Elezione dei revisori e saluto di Di Salvo

Elezione dei revisori e saluto di Di Salvo

Politica
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La seduta del consiglio comunale di ieri 10 luglio, si apre con un minuto di raccoglimento in ricordo del padre del consigliere Castronovo e di Abbate, componente del collegio dei revisori dei conti del comune di Bagheria, recentemente scomparsi.

 

Dopo le consuete comunicazioni del Presidente del Consiglio Comunale, i consiglieri Gulli, Vella e altri chiedono il prelievo del punto all’odg relativo all’elezione del nuovo collegio dei revisori dei conti. Ricordiamo come il collegio da poco scaduto ha terminato il suo mandato senza rendere parere al bilancio di previsione 2008, non permettendo così al consiglio comunale di esaminarlo e approvarlo.

I consiglieri procedono con le operazioni, avvenute con voto segreto, votando dapprima il presidente del collegio e nelle successive votazioni gli altri due componenti.
Riportano voti nell’elezione del presidente dei revisori Tagliavia Salvatore voti 15, Fricano Roberto voti 12 , una scheda bianca. Risulta eletto presidente del collegio dei revisori dei conti il dott.Tagliavia.
Nella seconda votazione riportano voti Nuccio voti 1,Treppiedi voti 8, Guida Paolo voti 1 e Abbate Michele voti 16. E’ eletto componente del collegio dei revisori il dott. Abbate. Nella terza votazione ottengono voti Nuccio Francesco voti 16,Guida Paolo voti 11 e due sono le schede bianche. E’ eletto Francesco Nuccio.

Il consiglio comunale ha trovato al suo interno la capacità di eleggere il collegio dei revisori dei conti nelle prime tre votazioni utili.
Seguono alle operazioni di voto i commenti politici dei vari consiglieri.

Il consigliere Cangialosi capogruppo del PDL scaglia un duro attacco al presidente del consiglio comunale Bartolo Di Salvo. Cangialosi sostiene che la maggioranza che ha eletto i tre revisori dei conti nasce da un apparentamento tra il centrosinistra e l’Udc. Il capogruppo del Pdl giudica questo un atto gravissimo sul quale il Sindaco dovrebbe fare luce e invita il Presidente Di Salvo, eletto all’inizio della consiliatura, dal centro destra a rassegnare le proprie dimissioni.

Il Sindaco interviene sottolineando come la votazione sia avvenuta nella massima libertà. Il Paese ha necessità del bilancio e il consiglio comunale ha trovato la forza di eleggere i revisori che a questo bilancio dovranno dare parere. Il consigliere Cangialosi, conclude Sciortino,prima di criticare gli altri dovrebbe guardare all’interno della propria componente politica visto che molti consiglieri che hanno votato Pdl oggi non hanno invece aderito al gruppo consiliare corrispondente.

Mimmo Aiello ribadisce come il gruppo del Pdl è nato secondo regolamento e sotto l’ala del Presidente Miccichè e dell’onorevole Franco Mineo.
La seduta si conclude con il consumarsi di un atto, previsto dalla legge, ma importantissimo per la sua valenza politica, le dimissioni da consigliere comunale del Presidente del consiglio Bartolo Di Salvo.
Di Salvo, intervenendo dallo scranno da cui parlano i consiglieri, ripercorre nel suo discorso la propria storia politica, che oggi lo vede continuare la sua avventura come consigliere provinciale, e avvia una riflessione sull’attuale momento amministrativo e politico.
Bartolo Di Salvo ricorda come questa in corso e appena ultimata sia per lui la terza consiliatura, essendo stato eletto nel 1995, appena ventisettenne, e successivamente nel 2001 e nel 2006.

In questi anni ha ricoperto dapprima il ruolo di consigliere, poi quello di capogruppo dell’Udc e per ultimo quello di Presidente del consiglio comunale. Nel suo intervento, il neo consigliere provinciale, sottolinea la lealtà sua e del suo partito ai valori costitutivi e alla coalizione di appartenenza, il centro destra.

Io e l’Udc, afferma Di Salvo, abbiamo sempre sostenuto con lealtà la nostra coalizione facendo votare i Sindaci proposti e spesso imposti da Fi e da Palermo.Il Presidente dichiara di essere stato fermo sostenitore della giunta Valentino come fermo oppositore della giunta Fricano. Tante sono state le esperienze vissute insieme ai compagni di coalizione,dall’ingiusto scioglimento per sospette infiltrazioni mafiose nel 1999 fino alle due sconfitte elettorali con Valentino le 2001 e poi con Gargano. Adesso, argomenta, è giunto un momento politico,personale e del proprio partito,in cui forte viene avvertita la necessità di avviare una riflessione. L’Udc si trova all’opposizione del governo Berlusconi e coraggiosa è stata la scelta di presentarsi alle urne da soli rischiando anche di non essere presenti in parlamento.A Bagheria, conclude Di Salvo, due sono le strade che si possono intraprendere, o procedere ad un repentino rinnovamento della classe dirigente di questo paese,ammesso che di colpo se ne abbiano le capacità di cambiarla, o avviare la ricerca di un percorso che consenta di traghettare la città e amministrarla meglio possibile,dando una mano a chi la chiede. Il Presidente conclude l’intervento con i ringraziamenti dovuti e visibilmente commosso.

Adesso a noi tutti la dovuta riflessione.
Il discorso di Di Salvo, che appena dimessosi abbandona l’aula consiliare, da vita ad una serie di considerazioni politiche.
Il Vicepresidente D’Agati, i consiglieri Gulli, Amato, Di Stefano Domenico, l’assessore Rizzo e altri ringraziano Di Salvo per il mandato svolto e gli fanno i migliori auspici. Altri consiglieri dalle considerazioni di Di Salvo prendono spunto per una propria riflessione politica.
I consiglieri Aiello e Cangialosi si chiedono come faccia l’Udc, che fino ad oggi ha fatto opposizione a questa giunta, e che a livello regionale e provinciale è in coalizione con il Pdl, a intraprendere un percorso di sostegno al sindaco Sciortino.
Risponde a queste critiche il consigliere dell’Udc Gino Di Stefano il quale rivendica un chiaro percorso politico del proprio partito. L’Udc, afferma Di Stefano, è fedele alle proprie idee e ai suoi valori;se la difesa di questi renderà necessario il fare opposizione al sindaco Sciortino così si continuerà a fare, se viceversa ci sarà una vicinanza di idee il partito collaborerà con l’amministrazione.
Molto accorato il conclusivo intervento del consigliere Lima, il quale evidenzia come il percorso, avviato dal Sindaco, di apertura alle forze moderate è una grande occasione per la città di Bagheria. E’ venuto il tempo di lavorare insieme per costruire e realizzare concreti obbiettivi per il nostro paese. La fase politica, conclude Lima, che si sta vivendo è stata da lui anticipata ed è un chiaro segnale di rivolta alle imposizioni verticistiche di qualche partito di centro destra.

La seduta si conclude con la convocazione della conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari nella giornata di lunedì prossimo. La futura seduta del consiglio comunale dovrà eleggere il suo nuovo Presidente.