori, che però in questo modo hanno la certezza di portare a casa il 50% di quanto loro preteso; qualora non aderiscano a questa proposta transattiva si seguiranno le procedure di legge e quindi tempi lunghi che non danno però garanzia che le somme verranno interamente recuperate.Pensiamo che la gran parte aderirà alla proposta.

Va ricordato che c'è però una quota di debito privilegiato per il quale l'accantonamento previsto deve necessariamente corrispondere al 100% di quanto riconosciuto.

Certo sappiamo di chiedere un sacrificio ad imprese, professionisti e cittadini che vantano un legittimo titolo di credito, ed in qualche modo questo mina la credibilità di una istituzione pubblica; dobbiamo però pensare anche ai sacrifici che sta affrontando la collettività in termini di riduzione dei servizi e di aumento al massimo di tasse, imposte e e tributi comunali.

Torniamo al debito, quale è la composizione per grandi aggregati ?

Sono state presentate 312 istanze, e quelle accolte sono state così ripartite: 82 per acquisizione di beni e servizi, 71 per risarcimento danni conseguenti a sinistri stradali, 13 per prestazioni professionali e legali, 9 per indennità di esproprio, 8 per il servizio smaltimento rifiuti, 79 per varie, 23 per crediti del personale ecc..

Mentre per importo in maniera sommaria c'è la prevalenza del presunto debito Coinres, quindi oneri per espropri ridimensionatisi in seguito a pronunciamento di organi giurisdizionali, Tar e Consiglio di Stato, e poi via via  debiti per beni e servizi,  per indennizzi sinistri stradali, e per incarichi professionali.

Voi avete contabilizzato a scatola chiusa le richieste di inserimento dei creditori nella massa passiva ?

Assolutamente no: in questa ricognizione della validità del credito siamo stati supportati dagli uffici che sono andati a riscontrare gli atti amministrativi che davano diritto al credito; e voglio cogliere proprio in questo passaggio l'occasione per ringraziare della leale collaborazione sia la parte politica che la parte amministrativa. Senza questa collaborazione non saremmo riusciti a fare il lavoro che abbiamo fatto.

In quanto tempo dovrà essere ripianato il debito ?

La legge non pone una scadenza, ma è chiaro che prima ci liberiamo da questo fardello, prima il comune potrà tornare ad essere pienamente titolare delle scelte finanziarie e amministrative.

Come e dove verranno trovati questi 24.000.000 milioni dunque ?

Ce lo dice la legge: in parte l'amministrazione in carica dovrà prevedere in bilancio una provvista iniziale che ci dovrà consentire di iniziare le operazioni transattive con i creditori già entro l'anno; l'aumento al massimo di tributi, imposte e tasse di competenza comunale dovrà in parte servire a finanziare questo fondo; si aggiungerà, ed è notizia di questi giorni, il contributo di 3.000.000 di euro in dieci anni che arriverà dalla Regione, ed inoltre la possibilità di accensione di mutui che la legge prevede a tassi di particolare favore.

Ed infine dal recupero dell'evasione e da quei famosi residui attivi, che a Bagheria sono di 36.000.000 di euro ma che purtroppo esistono solo sulla carta, perchè in larga parte inesigibili.

Quella delle poste dei residui attivi è una delle note dolenti nella predisposizione dei bilanci degli enti locali, che consente a tanti comuni, come si suol dire, di nascondere la polvere sotto il tappeto, portando avanti situazioni di vero e proprio dissesto mascherato.

Posso affermare che, di concerto con l'amministrazione, stiamo mettendo a punto un programma, che dovrebbe portarci però al recupero di quote significative di tributi evasi.

Come vede il nostro futuro ?

Io sono fiducioso: certo la pagina nera del dissesto non è ancora chiusa, ma io sono convinto che se continueremo a lavorare con lo spirito e la collaborazione che abbiamo trovato sinora, nel giro di qualche anno il dissesto sarà per Bagheria solo un brutto ricordo e l'amministrazione, e qualunque essa sarà, potrà tornare a programmare le risorse in sintonia con i bisogni della collettività.

L'ultima domanda riguarda i vostri compensi, anche se da altre fonti abbiamo appreso che state perseguendo anche nei vostri confronti una politica della lesina

Grazie per avermi fatto questo domanda: preciso subito che ad oggi a quindici mesi dal nostro insediamento non abbiamo prelevato un solo euro delle indennità che la legge prevede per gli incarichi che ricopriamo, ma le dirò di più: non abbiamo nominato un solo consulente retribuito e sin dall'inizio trovando il consenso unanime dell'organismo ci siamo dati la regola etica, prima ancora che professionale, di non pesare che per lo stretto indispensabile sulle casse comunali.

Io ed i miei colleghi veniamo a Bagheria, almeno un giorno la settimana, in genere il mercoledì per approfittare della presenza pomeridiana dei dipendenti in modo da non gravare con gli straordinari; non abbiamo mai allegato, nè mai lo faremo, scontrini di pasti, cene e varie, cose che le norme prevederebbero. Le dico solo che per i primi quindici mesi di lavoro, in tre complessivamente abbiamo presentato una nota spese di 1.400 euro.

Le dicevo che sin dall'inizio ci siamo posti in questa impresa con spirito di autentico servizio, e speriamo, anzi siamo certi, che il nostro lavoro potrà essere utile per garantire a Bagheria ed ai bagheresi un futuro migliore.

G.Catalano - A. Gargano