Nuova programmazione dei fondi comunitari: ecco i finanziamenti da non perdere - di Impronta Unica

Nuova programmazione dei fondi comunitari: ecco i finanziamenti da non perdere - di Impronta Unica

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In queste ultime settimane abbiamo assistito divertiti ma allo stesso tempo allibiti alla capacità che ha l’amministrazione Cinque nel distorcere i fatti e propinare alla propria comunità racconti che sanno più di trascendentale che di reale.

Innanzi all’incapacità palesate da chi oggi ci governa ad intercettare finanziamenti per le scuole del territorio che stanno cadendo a pezzi, abbiamo registrato da una parte un’opinione pubblica inspiegabilmente indifferente vista l’occasione perduta (ad oggi nessun dirigente scolastico ha minimamente denunciato l’accaduto), e dall’altra un’amministrazione comunale che con fare sopraffino ha oscurato l’accaduto spostando l’attenzione di chi stava cercando di capire su altri argomenti.

Rispetto a questa problematica ci asteniamo dal replicare ad alcuni attivisti pentastellati che hanno raccontato con acrobatici tecnicismi che gli asini volano e ci riserviamo piuttosto di ritornare a breve sull’argomento per spiegare cosa è successo, o meglio ciò che non è successo!

Ma partiamo dall’attuazione di alcuni progetti tra il 2014 e il 2015, quali:

1. il progetto sulla video-sorveglianza, finanziato dal Programma Operativo Nazionale “Sicurezza per lo Sviluppo – Obiettivo Convergenza” 2007/2013;
2. l’avvio del Centro di Aggregazione Giovanile finanziato nell’ambito del Progetto “Giovani Città e Futuro” dal del PO FESR Misura 6.1.4.4;
3. il Progetto di conservazione, funzionalizzazione e potenziamento della fruizione di Villa Cattolica – finanziato dal PO FESR Misura 3.1.3.2;
4. la sopra-elevazione ed ampliamento per la rifunzionalizzazione della scuola elementare Puglisi – finanziato dal PO FESR Misura 6.1.1.3.

Ma è proprio sicuro che questi progetti non siano eredità delle precedenti fallimentari amministrazioni? Ma è credibile, come sostiene qualche assessore stellare, che alcuni di questi progetti siano stati “presi per i capelli” visto che sono calvi ?!

A questo punto ci piacerebbe avere notizie anche di altri Progetti, come ad esempio il PUM - Piano Urbano della Mobilità – finanziato PO FESR Misura 6.3.1.3.

Ci chiediamo invece cosa sta facendo l’attuale Amministrazione Comunale in tema di progettazione e di sviluppo territoriale, in vista dell’imminente avvio della nuova programmazione comunitaria 2014/2020 per la quale l’esperienza ci insegna che se i potenziali beneficiari (le Amministrazioni pubbliche e le imprese) non sono pronti – in termini di progetti cantierabili – è impossibile potere accedere ai finanziamenti disponibili.

Non abbiamo neanche notizia, dopo oltre 12 mesi di lavoro, delle “pre-condizioni” necessari per potere avviare una seria programmazione dello sviluppo del territorio, quali ad esempio un Ufficio dedicato programmazione e monitoraggio dei fondi europei, uno sportello informativo per le imprese che semplifichi il rapporto con l’amministrazione, un tavolo permanente di confronto tra i diversi operatori economici attivi nella nostra città, per assicurare una strategia di sviluppo economico coerente con le esigenze di tutti i soggetti coinvolti.
Ci fermiamo qui, anche perché ci sarebbe altro da elencare, ma il nodo oggi diventa quanto un’amministrazione sia strutturata per intercettare risorse da investire nel territorio.

Quindi invitiamo il sindaco e la sua squadra a rinunciare per qualche tempo a dedicarsi ad alchimie comunicative che nel breve periodo possono sicuramente alzare la percentuale di gradimento che i cittadini hanno delle stelle e dei loro voli pindarici, ma nel medio e lungo periodo la nostra comunità si ritroverà senza seri strumenti e importanti risorse che rilancino l’economia e il lavoro locale.

La nuova programmazione 2014-2020

La nuova programmazione 2014-2020 – per i fondi a gestione diretta - è iniziata già nello scorso anno e sono stati ormai pubblicati diversi bandi annuali o pluriennali le cui scadenze sono note.

Sono invece in fase di definizione, o in corso di pubblicazione i primi bandi (come ad esempio Garanzia Giovani) che riguardano la programmazione nazionale e regionale di utilizzo dei fondi a gestione indiretta.

Nel contesto del bilancio dell’UE 2014-2020 la politica di coesione investirà 325 miliardi di euro negli Stati membri e nelle loro regioni e città, per realizzare gli obiettivi di crescita e occupazione, per affrontare le problematiche legate al cambiamento climatico, alla dipendenza energetica e all'esclusione sociale. Tenendo conto del contributo nazionale degli Stati membri e dell'effetto leva degli strumenti finanziari, l'impatto complessivo dovrebbe superare i 500 miliardi di euro.

I Fondi a gestione diretta

I Programmi a gestione diretta dell'Unione europea sono uno strumento per sostenere finanziariamente lo sviluppo di progetti volti a favorire la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva prevista dall'Agenda Europa 2020. I Programmi prevedono specifici Avvisi (call for proposal) emanati e gestiti dalla Commissione Europea e dalle sue Agenzie esecutive. Ciascuna call è caratterizzata da modalità di candidatura delle proposte, di composizione dei partenariati, di intensità di aiuto, dalle modalità di gestione e rendicontazione delle attività realizzate e delle relative spese, differenti a seconda del programma al quale si riferiscono.

Nell’ambito dei finanziamenti dell’UE esistono anche gli appalti pubblici (call for tender) per acquistare beni, servizi e opere, con l'obiettivo di assicurare il funzionamento delle istituzioni o dei Programmi dell'UE. Gli appalti sono aggiudicati mediante bandi di gara e coprono aree diverse: studi, assistenza tecnica e formazione, consulenze, organizzazione di conferenze, acquisto di attrezzature informatiche, ecc.

I fondi a gestione diretta che meritano un’attenzione particolare sono:

1. Horizon 2020 è lo strumento finanziario di attuazione di “Unione dell’Innovazione”, un’iniziativa faro della strategia Europa 2020 volta a garantire la competitività globale dell’Europa. Con un budget di 80 miliardi di euro, Horizon 2020 è stato creato per attuare la strategia di crescita per il prossimo decennio, la cosiddetta Europa 2020, secondo cui l’Europa dovrà basarsi su un’economia intelligente, sostenibile e inclusiva.

2. Erasmus plus è un programma innovativo, che riunisce sette programmi comunitari preesistenti nei settori dell’istruzione, della formazione e della gioventù. In qualità di programma integrato, “Erasmus plus” fornisce maggiori opportunità di cooperazione per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

3. Europa creativa è il nuovo programma quadro per il sostegno ai settori della cultura e dei media. Focalizzandosi specificatamente sulle esigenze dei settori culturali e creativi, il programma integra altri programmi dell’Unione europea (UE), quali il sostegno dei fondi strutturali agli investimenti nei settori culturali e creativi, il restauro del patrimonio, le infrastrutture e i servizi culturali, i fondi per la digitalizzazione del patrimonio culturale e gli strumenti nel campo dell’allargamento e delle relazioni esterne. Tali attività favoriscono una decisiva inclusione sociale.

4. Life Plus azione per l’ambiente e per il clima (2014-2020) sostituisce il precedente Programma LIFE+ (2007-2013) ed ha un ruolo significativo nell’attuazione dei principali interventi legislativi dell’Unione europea in campo ambientale.

5. COSME - Competitiveness of Enterprises and Small and Medium-sized Enterprises (SMEs) è il nuovo programma di sostegno alle Piccole e medie imprese. COSME, con una dotazione finanziaria di 2,5 miliardi di euro, ha l’obiettivo di incrementare la competitività delle PMI sui mercati, anche internazionali, sostenendo l’accesso ai finanziamenti ed incoraggiando la cultura imprenditoriale.

Fondi a gestione indiretta

I finanziamenti a gestione indiretta sono costituiti dai fondi strutturali (FSE e FESR) e dal Fondo di Coesione. Questi fondi attuano la politica di coesione, lo scopo è quello di ridurre le disparità a livello economico, sociale e territoriale delle regioni d’Europa.

La politica regionale europea è finanziata da 3 fondi: Fondo Sociale Europeo/FSE, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale/FESR e Fondo di Coesione. L’Italia non è tra i beneficiari del Fondo di Coesione.

I finanziamenti a gestione indiretta sono tali proprio perché il rapporto con il beneficiario finale (impresa, professionisti, enti, associazioni) non è diretto ma mediato da autorità nazionali, regionali e locali che hanno il compito di gestire le risorse, programmare gli interventi, emanare i bandi.

1. Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) si propone di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale nell’Unione europea intervenendo sugli squilibri tra le regioni.

Il FESR sostiene lo sviluppo regionale e locale per contribuire al conseguimento di tutti gli obiettivi tematici attraverso la definizione di priorità dettagliate che pongano l’accento su:

 ricerca, sviluppo e innovazione;
 miglioramento dell’accesso e della qualità delle tecnologie dell’informazione e della
 comunicazione;
 cambiamento climatico e transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio;
 sostegno alle Piccole e Medie Imprese (PMI);
 servizi di interesse economico generale;
 infrastrutture delle telecomunicazioni, dei trasporti e dell’energia;
 rafforzamento della capacità istituzionale e amministrazione pubblica efficiente;
 infrastrutture sanitarie, sociali e scolastiche e sviluppo urbano sostenibile.

Per garantire la concentrazione degli investimenti UE sulle priorità indicate, vengono definiti stanziamenti minimi per alcune aree prioritarie: per le regioni meno sviluppate come la Sicilia, il Programma destinare almeno il 50% delle risorse ai primi quattro Obiettivi Tematici.

2. Il Fondo sociale europeo (FSE) rappresenta il principale strumento finanziario dell’Unione europea per investire nelle risorse umane. Consente di accrescere le opportunità di occupazione dei cittadini europei, promuovere lo sviluppo dell’istruzione e migliorare la situazione dei soggetti più vulnerabili al rischio di povertà.

Il regolamento prevede il raggiungimento di quattro obiettivi tematici dell’FSE all’interno dell’Unione:

 promuovere l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori;
 promuovere l’inclusione sociale e lottare contro la povertà;
 investire in istruzione, competenze e apprendimento permanente;
 migliorare la capacità istituzionale e un’efficiente amministrazione pubblica.

3. Programma di Sviluppo Rurale - PSR 2014-2020 della Regione Sicilia definisce le scelte prioritarie in tema di sviluppo rurale secondo le seguenti priorità:

o promuovere il trasferimento di conoscenze e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali;
o potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste;
o promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo;
o preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura;
o incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio ad una economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale;
o adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali.

Si tratta certamente di una materia difficile e complessa, ma noi, impegnati nello sviluppo economico del territorio, seguiremo in dettaglio l’attuazione dei programmi comunitari monitorando quotidianamente Bandi e Avvisi per potere dare un contributo alla nostra Città.


Gruppo Politico Impronta Unica