I gruppi 'l'Aquilone' e 'Insieme' attaccano l'amministrazione sulla gestione del depuratore

I gruppi 'l'Aquilone' e 'Insieme' attaccano l'amministrazione sulla gestione del depuratore

Politica
Typography

La lunga nota dei gruppi politici 'L'Aquilone' e 'Insieme', e che reca la firma di diversi consiglieri e dei responsabili dei Movimenti,

è indirizzata ad una serie di soggetti istituzionali che hanno titolo sulla sorveglianza e sul controllo per la corretta gestione del depuratore comunale.

Il documento è infatti indirizzato all'ARPA, l'Agenzia regionale per l'ambiente, all'Assessorato regionale ed al Ministero per l'ambiente, alle competenti Commissioni europee, al Prefetto di Palermo e al locale Distretto sanitario.

I firmatari che sono i cosngilieri Rosario Giammanco, Paolo Amoroso, Michele Rizzo e Giuseppe Cangelosi, ed i responsabili politici Gino Di Stefano per la lista 'l'Aquilone' e Giuseppe Martorana e Domenico Maggiore per la lista 'Insieme' ripercorrono le vicende che nell'ultimo periodo hanno riguardato l'andamento anomalo dell'impianto sottolineando 'che da diverso tempo si assiste a quasi quotidiani ingenti sversamenti direttamente in mare dei reflui non depurati,' visibili ad occhio nudo nello specchio di mare antistante Aspra.

' A causa del malfunzionamento del depuratore - prosegue la nota - si sprigiona un fetore che rende l'aria irrespirabile e ad alcune persone provoca sintomi di bruciore alla gola e tosse fastidiosa. Un pericolo per la salute dei cittaini ed un danno inestimabile alla fauna marina, che influiscono sulla economia del turismo e della pesca costiera'.

Ed ancora: 'in questi giorni nella zona detta del 'Sarello' dal veccho canale di scolo, fuoriesce liquame schiumoso, e malgrado le numerose segnalazioni, tutto avviene nella più totale indifferenza di chi è preposto ai controlli'. 

Ci si sofferma poi sulle vicende gestionali che hanno visto il passaggio di gestione dall'Amap a ditte private incaricate con discutibili procedure di affidamento diretto e con costi  molto elevati ( si parla di 80.000 euro/mese n.d.r.).

Considerate le continue e reiterate proteste dei cittadini residenti ad Aspra, e le banali ed inaccettabili giustificazioni dell'amministrazione - conclude il documento -  si chiede alle autorità in indirizzo di intervenire a tutela della salute dei cittadini e perchè vengano ripristinate le condizione per un corretto funzionamento dell'impianto.

Va aggiunto che la presidente della Commissione regionale Energia e Ambiente, l'on. Mariella Maggio, in un tweet di qualche giorno fa annunciava una ispezione presso il depuratore comunale di Aspra.