Taglio di indennità e rimborsi per sindaci, assessori e consiglieri comunali in Sicilia

Taglio di indennità e rimborsi per sindaci, assessori e consiglieri comunali in Sicilia

Politica
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Pare che arriverà finalmente anche in Sicilia quella riduzione forzosa dei costi della politica, che gli eletti degli enti locali siciliani sono riusciti sinora abilmente a schivare facendosi scudo dell'autonomia della Regione Sicilia sulla materia. 

Almeno questo è l'obiettivo che si è posto l'assessore regionale alle Finanze, Alessandro Baccei, che ha previsto in finanziaria questa stretta sui costi della politica.

Diminuiranno, e sarebbe il caso di dire finalmente, il numero di consiglieri nei comuni, a Bagheria in particolare scenderanno a 24 sin dalle prossime elezioni amministrative, ma soprattutto ci sarà una sensibile  sforbiciata su indennità di sindaco, assessori e consiglieri, che a legge finanziaria approvata sarà del 20%.

Il taglio sarà naturalmente più consistente nei centri più grossi, Catania e Palermo in particolare, ma anche comuni delle dimensioni di Bagheria dove i sindaci si vedranno ridurre mediamente le attuali indennità di 800-900 euro al mese.

Attualmente il sindaco, in un comune delle dimensioni di Bagheria, riceve come indennità poco più di 4.000 euro lorde, e poco più di 3.000 euro gli assessori. Naturalmente ad essere 'penalizzati' non saranno solo i sindaci ma ci saranno anche assessori, presidenti del consiglio e semplici consiglieri comunali.

A Bagheria si avrà per i consiglieri una decurtazione di oltre dieci euro a seduta, considerato che l'attuale gettone di presenza si aggira intorno ai 60, 00 euro per ogni seduta di consiglio o di commissione.

Ma la riduzione riguarderà anche i cosiddetti rimborsi ai datori di lavoro. 

Ad oggi un consigliere che lavora presso una società pubblica o privata aveva diritto all'intera giornata per partecipare alle sedute di consiglio e alle ore necessarie allo svolgimento per quanto riguardava le sedute di commissione, ed aveva altresì il diritto di percepire regolarmente lo stipendio dall'azienda per la quale lavorava per le ore in cui si assentava; erano poi le aziende private che richiedevano ai comuni i rimborsi per quanto sborsato senza corrispettivo di attività lavorativa.

Un sistema che favoriva un pò di imbrogli.

Nel futuro i lavoratori-eletti avranno diritto ad assentarsi esclusivamente per le ore necessarie allo svolgimento delle sedute: questo vorrà dire che se una seduta durerà, come è pure è accaduto, dieci minuti, tale sarà il tempo di assenza cui avrà diritto il consigliere ed il rimborso all'azienda sarà commisurato strettamente al tempo impegnato nell'espletamento delle funzioni legate alla carica.