Politica

In queste ore di comunicati stampa e prese di posizione anche da parte di chi ha provocato il dissesto in questo comune, senza nemmeno chiedere scusa non solo ai cittadini che ne pagano e ne pagheranno le conseguenze per 5 anni con le tasse locali ai massimi, ma agli stessi contrattisti vittime non di un destino cinico e baro, ma di politiche dissennate da parte di amministratori inefficienti ed inefficaci appoggiati da partiti che adesso si stracciano le vesti, noi dell'associazione Net Left abbiamo l'ambizione di voler fare chiarezza.

Iniziamo intanto nel dare solidarietà ai contrattisti, 32 famiglie senza stipendio sono un ulteriore dramma che si aggiunge alla crisi fortissima che sta colpendo la città, la Sicilia e il sud grazie a politiche regionali e nazionali, istituzioni guidate dal PD, dal Nuovo Centrodestra (l'Italia) e dall'UDC e che noi, pur essendo un'associazione di chiaro orientamento di sinistra , non possiamo che definire quantomeno deficitarie dal punto di vista economico, del lavoro e fiscale.

Oltre alla solidarietà però vogliamo ricordare che siamo un ente in dissesto e siamo sottoposti a dei vincoli notevoli previsti dagli articoli 244 e seguenti del Testo Unico Enti Locali ed in quanto ente dissestato siamo sottoposti al controllo del ministero dell'interno e per suo tramite dal prefetto che ha minacciato di denunciare il sindaco alla procura della Corte dei Conti e alla procura della Repubblica in caso avesse portato avanti la delibera di proroga dei contrattisti. Vogliamo ricordare gli effetti del dissesto (art 251 e 255 del T.U.E.L.):

- Tasse e imposte comunali, tranne quella riguardante sui rifiuti, al massimo per cinque anni per ripagare il mutuo che servirà a coprire i debiti del Comune;

- le imposte e tasse locali di istituzione successiva alla deliberazione del dissesto saranno direttamente portate ai massimi per cinque anni;

- Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani (TA.RI), deve essere applicata in maniera tale da assicurare complessivamente la copertura integrale dei costi di gestione del servizio;

- L'organo straordinario di liquidazione (i tre commissari nominati dal ministero dell'interno)provvede a riscuotere i ruoli pregressi emessi dall'ente e non ancora riscossi, totalmente o parzialmente, nonchè all'accertamento delle entrate tributarie per le quali l'ente ha omesso la predisposizione dei ruoli o del titolo di entrata previsto per legge;

- l'organo straordinario di liquidazione procede alla rilevazione dei beni patrimoniali disponibili non indispensabili per i fini dell'ente, a meno che non si acceda ad un ulteriore mutuo, avviando, nel contempo, le procedure per l'alienazione di tali beni. Quindi corriamo il rischio di vedere venduti anche delle ville e dei palazzi ;

- Per la riduzione delle spese correnti l'ente locale riorganizza con criteri di efficienza tutti i servizi, rivedendo le dotazioni finanziarie ed eliminando, o quanto meno riducendo ogni previsione di spesa che non abbia per fine l'esercizio di servizi pubblici indispensabili;

Unica speranza per i contrattisti è la rideterminazione della pianta organica che deve essere approvata dall'ente locale, rideterminata rispetto al rapporto di 1/133 ed in questo Bagheria rientra, ma ugualmente ai fini della riduzione delle spese, ridetermina la dotazione organica dichiarando eccedente il personale comunque in servizio in sovrannumero rispetto ai rapporti medi dipendenti-popolazione di cui sopra, fermo restando l'obbligo di accertare le compatibilità di bilancio.

Fatta chiarezza su cosa ci aspetterà per i prossimi cinque anni in cui Bagheria non potrà investire somme se non ha delle entrate, ad esempio da progetti europei, a meno che non siano somme investite in conto capitale, chiediamo all'amministrazione che faccia chiarezza sulla questione contrattisti, è giusto che la città sappia, se qualcuno ha sbagliato è giusto che chieda scusa, lo chiediamo anche perchè se ne sono sentite di tutti i colori, dai documenti sbagliati ai documenti presentati in ritardo, dal fatto che il rinnovo dei contrattisti per qualche motivo veniva visto come nuovo contratto e non era possibile in quanto in dissesto ad altre più o meno veritiere ricostruzioni che hanno per vittima solo la verità e le 32 famiglie che disperate hanno occupato il consiglio comunale e che sono state fomentate da chi il dissesto lo ha provocato.

A noi non basta la proroga, di cui siamo molto felici, per la professionalità delle persone e perchè si è evitato un dramma, vogliamo la verità 

Un miracolo l'avevamo quasi definito,e tale è stato: quando sembrava che la voragine della disoccupazione si aprisse per i 32 contrattisti bagheresi una alzata d'ingegno ha consentito una ulteriore proroga sino al 31 dicembre: a circa 18 ore settimanali, ma sempre proroga, e cos aancora più importante non c'è inetrruzione nel rapporto di lavoro. Ci hannno creduto sino alla fine, hanno lottato con tutti i mezzia disposizione ed alla fine ce l'hanno fatta.

Stanche ma soddisfatti, dopo che da Palermo è arrivata la conferma alla notizia che con una riduzione delle ore si sarebbe potuto aggirarae il vicolo di spesa, e così è stato. All'incontro con il prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo,  hanno partecipato il sindaco, Patrizio Cinque, l’assessore alle Risorse Umane Maria Laura Maggiore, il segretario generale Eugenio Alessi, e una fitta rappresentanza di lavoratori contrattisti del Comune di Bagheria. Presenti anche i rappresentanti sindacali che hanno alla fine sottoscritto 'accordo. 

Al termine della riunione l’amministrazione comunale ha proposto un accordo ai lavoratori al fine di prorogare il contratto senza gravare sulle casse comunali. La proroga verrà concessa con una riduzione dell'orario, che tutto sommato dovrebbe attestarsi intorno alle  18 ore.

Siamo felici di aver trovato una soluzione a questo problema che negli ultimi giorni ha angosciato la vita dei lavoratori e della amministrazione che non si è arresa fino alla fine – dichiara Cinque – Ho anche proposto di pagare una parte della proroga con le somme della mia indennità accantonate in questi cinque mesi. Sono felice del risultato per l’amministrazione ma soprattutto per i contrattisti che adesso potranno sperare insieme agli altri contrattisti siciliani per una proroga annuale. Nel frattempo noi siamo andati oltre. Con una delibera abbiamo previsto nel prossimo triennio la stabilizzazione per i contrattisti.

Dunque grazie ad una riduzione della spesa riducendo le ore sarà possibile procedere alla proroga, il tutto verrà formalizzato nelle prossime ore.

Ufficio Stampa Comune di Bagheria


La Sezione cittadina di Sinistra Ecologia Libertà apprende con rammarico la notizia relativa alla revoca operata dall’Amministrazione comunale di Bagheria della delibera di Giunta n.57 dello scorso lunedì, grazie alla quale si prorogavano al prossimo 31 dicembre i contratti dei 32 dipendenti comunali precari.

In forza di tale revoca, da lunedì 1 dicembre il Comune interromperà, di fatto, i rapporti di lavoro con i 32 dipendenti, tutti di categoria C e D, la maggior parte dei quali ricoprono incarichi e funzioni di importanza strategica per l’attività amministrativa dell’Ente comunale; tale revoca, altresì, precluderà loro la possibilità di godere del rinnovo contrattuale di 12 mesi (anno 2015) che è attualmente in discussione alla Camera dei Deputati.

SEL Bagheria - affiancando in queste ore i lavoratori riuniti in assemblea permanente presso l’Aula consiliare – contesta al Sindaco, alla Giunta comunale e al Segretario generale l’assenza di trasparenza in tale provvedimento e la mancanza di qualsiasi forma di dialogo con i lavoratori, con le forze sindacali che li rappresentano, con le forze politiche delle opposizioni (presenti in Consiglio e non), con la Cittadinanza tutta.

Infatti, alla comunicazione verbale di Sindaco e Segretario generale del pomeriggio di ieri, non è seguito nessun altro formale atto determinativo che deliberi tale revoca e ne definisca le motivazioni. La Presidente del Consiglio comunale ha nettamente rifiutato la richiesta dei Consiglieri di opposizione di convocare un Consiglio straordinario sulla vicenda. Stamane, la stessa Presidente si è presentata in Aula dichiarando di trovarsi nell’impossibilità di mettersi in contatto con Sindaco, Assessori e Segretario generale.

Queste le uniche parole dalla presidente pubblicamente proferite. Unico atto di solidarietà ai dipendenti è provenuto dal Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti e da due Consiglieri di maggioranza.

Non una parola dal Sindaco, Patrizio Cinque, non una dall’Assessore alle Risorse Umane, Maria Laura Maggiore.

Notizia alcuna giunge anche dal Segretario generale, artefice della revoca della delibera, il quale si è limitato a giustificare solo verbalmente il provvedimento, adducendo quale motivazione il rischio di un’azione della Corte dei Conti nei confronti del Comune per reati di abuso d’ufficio e di danno erariale legati alla proroga dei contratti al 31 dicembre. Azione comunicatagli telefonicamente, non si sa bene da chi e con quali fondamenti normativi. Ma nulla di scritto, nulla di ufficiale. I 32 dipendenti precari, ad oggi, non sanno ancora se domani dovranno presentarsi al lavoro o rimanere a casa.

Maggiore gravità assume la vicenda in considerazione del fatto che molti di essi - avvocati, architetti, geometri: rientrano nei 32 contrattisti i tre tecnici che compongono il SITR e che sono gli unici in Provincia ad essere formati per occupare tali incarichi) seguono personalmente in questi giorni una serie di provvedimenti importantissimi (progetti sulla dismissione dell’amianto, procedure sulla definizione dei massimali degli espropri, direzione lavori, cause legali per milioni di euro ecc.) la cui interruzione comporterà il decadimento procedurale e quindi ingenti ammanchi erariali per il Comune.

Nel corso dell’Assemblea permanente in Aula consiliare, si apprende che non tutti gli Assessori fossero disposti a firmare la revoca: sintomo di una disgregazione interna all’Amministrazione, di un’assenza d’intenti comuni, di un’approssimazione politica ormai palesata su più fronti.
In virtù di ciò, SEL Bagheria chiede le dimissioni immediate del Segretario generale Eugenio Alessi e invita l’Assessore alle Risorse Umane Maria Laura Maggiore a fornire i dovuti chiarimenti.


Sinistra Ecologia Libertà - Bagheria
 

 

Si preparano a trascorrere la notte nei locali comunali, i 32 contrattisti che da lunedi non avranno più un rapporto di lavoro con il comune di Bagheria. Alla rabbia e alla esasperazione dei primi minuti seguiti alla notizia della revoca della proroga del loro contratto, sta seguendo una momento di riflessione assieme  ai consiglieri dei partiti di opposizione: al comune c'erano già Maurizio Lo Galbo e Carmelo Gargano di Forza Italia, Orazio Amenta e Mimmo Di Stefano del PD, Biagio D'Agati di Sarà Migliore, Filippo Tripoli dell'U.D.C., Gino Di Stefano, già candidato sindaco, oltre a rappresentanti di varie sigle sindacali e della RSU.

Filippo Tripoli ha proposto una autoconvocazione per domattino di un consiglio comunale; si consultano intanto avvocati, politici regionali e nazionali, si cerca di trovare in extremis qualcosa che possa salvare il lavoro di 32 persone.

ll PD bagherese, per bocca del segretario Orazio Amenta,  esprime piena solidarietà ai 32 contrattisti del comune di Bagheria che non hanno ottenuto la proroga del loro contratto di lavoro. Si esprime rammarico per l'approssimazione dimostrata dall'amministrazione nella gestione della vicenda, e chiede le dimissioni immediate del segretario comunale per le incongruenze e le incoerenze degli atti amministrativi che sono stati posti in essere sul personale tutto e in particolare sulla proroga dei contrattisti. Il PD - conclude Amenta- è impegnatoo a sostenere in tutte le sedi istituzionali la causa per la salvaguardia dei 32 posti di lavoro.

Maurizio Lo Galbo e Carmelo Gargano, consiglieri di Forza Italia: "Apprendiamo con stupore un ennesimo cambiamento di posizione, rispetto la delibera dei contrattisti, siamo sconcertati di come questa Amministrazione non abbia le idee chiare su nulla, neanche a decisioni prese. (Vedi : Museo Guttuso, assistenza igienico-personale, scuola Puglisi, c.so Umberto, Assessori, finanziamenti per Aspra, mercato solidale, tari, gestione rifiuti, gestione personale, situazione cimitero, chiusura asilo nido, giudice di pace, Piano regolatore generale non pervenuto).
L'inadeguatezza di questo sindaco e della sua giunta sono palesi a tutti.
Facciamo un appello al Sindaco Patrizio Cinque, non basta la buona volontà per governare, in questo momento storico, ci vuole competenza e credibilità, ci aspettiamo un atto di generosità nei confronti della città e dei cittadini, si dimetta subito se veramente ama questa città".

Ed ancora Daniele Vella del Direttivo regionale del PD che scrive in una sua dichiarazione:

La decisione assunta dalla giunta comunale di revocare la proroga del rapporto di lavoro con i 32 contrattisti è inaccettabile.
Mandare a casa 32 lavoratori ( che tral'altro reggono uffici cardine del nostro ente locale)è un prezzo pesantissimo, è un atto che non si può condividere.
L'Amministrazione Comunale ed il Sindaco in questa questione hanno agito in maniera assurda. Non si può prima firmare una proroga illudendo le persone e poi revocarla a meno di 48 ore dalla scadenza del contratto.

Tutti coloro che si sono candidati conoscevano per tempo le condizioni finanziarie del Comune di Bagheria, anzi c'è chi come il M5S e parte del centrodestra ha tifato per il dissesto indicandolo come una soluzione per i problemi di questa Città.
Oggi si sta rivelando in tutta la sua drammaticità l'irresponsabilità di quella posizione politica condivisa oserei dire trasversalmente.
Sin da subito si doveva affrontare la questione proroga agganciando rapporti solidi con le Istituzioni Regionali e Nazionali, rapporti che invece già dalla campagna elettorale, condotta con un tono acceso e oltremodo sopra le righe sono stati logorati.

Infine la revoca di queste ore, revoca che viene fuori all'ultimo momento e mette certamente in difficoltà percorsi di recupero delle posizioni di questi lavoratori ; revoca che interrompe la continuità lavorativa e pregiudica o rende comunque difficoltoso un possibile rientro nell'organico comunale dei contrattisti ; revoca che dà poco tempo anche per interlocuzioni Istituzionali.
La giunta, il Sindaco e l'Amministrazione tutta avrebbero dovuto assumere su di se la responsabilità della decisione e lavorare in sinergia con ogni partito e movimento per trovare una soluzione.

Credo che tutte le forze politiche oggi si debbano attivare per fare in modo che il dissesto del Comune di Bagheria non gravi sui cittadini e sui lavoratori, viceversa c'è chi dovrà trarne le conseguenze politiche.

Daniele Vella,direzione regionale Partito Democratico
 

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