Fantomas a Santa Flavia contro il raddoppio della Tares

Fantomas a Santa Flavia contro il raddoppio della Tares

Politica
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Non c'è una firma sul manifesti comparsi ieri sui muri di Santa Flavia e Porticello, che ironicamente, a nome dell'amministrazione, rivolgono ai propri cincittadini gli auguri di Buone Feste con il raddoppio della Tares, proposto dagli Uffici e portato dal sindaco Salvatore Sanfilippo  in consiglio, e che in assemblea è stato  approvato da soli cinque consiglieri della maggioranza.

La faccia di Totò a ricordarci l'eterno ...ed io pago..., ed in chiusura una perentoria richiesta al sindaco di dimissioni.

Vengono riportati i nomi dei responsabili, ma non si spiega perchè in consiglio ci siano state così tante assenze da portare cinque soli consiglieri su quindici ad approvare un provvedimento che ha conseguenze così importanti per la comunità.

Se andiamo a guardare però le notizie dei giornali di queste ultime settimane, vediamo come la Tares ( e cioè la nuova Tarsu) sia stata, e non solo  a Santa Flavia,  l'argomento di scontro politico fra i partiti.

Lo è stata a Palermo, a Bagheria ed in tanti altri comuni italiani: in realtà la legge oggi impone che il costo di alcuni servizi, e tra questi quello di raccolta e smaltimento rifiuti,  venga interamente coperto dalle entrate realizzate con il gettito dei cittadini; e questo ha provocato un pandemonio, ed effetti in parte controproducenti rispetto agli obiettivi, anche perchè in una situazione conomica degradata, è aumentato il numero di quanti, che, anche se non sono evasori, rinviano però il pagamento di alcune tasse e imposte per l'oggettiva e insuperabile difficoltà a farvi fronte.

Il risultato per gli enti locali è drammatico: Bagheria continua aballare sull'orlo del sissestoe del disastro, alcuni comuni del nostro territorio, Santa Flavia, e Casteldaccia tra questi si salvano a stento dai vincoli del patto di stabilità, altri come Altavilla, che gode di consistenti risorse derivanti dall'IMU sulle seconde case, respira un pò meglio.

A Santa Flavia in più la vicenda della Tares si intreccia con una difficoltà politica dell'amministrazione Sanfilippo, in conseguenza dell'abbandono della maggioranza uscita dalle urne un anno e mezzo fa, di ben tre consiglieri che avevano chiesto chiaramente  e in parte ottenuto, almeno sulla carta,  un azzeramento della giunta.

Questo  ricambio degli assessori tarda però ad arrivare provocando continue fibrillazioni nel quadro politico flavese.

altMa per tornare al manifesto, il sindaco Salvatore Sanfilippo, sottolineava come lo 'scherzo' sia andato troppo in là, anche perchè sopra la scritta comune di Santa Flavia campeggia lo stemma del comune, cosa discutibile e forse anche illegale.

Ed è per questo che il sindaco Sanfilippo, che ha intenzione di replicare agli autori del manifesto, nella giornata di oggi, stando a quanto riferitoci telefonicamente, valuterà assieme ai funzionari comunali 'l'opportunità di una formale denuncia nei confronti degli autori,  per l'uso non autorizzato dello stemma del comune'.

E poi, entrando nel merito della vicenda, aggiunge Sanfilippo, 'sono gli uffici che mettono a punto le proposte per coprire le spese del servizio di raccolta e smaltimento dei rifuti urbani; mi dicano loro, i consiglieri contrari o assenti,  dove vado a trovare i 2.300.000 euro necessari per l'espletamento del servizio'.

E quanto alle polemiche politiche e al rimpasto della giunta, si limita a dire, 'più avanti si vedrà'