Si insedia a Casteldaccia il nuovo consiglio comunale: una riflessione sul voto di M. Luisa Florio

Si insedia a Casteldaccia il nuovo consiglio comunale: una riflessione sul voto di M. Luisa Florio

Politica
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A poche settimane dal voto a Casteldaccia, per il rinnovo di Sindaco e Consiglio comunale, è possibile fare un primo bilancio: c’è un nuovo primo cittadino, Fabio Spatafora, e un nuovo consiglio comunale che si insedia proprio oggi alle ore 18,00.

Sono stati anche resi pubblici i nomi degli assessori che, per par condicio, sono: due new entry riconducibili al nuovo primo cittadino, Giuseppe Canale e Angela La Spisa e gli altri due riconferme della giunta Di Giacinto: l'inossidabile Vincenzo Accurso (che si è occupato di Cultura e Pubblica Istruzione) e Sebastiano Di Giacinto che ha avuto in passato delega per l’Urbanistica (I lavori Pubblici sono stati curati dall’ex vicesindaco Maria Pia Di Salvo adesso tra i rieletti con Spatafora).

Quattro liste sostenevano il candidato Giuseppe Montesanto e di queste, la lista Svolta di Sinistra ha ottenuto171 voti validi, pari al 2,5 % dei votanti. Delle quattro, è stata l’unica a non avere avuto rappresentanza in consiglio comunale in quanto non ha raggiunto il quorum previsto dalla legge.

Malgrado ci si aspettasse di più, quello ottenuto è comunque un buon risultato se messo in relazione al risultato del locale Movimento 5 stelle e del PD.

Il primo, infatti, ha ricevuto 380 voti di lista pur avendo dietro un leader nazionale e vari riferimenti regionali (il consigliere cinque stelle Davide Aiello è stato eletto con 63 preferenze), il secondo, invece, 461 voti di lista, di cui 227 preferenze date al consigliere Pietro Speciale che non ha certo una lunga tradizione all’interno del partito.

Ai restanti 19 candidati consiglieri, sono rimasti da suddividere circa 250 preferenze, che per il partito nazionale, erede di Botteghe oscure, sono piuttosto poche: quasi l’equivalente, nei numeri, del risultato di Svolta di Sinistra

Non mi soffermo più di tanto sul risultato elettorale: le liste di Spatafora hanno ottenuto 428 voti in più rispetto al proprio candidato sindaco (4332 su 3904) così come le liste di Montesanto, 280 voti in più rispetto al loro, per cui le varie tesi complottiste contro Montesanto lasciano il tempo che trovano.

Sicuramente lo schieramento di Spatafora ha potuto godere di una posizione privilegiata in quanto ha potuto contare su una amministrazione uscente già in campagna elettorale da qualche anno e in rappresentanza di gruppi di potere ben definiti.

Per quanto ci riguarda, purtroppo, il poco tempo a disposizione (la lista Svolta di Sinistra è stata formata a ridosso dalla scadenza dei termini) e l’inesperienza, hanno determinato l’esito che conosciamo, con un risultato che ci attesta alle percentuali di Rivoluzione Civile alle scorse elezioni di novembre, del cui leader, Antonio Ingroia, ospite a Casteldaccia nei mesi scorsi, abbiamo ricevuto sostegno e incoraggiamento.

Un’opposizione ha, però, necessità di tempi lunghi per formarsi ed essere davvero rappresentativa, sarà quindi necessario seguire con interesse costante le vicende della nuova compagine consiliare sperando che la nuova amministrazione saprà essere rappresentativa di tutte le classi sociali e dei bisogni dell’intera cittadinanza nella sua diversità, per una politica equa nel segno della legalità.

Vogliamo sperare anche che questa esigenza di maggiore vivibilità del territorio e di giustizia sociale che, con il nostro, seppur piccolo, contributo, abbiamo voluto far emergere, sia accolta dal primo cittadino e posta all’attenzione nella sua priorità.

Nel frattempo, ci auguriamo anche che, in vista del congresso di ottobre, i vertici della locale sezione PD, facciano una lettura attenta e onesta del magro risultato elettorale, aprendosi a nuove forze ed energie presenti nel territorio, in grado di portare un rinnovamento reale e concreto di cui si sente, da tempo, la necessità.

Maria Luisa Florio