Gestione comunale dell'acqua: un passo forse troppo precipitoso

Gestione comunale dell'acqua: un passo forse troppo precipitoso

Politica
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A nostro avviso è stato precipitoso e intempestivo da parte del sindaco di Bagheria, Patrizio Cnque,  lasciare in asso a quindici giorni dalla scadenza la gestione Amap ed assumere in capo al Comune la gestione diretta del ciclo idrico integrato, che non è, badate bene, la semplice distribuzione dell'acqua.

E spieghiamo il perchè.

La gestione dell'Amap sarebbe durata sino al 30 di settembre 2015, e come si dice da noi, 'amu fattu trienta facemu trentunu'; sarebbe stato quello il momento giusto per presentare il 'redde rationem' e mettere un punto per la ripartenza.

Non per caso si usa oggi il termine di 'ciclo idrico integrato', una serie di passaggi che va dal reperimento delle risorse idriche  (i contratti di fornitura con Enel e gli altri centri di approvvigionamento, Scillato, Presidiana, pozzi), alla distribuzione dell'acqua, alla manutenzione della rete, al trattamento dei reflui, alla fognature e alla loro manutenzione, al depuratore, sino alla bollettazione. 

Una serie di passaggi complessi e delicati che meritavano di essere messi a punto con calma, mentre già leggiamo di interi quartieri senz'acqua a Bagheria; e non è mettendo sul sito del comune le foto di due riparazioni di perdite sulla rete che si dimostra la bontà e la tempestività di un'operazione.

Ed inoltre la procedura, che pensiamo si stia perseguendo, di affidamenti a go-go di 'pezzi' di servizio, non è la strada migliore per garantire economicità e trasparenza.

Ed ancora, l'Amap riceverà dalla Regione una somma non indifferente per essersi accollato l'onere della gestione nei comuni dell'ex ATO idrico; si metterà in tasca cioè risorse che sarebbero spettate al comune di Bagheria dal 18 di maggio 2015, data di inizio gestione Amap sino al 30 settembre 2015: parliamo quindi di circa il 20% di somme che ci verranno a mancare perchè non crediamo che l'Amap, dopo la denuncia dell'accordo, sarà consenziente a restituirci alcunchè.

Ma andiamo avanti: l'Amap ha inviato agli utenti dei comuni dellATO idrico una bolletta di acconto, calcolando una cifra forfettaria a presa di circa 30 euro;  il conguaglio sui consumi dovrà avvenire allorchè il 30 di settembre 2015 si sarà proceduto alla effettiva lettura dei contatori.

Cosa avverrà adesso ? il comune ha fatto le letture dei consumi al momento in cui ha assunto in proprio il servizio ? e se non l'ha fatto su quale elemento si potrà appigliare per rivendicare le spettanze di competenza ? aspetterà le letture dell'Amap al 30 di settembre, perdendoci quindici giorni di incassi ? oppure si è pensato e concordata un'altra soluzione ?

Ci riferiscono che ci sono stati problemi anche per il trasferimento del depuratore, per il quale è stato fatto un affdamento in via temporanea, perchè pare che alla procedura di riconsegna in un primo momento fossero stati inviati dei consiglieri comunali, che non hanno alcun titolo per poter procedere ad una operazione di siffatta portata, perchè la riconsegna di un impianto complesso quale il depuratore si fa alla presenza di responsabili tecnici di servizi che siano in grado di capire realmente di cosa si sta parlando e che abbiano titolo per farlo.

Un altro dettaglio: ci spiegano che ad operare sulla rete sono stati sino a giovedì scorso ancora gli ex dipendenti APS, ma che Amap subito dopo abbia diffuso un ordine di servizio che fa divieto a qusti operatori di mettere mano alle reti che il comune di Bagheria ha voluto riconsegnate.

Nei fatti, complice anche la mancanza di acqua, mezzo paese è da giorni senz'acqua. 

Oggi dovrebbe svolgersi presso Amap un incontro con i rappresentanti del comune di Bagheria per decidere anche la destinazione di una trentina di persone, tra manovratori, addetti al depuratore, amministrativi ecc...

La riunione verrà presieduta dall'ing. Francesco Greco che proprio da una settimana ha assunto la responsabilità di dirigente Incaricato del Serv 1° e cioè Servizio Idrico Integrato, quindi fonti quindi dissalatori, depuratori ecc...

E per chiudere va ricordato che la legge obbliga i comuni a consorziarsi per la gestione di questi servizi, che poi era il primitivo progetto portato avanti dal dimissionario consulente ing. Francesco Greco, ma stando a quanto ciè stato riferito gli altri comuni di riferimento per la costituzione di un miniconsorzio (Altavilla, Casteldaccia, S.Flavia, Villabate, Misilmeri) non sembrano particolarmente interessati alla proposta di Patrizio Cinque, perchè considerano per loro più conveniente la gestione Amap, che probabilmente andrà ben oltre il 30 di settembre.

Dovremo affrontare quindi il mare magno del servizio idrico integrato con la nostra sola caravella ? Non è una prospettiva confortante.

Angelo Gargano