Il voto delle primarie PD: c'è scollamento tra il partito e la sua base - di Giacomo Aiello

Il voto delle primarie PD: c'è scollamento tra il partito e la sua base - di Giacomo Aiello

Politica
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Il voto per Renzi, a Bagheria come in Italia, è un voto che va oltre le logiche del partito degli iscritti, ma anche di chi lo ha votato in passato.

E’ un voto che a Bagheria, con una partecipazione dell’’80% superiore alla volta scorsa e con un sostegno specifico a Renzi del 75%, va oltre il dato provinciale, regionale e nazionale: un voto da interpretare quale reazione di popolo alle condizioni di grave malessere sociale, e dunque quale manifestazione di un’esigenza di profondo cambiamento.

Il voto viene da chi ha votato il PD, da chi si era stancato di votarlo, ma anche da chi non lo ha mai votato e si colloca in uno scenario di città allo sbando, in attesa del responso dei commissari che indagano sul dissesto finanziario, con una prospettiva che, comunque vada, nell’immediato, non potrà che peggiorare la situazione.

Il voto si colloca nel contesto del dramma che vive la nostra comunità, con un’amministrazione che naviga a vista, come dimostrano le vicende del dietrofront sull’aumento delle aliquote IMU e del ripristino delle indennità, e alla quale si contrappone un Consiglio incartato in sterili beghe sulle competenze.

L’impressione che si ha è quella di un ignobile balletto, per tentare di coprire le responsabilità con una sfacciata cortina fumogena, che consenta alla casta di preservare la propria posizione.

Il risultato delle primarie impone un’inversione di tendenza rispetto a questo scenario, rappresentando l’urgenza di un cambiamento radicale, della necessità , da parte di chi si considera classe dirigente, di coerenti segni di discontinuità per sostenere, con generosità, un rapido ricambio, di persone oltre che di idee.

Ironia della sorte, il voto ha dimostrato, ancora una volta, lo scollamento tra il partito e la sua potenziale base: qualche settimana fa, forse anche per qualche ambiguità del fronte renziano, gli iscritti hanno scelto come segretario di circolo il candidato cuperliano.

Ora quel candidato, visto il dato elettorale, si dimostra essere in dissonanza rispetto al comune sentire del popolo del nuovo PD, e dunque anche a lui è data la responsabilità di trarre le dovute conseguenze dal voto, di provare a ricostruire una nuova sintonia, dando una svolta alla direzione del partito.

A tutti, non solo al segretario locale, è data l’assunzione di una grande responsabilità: il dovere di armonizzare i propri comportamenti col comune sentire, evitando di favorire l’atteggiamento distruttivo del duo Berlusconi-Grillo, che non apre a prospettive di pacificazione sociale, di crescita culturale ed economica.

Non servono strappi né rotture, né serve imbarcare qualche timoniere alla Schettino, che può far naufragare sogni e speranze e compromettere una possibilità di cambiamento, che è finalmente a portata di mano e può consolidarsi col tesseramento 2014 e col congresso regionale.

La spinta del cambiamento, per diventare paradigma, avrà bisogno oggi più di ieri del sostegno forte di chi ci ha creduto, dell’assunzione coerente di responsabilità di chi si è battuto per quelle idee, dell’impegno umile e convinto di quanti ancora una volta hanno continuato a sperare, di donne e uomini che con coerenza e perseveranza interpretano ogni giorno una politica di servizio e responsabilità.

Giacomo Aiello, componente del Coordinamento Big Bang a Bagheria