Politica

L’Associazione “Prospettiva Futura” esprime profondo rammarico per la chiusura della Civica Galleria di Arte Moderna e Contemporanea “Renato Guttuso”.

Il territorio di Bagheria e del comprensorio ospita risorse culturali e naturali alcune delle quali costituiscono valori unici e inestimabili, come il complesso delle ville tardo barocche. Una di queste costituisce il complesso monumentale di “Villa Cattolica” che a partire dal 1973 ospita la donazione "Renato Guttuso"

Un percorso di circa cinquanta sale presenta una panoramica di opere sulla vita e la carriera del maestro, assieme ad opere di altri artisti quali, Quattrociocchi, Tomaselli, Mafai, Scarpitta, Sanfilippo, Accardi, Perez. Cagli, Mario Schifano, Silvestre Cuffaro, Pina Calí, Giuseppe Pellitteri e tantissimi altri che hanno arricchito la collezione artistica del Museo.

Non vi è dubbio che il Museo ospita un consistente spaccato dell’intera arte pittorica del 900.

Tra il 2008 e il 2009, il Museo è stato ampliato con la collocazione di altre cinque sezioni tematiche quali, la pittura del carretto siciliano con la grande tradizione che parte con Murdolo e si concretizza con i Ducato; la fotografia con fotografi del calibro di Ferdinando Scianna, Mimmo Pintacuda, Giuseppe Tornatore; le bozze e i disegni preparatori alle opere finali del maestro e di altri, il libro d’artista e la cartellonistica cinematografica, questa ultima grazie alla donazione della famiglia Lo Medico.

La sezione sul manifesto cinematografico è fra le più ricche d’Italia con oltre 600 manifesti.

Nel giardino della Villa, dal 1990 sono conservate le spoglie del celebre artista Renato Guttuso, all'interno di un’arca monumentale realizzata dallo scultore Giacomo Manzù.

Il Museo inoltre ospita l’unica scultura realizzata da Guttuso, in collaborazione con Mario Schifano e Marino Mazzacurati.

L'attività culturale del Museo Guttuso, lungo un percorso che si è andato svolgendo negli anni per passaggi graduali, ha favorito studi, convegni, esposizioni ed eventi di portata nazionale e internazionale, tra cui “L’Ombra degli Dei” (1998) con artisti del calibro di Igor Mitoraj, mostra personale di “Salvatore Scarpitta”(1999), “Quelli di Bagheria” (2002) grande mostra fotografica del fotoreporter Ferdinando Scianna (primo europeo a collaborare con la Magnum di New York); nel 2003 la mostra di Guttuso “Dal fronte nuovo delle arti all’autobiografia” con opere dal 1946/1966 provenienti da tutta Europa; nel 2007 mostra Guttuso “La potenza dell’immagine” con opere dal 1967/1987 e tantissimi altri.

Però, nonostante l’importanza del complesso monumentale, il 24 novembre scorso il Sindaco di Bagheria Patrizio Cinque, dispone la chiusura del Museo Civico “Renato Guttuso”.

Noi di Prospettiva Futura, ci rendiamo perfettamente conto delle disposizioni di cui all’art. 243 del D.Lvo 267/200 alle quali l’attuale amministrazione ha dovuto soggiacere, ma non si riesce a capire il motivo per cui non si è neppure tentata una soluzione alternativa alla chiusura.

La chiusura del Museo Guttuso non fa onore alla travagliata storia che ne ha consentito la travagliata creazione.

Mettendo per altro a rischio gli importanti progetti in corso, come per esempio gli “Itinerari Guttusiani”, finanziati dal Pofers, che potrebbero garantire al Museo Guttuso, e quindi a Bagheria, un'importante flusso turistico culturale.

Tutto ciò può comportare anche lo spauracchio della perdita di alcuni progetti che erano in itinere e l’impossibilità di reperire risorse finanziarie alle quali attingere.
Capitolo triste per la storia e l’arte e soprattutto per chiunque ama la cultura e la tradizione della propria città, infatti il Museo Guttuso era un luogo di cultura e arte per antonomasia.

Come Associazione socio-culturale, non possiamo che esprimere il nostro totale rammarico verso la chiusura della Civica Galleria.

L’Amministrazione adesso promette la riapertura e noi di Prospettiva Futura ce lo auguriamo di vero cuore, però al contempo temiamo che nelle more, gli artisti e/o gli eredi che esponevano all’interno del museo, possano portare altrove le loro opere con in capo la collezione più prestigiosa del maestro Renato Guttuso, quindi quand’anche il museo verrà riaperto, come promette oggi l’amministrazione, se verrà privato delle sue opere che cosa esporrà?

A nostro avviso sarebbe stato più opportuno aprire un tavolo di confronto con artisti e operatori del settore, pronti ancora oggi a dare un contributo per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del Museo.

25/11/2014

 

Lo ha ribadito con grande forza il sindaco durante l'assemblea svoltasi mercoledì sera nell'aula consiliare sui problemi dei dipendeti comunali: "Guttuso e Bagheria - ha precisato- sono un binomio iinscindibile, e chiunque pensi di speculare su un provvedimento che limita parzialmente al pubblico la visita alle opere del grande maestro, anche in vista di lavori di ristrutturazione che riguarderanno l'intero complesso momumentale di villa Cattolica, ha sbagliato i propri calcoli."

Inoltre aggiunge Patrizio Cinque in un comunicato diffuso dall'Ufficio Stampa del comune di Bagheria 

“Le motivazioni dell'ordinanza di chiusura sono chiare e le ribadisco: rivedere la gestione che deve costitutire un’economia positiva per l’Ente e non una perdita, dunque riuscire a coprire il costo del servizio a domanda individuale almeno del 36% , e portare avanti i previsti lavori di ristrutturazione, per donare alla città un museo nuovo, all’avanguardia, degno di potersi chiamare tale e in grado di attrarre centinaia di turisti con un’adeguata campagna informativa e non lo sparuto numero di visitatori che fin qui lo hanno visitato”.

Nessun’opera lascerà Bagheria, rispettiamo la volontà del maestro Renato Guttuso che le donò con una formalizzazione scritta nero su bianco e sottoscritta. Sono opere che sono custodite nel museo continueranno ad essere custodite con cura, anzi on maggior cura” -  ha concluso   il sindaco -“stiamo infatti prevedendo di utilizzare dei lavoratori Asu che non solo saranno a supporto della custodia del museo ma ne garantiranno la fruizione, pertanto il museo riaprirà dal punto di vista della fruibilità nell’immediato”.

Nelle more di questa gestione mediante i lavoratori ASU (che non pesano sulla spesa comunale) che garantiranno custodia e fruizione l’amministrazione valuterà nuove forme di gestione coinvolgendo prima la città mediante un’assemblea pubblica per sentire cosa ne pensa sul tema.

Giovedì 27 a Bagheria si terrà un importante manifestazione studentesca sulla riforma della scuola dal titolo “la Scuola non è competizione ma confronto”.

Ed è proprio dal titolo che voglio partire. Ritengo che mettere in competizione i docenti tra loro, attraverso un sistema di valutazione tutto da inventare, significa alimentare le divisioni interne piuttosto che promuovere il concetto di scuola intesa come comunità, tutto a discapito dei percorsi didattici degli studenti.

Non si può parlare di Scuola pubblica aprendo indiscriminatamente ai privati, sostenendo che "Le risorse pubbliche non saranno mai sufficienti a colmare le esigenze di investimenti nella nostra Scuola”. Se è vero che in alcuni ambiti occorre riavvicinare il mondo del lavoro, dell'impresa, dell'industria alla Scuola, soprattutto a quella professionale e all'Università, anche mediante l'attivazione di partenariati pubblico-privati, d'altra parte ritengo pericoloso generalizzare e non circoscrivere chiaramente i campi d'azione entro cui Istituzione pubblica e Organismi privati potranno collaborare. Non si può parlare di un rilancio della Scuola pubblica senza che la riforma preveda degli stanziamenti economici adeguati, delle norme specifiche sulla disabilità, dei criteri sul come distribuire i fondi dedicati all’Edilizia Scolastica. Non si può parlare di Scuola pubblica puntando sui “Social Impact Bond” ovvero le obbligazioni ad impatto sociale, che puntano a creare rendita finanziaria persino sulla Scuola.

Occorre che la riforma corregga il tiro, puntando a promuovere con maggiore chiarezza ed efficacia la Scuola pubblica, per questo sosterrò a gran voce la manifestazione degli studenti delle scuole superiori bagheresi e asprensi.

Senza Scuola non c’è futuro.

Giovanni Giordano PD Bagheris

Si è tenuta ieri la riunione del comitato dei sindaci del distretto 39 durante la quale il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, ha proposto ed ottenuto l’azzeramento della retribuzione per l’ufficio Piano del Comune di Bagheria.

I dipendenti comunali delle Politiche sociali del Comune di Bagheria coinvolti nell’attività dell’ufficio Piano non percepiranno dunque indennità specifiche per il lavoro svolto nell’ambito del PdZ (Piano di zona) del distretto formato dai cinque comuni: Altavilla Milicia, Bagheria, Casteldaccia, Ficarazzi, Santa Flavia.

Si tratta di circa 23 mila euro per tre anni, pari a 69 mila euro, che, invece di essere percepiti dal personale adibito all’ufficio, saranno riutilizzati per i servizi rivolti all’utenza delle politiche sociali del piano di zona, e nello specifico per i servizi rivolti a minori, disabili e anziani.

Abbiamo mantenuto un’altra promessa fatta in campagna elettorale e al contempo risposto ad una richiesta dal basso proveniente da parrocchie e associazioni che lavorano nelle politiche sociali” dice il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque, presidente del comitato dei sindaci.

Tra le altre decisioni prese: si è proceduto alla modifica del regolamento relativo all’elezioni dei rappresentanti delle organizzazioni del Terzo settore in seno al gruppo Piano del distretto socio-sanitario 39.

Si sono accolte le richieste provenienti dalle associazioni e si è disposto che le realtà coinvolte debbano essere soggetti che hanno esclusiva pertinenza con le politiche sociali e che nell’ultimo anno abbiano svolto attività con le categorie cui i servizi sociali sono rivolti.

A breve il gruppo piano dei 5 comuni del distretto si riunirà per mettere in pratica l’indirizzo politico e ridefinire il regolamento per l’elezione dei rappresentanti.

Tra gli altri argomenti trattati anche una futura intesa con l’Uepe. Ne da notizia l’assessore alle Politiche sociali Maria Puleo. L’ufficio per l’esecuzione penale esterna avrà uno sportello anche a Bagheria, presso palazzo Busetta sede dell’assessorato alle Politiche sociali, in via Federico II.

Lo sportello territoriale per tutto il distretto favorirà i rapporti tra l’UEPE e la specifica utenza, vale a dire: condannati che scontano la pena in maniera alternativa rispetto alla detenzione e imputati con la messa in prova, che presteranno la loro attività gratuitamente al servizio della Comunità. Di questa intesa, con successivo comunicato, verranno fornite maggiori informazioni.

Fonte Ufficio stampa del comune di Bagheria

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