La Repubblica riporta le critiche ai sindaci siciliani del MoV 5 stelle, Patrizio Cinque compreso

La Repubblica riporta le critiche ai sindaci siciliani del MoV 5 stelle, Patrizio Cinque compreso

Politica
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Con il titolo " Incarichi a parenti e spese allegre, i sindaci grillini finiscono sotto tiro" a firma di Antonio Fraschilla ed Emanuele Lauria, la Repubblica di domenica 18 ottobre riporta la raffica di critiche che hanno investito i sindaci del MoV 5 stelle nei comuni siciliani che amministrano da Bagheria a Gela, da Augusta a Ragusa.

Il tratto comune è quella componente nell'amministrare che rimanda a vecchio vizi della politica siciliana, il clientelismo e il familismo.

La rassegna comincia da Gela, uno degli ultimi comuni conquistati dai grillini in cui il meet-up locale ha contestato il vicesindaco Simone Siciliano con delega all'ambiente e fedelissimo del sindaco Domenico Messinese, reo di aver messo in dubbio quel "rapporto di causalità (validato da diversi studi n.d.r.)  tra il tasso di inquinamento e le malformazioni genetiche" fenomeno di drammatca attalità a Gela, e di condividere una politica troppo amichevole nei confronti degli interessi dei petrolieri.

Anche il sindaco Messinese però si era già distinto allorchè appena eletto aveva assunto nell'organico del comune la propria assistente Rita Scicolone con la qualifica di istruttrice amministrativa al punto da fare rilevare a Fabio Leopardi  uno dei fondatori del meet-up gelese:"Molti di noi hanno cercato di far capire a Messinese che non era il caso, sottolineando che con quella nomina veniva premiata una delle migliori amiche della moglie del sindaco".

Ma c'è dell'altro: Messinese ha assegnato un incarico legale da circa 12.000 euro all'avv. Lucio Greco che lo aiutò a battere al ballottaggio il rivale Angelo Fasulo, e la foto che ritrae in quella occasione l'abbraccio tra Messinese e Greco fece storcere il naso a parecchi.

Nel caso di Patrizio Cinque l'articolo riporta pari pari brani del documento dei revisori dei conti a partire dai punti in cui  si contesta all'amministrazione in carica di avere "impiegato fondi comunali per la costituzione di parte civile nei processi di mafia, pur avendo il comune in essere una convenzione gratuita con il Centro studi Pio La Torre" che, sia detto per inciso, ha già una particolare esperienza avendo patrocinato e vinto alcune importanti cause a favore del comune di Bagheria, si pensi al processo Aiello, l'ex tycoon della sanità siciliana.

Naturalmente si riporta la parte del documento dei revisori in cui vengono citati gli incarichi affidati a familiari di esponenti del MoV 5 stelle, l'avv. Vincenza Scardina, cognata dell'assessore Alessandro Tomasello e a Vittorio Fiasconaro, autorevole esponente del Meet-up del vicino comune di Santa Flavia.

Viene riportata anche la replica di Patrizio Cinque: "Le nomine ? Tutta gente qualificata. Sì c'è anche un militante, ma ormai sono milioni gli attivisti del MoV 5 stelle."

Per arrivare a Ragusa dove il sindaco grillino recentemente eletto Cettina Di Pietro ha affidato una consulenza ambientale per un impegno di spesa di 4.000 euro, all'ing. Giuseppe Raimondi, referente per il meet-up per il gruppo di lavoro sull'Energia e candidato 5 stelle per la presidenza di una circoscrizione, laddove l'opposizione fa notare che nell'organico comunale c'erano le professionalità per farlo a costo zero.

Per finire a Ragusa la prima città siciliana conquistata dal MoV 5 stelle.

Anche quà un tema emerso a Bagheria, e cioè assessori scelti in base a curriculum e accertate professionalità costretti a cedere il passo agli esponenti del Movimento; a Bagheria dopo poco più di un anno di amministrazione Cinque, dei tre assessori 'tecnici' non ne è rimasto neanche uno, preferendo il sindaco, che non ne ha fatto alcun mistero, di puntare sulla fedeltà e l'attaccamento al Movimento piuttosto che sulle professionalità intrinseche; così come a Ragusa  tre degli assessori selezionati con bando su Internet sono stati rimandati a casa e sostituiti da fedelissimi del Movimento.

Ma a Ragusa c'è un'altro tratto amministrativo 'consonante' con Bagheria, e cioè il fatto di procedere ad affidamenti fiduciari dei servizi senza fare alcun bando pubblico; un esponente dell'opposizione ne ha citati addirittura 120.

Nel mirino dell'opposizione al sindaco Federico Piccitto è finito anche un affidamento per 60.000 euro per la proroga della gestione del canile comunale, finiti guarda un pò a chi ?

A tale Biagio Battaglia, esponente del meet-up ragusano già dello staff del sindaco. Insomma anche per il Movimento 5 stelle in Sicilia vale il motto 'teniamo famiglia'.

Angelo Gargano