Sorprende l’atteggiamento che sta manifestando l’on. Beppe Lumia, per l’ipotesi di una sua mancata ripresentazione nelle liste per l’elezione alla Camera.
Si possono fare tantissime obiezioni a questa visione "distorta" del ruolo dell’antimafia e del ruolo di parlamentare.
Beppe Lumia è stato deputato per ben tre legislature: non conosciamo l’attività che facesse prima di essere parlamentare.
Ma tanti nella società conducono la sua stessa battaglia: da commercianti, da insegnanti, da imprenditori, da semplici cittadini.
Ed è così che lui può continuare a dare il suo contributo.
Quello dell’esperienza e della “professionalità” è un trucco vecchio quanto il mondo: è uno dei sistemi per rendersi sostanzialmente inamovibili.
Già la volta scorsa in Sicilia fu fatta una deroga per Lumia, violando la norma che prevedeva nelle liste l’alternanza uomo-donna, per dargli la possibilità di essere rieletto.
Ha dato il suo contributo importante in questi anni, anche se non sempre lineare, e continui a darlo in ruoli e funzioni diverse senza la “cadrega” dell’onorevole.
Si meraviglia della presenza in lista di Crisafulli, l’on.Lumia, ma non di quella della figlia di Cardinale, giovane studentessa che “prende” il posto cui il padre ha dovuto rinunciare per “anzianità di servizio”.
Quanto alla coerenza dei suoi comportamenti, non possiamo non ricordare la linea ondivaga nei confronti dell’on. Cuffaro, che fu pure assessore, se non ricordiamo male, in una giunta regionale di centrosinistra.
Forse allora “l’odore di mafia” di Cuffaro non era particolarmente intenso.
Come non posso dimenticare, in un dibattito nell’aula consiliare di Bagheria, alla vigilia delle elezioni amministrative del 1999 (che poi saltarono per lo scioglimento), l’on.Lumia difendere di fronte alle pesanti perplessità manifestate da parecchi intervenuti nei confronti dell’alleanza dell’allora P.D.S. con Totò Cuffaro, uscirsene senza mezzi termini “Noi con Cuffaro vinciamo, senza Cuffaro perdiamo" e sollecitare, pertanto, l’alleanza strategica con l’allora partito di Totò anche a Bagheria, patria, hanno scoperto dopo, di Provenzano.
O quando sui Nebrodi, in un “buen retiro” con Cuffaro e Orlando, a disegnare le future strategie politiche e le alleanze del centrosinistra.
Altri tempi, certo. Però ognuno fa il proprio tempo.
Dia spazio, allora, l’on. Lumia; non consideri l’antimafia una sorta di appalto esclusivo che compete solo a lui.
L’antimafia dei simboli è importante, ma è la coscienza antimafia diffusa nella società che ancora non siamo riusciti a realizzare, e che è altrettanto importante. Lavori per questa, da semplice cittadino, o da militante o da dirigente l’on.Lumia, senza atteggiamenti rancorosi.