Pur conoscendo la tradizionale idiosincrasia dei nostri politici a rispondere per iscritto quando vengono chiamati in causa ("verba volant, scripta manent" si diceva un tempo) noi un tentativo lo facciamo:
Naturalmente torneremo sull'argomento difensore civico, e stavolta, credeteci, risponderanno.
Speriamo pertanto, per tornare in argomento, che l'assessore Mineo, peraltro esperto della materia, una qualche risposta, alla domanda che stiamo per fare, ce la dia.
Leggiamo sul Giornale di Sicilia di oggi domenica 25 maggio in una nota firmata da Pino Grasso, che il Comune di Bagheria ha contestato con un ricorso di legge affidato all'avvocato Stagno D'Alcontres, la legittimità di una fattura dell'importo di 2.095.000 inviata al Comune dal Coinres, quale costo per trasporto a discarica dei rifiuti, se non ricordiamo male per l'anno 2006.
Comportamento legittimo ed ineccepibile.
La domanda è questa: se e quando il Comune dovesse vincere questo contenzioso, che cosa accadrà? molto semplice: il Consorzio che non riceverà questa somma che comunque è dovuta all'AMIA, ripetiamo, per i costi di conferimento a discarica, andrà a iscrivere questa somma comunque come partita debitoria o deficit di bilancio.
Chi pagherà allora il conto?
Questo è sin troppo ovvio: visto il recente decreto del Presidente della Regione che riduce a dieci gli ATO rifiuti in Sicilia, ma che lascia i debiti in testa ai comuni, il debito dovrà essere ripianato dai comuni che fanno parte dei consorzi; nel nostro caso Coinres ATO Palermo 4, di cui Bagheria fa parte.
Quindi Bagheria dovrà comunque pagare il 30% dei debiti che avrà cumulato il Consorzio: cioè la fattura di 2.000.000 di Euro, di diritto o di rovescio, dovremo pagarla: o abbiamo capito male?