La cronaca live del dibattito consiliare sulla sfiducia al sindaco

La cronaca live del dibattito consiliare sulla sfiducia al sindaco

Politica
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E' iniziata alle 9,30 la seduta consiliare che ha per oggetto la votazione della mozione di sfiducia nei confronti del sindaco sottoscritta da 21 consiglieri su 30.  

Sono 20 il minimo dei voti necessari per l'approvazione della mozione di sfiducia.

Al momento in aula sono presenti 20 dei consiglieri firmatari, tra quest'altimi risulta assente il solo Antonio Prestigiacomo.

A prendere la parola per primo è stato il consigliere Antonino Arena che ha letto il testo della mozione di sfiducia che sarà oggetto di votazione.

Al microfono è poi andato il sindaco Lo Meo, il quale sta spiegando le ragioni per cui, secondo lui, i consiglieri che hanno proposto la mozione di sfiducia dovrebbero desistere dal loro intento, per salvaguardare la continuità amministrativa degli organi democraticamente eletti.

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Vincenzo Lo Meo nel suo intervento sta sviscerando quello che, dal suo punto di vista, è stato fatto dall'amministrazione in quasi tre anni di mandato elettorale.

ore 11,00- Gli spalti dell'aula consiliare sono gremiti di persone. L'interesse dei cittadini è massimo. Alcuni più rumorosi contestano l'intervento del sindaco Lo Meo, costringendo il presidente del consiglio Caterina Vigilia a richiamare il pubblico all'ordine.

ore 11,15 - Prolisso l'intervento del sindaco Lo Meo che sta ripercorrendo l'escursus di questi ultimi tre anni di vita politica e amministrativa bagherese, dalla questione Coinres alle tematiche di bilancio, al recente scandalo del cimitiero, fino alle dinamiche interne ai partiti che avrebbero impedito la compiuta realizzazione del suo programma elettorale.

ore 11,45- Vincenzo Lo Meo conclude il suo intervento affermando che alla base della mozione di sfiducia non vi sono vere ragioni politiche, ma che la stessa è mossa da astio personale da parte dei firmatari nei confronti del primo cittadino, o da meri interessi o ambizioni personali degli stessi.

ore 12,15-Interviene l'assessore ai Beni Culturali Dora Favatella Lo Cascio, il suo discorso però è continuamente interrotto da una parte del pubblico presente in aula, ansiosa di addivenire ad un voto sulla mozione di sfiducia.

Seguiranno gli interventi degli assessori tecnici iscrtitti a parlare, quelli dei consiglieri che espliciteranno le loro intenzioni di voto, e infne si voterà la mozione vera e propria, che potrebbe sancire la decadenza del sindaco, della giunta e dell'organo consiliare.

ore 12,45- Dopo l'intervento di Maurizio Lo Galbo, è la volta del consigliere Gino Di Stefano. Si prevedono tempi abbastanza lunghi prima del voto sulla mozione, data la legittima aspettativa di ogni consigliere di dire la propria in un momento cruciale della vita politica bagherese.

0re 13.00  E' da poco iniziato l'intervento del capogruppo de L'Aquilone, Gino Di Stefano, che sin dall'inizio è un fiume in piena: 'Lei - che insinua sui consiglieri di opposizione, dice Di Stefano, proprio Lei ha due avvisi di garanzia',  e poi specifica 'per un chiosco e un suolo pubblico'.

Ma è la politica dei consulenti che Di Stefano prende di petto: ben sette incarichi a titolo oneroso sono stati conferiti da Lo Meo, violando anche il regolamento di contabilità.

Di Stefano continua enumerando la scarsa trasparenza nella gestione del personale, personalistica, così come tutta una serie di provvedimenti relativi all'uso di suolo pubblico.

Un'altra grave inadempienza rileva Di Stefano riguarda una delibera di giunta, presa con la presenza di un assessore che non aveva mai prestato giuramento; il riferimento è all'assessore Giammanco la cui nomina prima annunciata non fu mai formalizzata. 

A conclusione Di Stefano invita Lo Meo aliberare il campo per dare ai bagheresi la possibilità di eleggersi, in piena democrazia e libertà, nuovi rappresentanti che riterranno all'altezza per potere risolvere i problemi della città.

13.25  Interviene il capogruppo del PD Daniele Vella, che invita l'intero consiglio ad una riflessione: la sua ammnistrazione- dice Vella rivolto al sindaco- è arrivata al capolinea, ha esaurito la propria forza, il cambiamento che Lo Meo ha interpretato tre anni fa è venuta meno.

Molte dei presenti l'hanno pure votata, ma  Lei - aggiunge - queste istanze di cambiamento non è riuscito a tradurle nelle scelte quotidiane, per migliorare le condizioni di vita della città.

13.40 Pausa tecnica per salvare i file del computer che acquisice la registrazione

13.50 Vella riprende il proprio intervento e termina dicendo che il Partito Democratico voterà la sfiducia.

14.10 Inizia il proprio intervento il consigliere Rosario Giammanco

Rimprovera al sindaco di avere tradito il programma e le alleanze originarie: Lei dice piuttosto che essere il capitano di una squadra la partita l'ha voluta giocare da solo.

Lei ha agito fuori dalla legalità, e compiuto atti illegittimi, a meno di un mese dall'insediamento ha affidato lavori senza fare gare d'appalto: spregiudicato nella redazione dei bilanci, inserendo dati falsi per fare quadrare i conti, pubblicamente smentito anche dalla responsabile del settore.

Incurante dei bisogni dei concittadini,  la riduzione dei costi - da Lei tanto decantata - avveniva tagliando i servizi, e danneggiando i settori più deboli, privilegiando i ceti più ricchi.

L'intervento di Giammanco si esplica a tutto campo attaccando il sindaco su tutta una serie di questione quella del cimitero in particolare; comportamento particolarmente grave  nel momento in cui scarica tutte le responsabilità dui dipendenti.

0re 14.50 Con l'intervento di Michele D'Amato che annuncia che non voterà la sfiducia la seduta viene sospesa, per consentire la partecipazione al funerale di Giuseppe Sciortino.

 

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