Politica

Come era ampiamente prevedibile è arrivata una articolata e pesante nota di replica da parte di Maurizio Lo Galbo, nei confronti delle affermazioni del sindaco che aveva, come si suol dire, preso cappello, per l'iniziativa assunta dal consigliere e vicepresidente del consiglio, ma anche Presidente dell'Anci Sicilia giovani, di incontrare i vertici della Prefettura per prospettare alcune problematiche, contrattisti e situazione dei disabili nelle scuole. Il sindaco accusato Lo Galbo di avere esorbitato dal suo ruolo.

Questo il testo della nota.

È disarmante che un primo cittadino, anziché pensare a come risolvere i mille problemi che la nostra città sta attraversando, si preoccupi di un consigliere che cerca di aiutare la comunità con proprie risorse.
Il Sindaco Cinque, purtroppo, tende a stravolgere i fatti a proprio vantaggio, come già ha dimostrato in altre occasioni e ciò è diventata una sua abitudine.

Intanto bisogna chiarire al Sindaco che l’incontro tenuto con la Dott.ssa La Iacona e il Vice- Prefetto Franchina è stato richiesto dal sottoscritto non solo al fine di discutere sulla questione dei contrattisti, quanto su tutti quei temi caldi che in queste settimane hanno interessato il Comune di Bagheria, come lo scandalo del servizio di assistenza igienico-personale ai disabili e il gravissimo mancato avvio del servizio di riscaldamento nelle scuole.

Ebbene, in merito alla problematica dei dipendenti precari, mi è stato riferito che, per ottenere la vigenza della normativa, occorre aspettare che il provvedimento di proroga votato in Assemblea Regionale Siciliana sia pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.

Vorrei, quindi, sapere dal Sindaco cosa esattamente è stato da me dichiarato, che non fosse corrispondente al vero.

Mi preme, all’uopo, sottolineare al primo cittadino che l’incontro in Prefettura mi è stato fissato nella qualità di Presidente Anci Sicilia Giovani, perché preoccupato delle possibili conseguenze negative che il comportamento dell’amministrazione bagherese potesse avere su altri Comuni siciliani.

Infatti il Sindaco Cinque aveva specificato che la questione bagherese era stata attenzionata da altri Comuni, i quali, a suo dire, avrebbero conformato il proprio atteggiamento nei confronti dei relativi contrattisti, sulla base della decisione di prorogare o meno che avrebbe sposato il nostro Comune.

Indubbiamente, da Presidente Anci, mi sono sentito costretto ad intervenire, al fine di verificare personalmente la correttezza della posizione tenuta dall’Amministrazione Cinque e dai suoi possibili seguaci.

Non cerco nessun riconoscimento e tanto meno non voglio esautorare il ruolo del Sindaco, che tutt’al più si esautora da solo, con la sua condotta politicamente inadeguata.
Quello che ho inteso fare è stato svolgere al meglio il mio incarico di Presidente Anci, senza nulla togliere al mio ruolo di vice presidente del Consiglio che, proprio a garanzia di chi mi ha eletto, mi impone di controllare e vigilare sull’operato dell’Amministrazione.

A tal fine, non posso tollerare che si metta in dubbio il fondamento del mio reale interesse, circa le sorti di chi sta attraversando questi giorni di grande incertezza, per se e la propria famiglia.

Invito, pertanto, il Sindaco Cinque a prendere atto delle sue dichiarazioni diffamatorie e gli chiedo formalmente di provvedere ad una immediata smentita, scusandosi pubblicamente di avere strumentalizzato il mio operato per legittimare un suo comportamento a dir poco inaccettabile.
Le gravi accuse di millanteria, mosse nei miei confronti, costituiscono un attacco non politico, ma diretto alla mia persona e come tali non sono in alcun modo giustificabili.

Non esiterò, infatti, a chiedere la testimonianza non solo di chi mi ha assicurato l’appuntamento a mio nome, ma anche di coloro che mi hanno ricevuto quali il Capo di Gabinetto e il vice-Prefetto, nonché di tutti e 32 contrattisti bagheresi, consapevoli della veridicità delle mie dichiarazioni.

Invito, pertanto, il primo cittadino a cambiare atteggiamento, maturando, finalmente, una volontà al dialogo e al confronto costruttivo, al di là dei colori politici, che in questo momento di grave difficoltà non può essere pregiudicato da sospetti e diffidenze, nei confronti di chi vuole dare un contributo agli annosi problemi della nostra città.

Mi preme ricordare a Patrizio Cinque, che il ruolo che ricopre è molto delicato e che è suo specifico obbligo mantenere fede al programma elettorale che gli ha assicurato la fiducia dei concittadini, il quale purtroppo è stato costantemente disatteso, da lui e dalla sua Giunta, venendo meno ad ogni promessa.

Ciò detto, qualora non dovessi ricevere riscontro formale alle mie richieste, sarò costretto a tutelarmi nelle sedi giudiziarie appropriate.”

Maurizio Lo Galbo

 

In un comunicato diffuso ieri dal consigliere di Forza Italia, Maurizio Lo Galbo, presidente anche di Anci Sicilia giovani veniva riferito di un incontro avuto da quest'ultimo in Prefettura con due rappresentanti del Prefetto, la dr.ssa Michela La Iacona, capo di gabinetto e il viceprefetto Laura Franchina, e di cui abbiamo dato  conto in altra parte del giornale

Nell’incontro, secondo quanto riportato da Maurizio Lo Galbo, erano stati esaminati  alcuni dei temi caldi che in queste settimane hanno interessato Bagheria: la mancata applicazione della legge regionale riguardante la proroga dei dipendenti precari del comune, la vicenda del servizio di assistenza igienico-personale ai disabili (che l’attuale amministrazione ha diminuito da cinque a due ore) e il mancato avvio del servizio di riscaldamento nelle scuole.

Seguivano alcune considerazioni che lasciavano trasparire  una sorta di ruolo di supplenza delle opposizioni, a causa di una amministrazione inerte e poco impegnata su questi temi.

D'altronde anche il Partito democratico ed altri gruppi politici di opposizione hanno fatto pressioni e cercato interlocuzioni con l'istituzione Regione, per tentare di dare una risposta a questi problemi, ultimo l'incontro di sindalalisti e amministratori con la 1 Commissione all'ARS presieduta da Antonello Cracolici.

Questo attivismo e protagonismo dell'opposizione, sembra non siano risultati graditi al sindaco di Bagheria Patrizio Cinque ed al Movimento 5 stelle, che in serata hanno diffuso a loro volta un comunicato che recita:

Dopo aver appreso notizie dagli organi di stampa locali relative ai contrattisti del Comune di Bagheria e di un incontro che sembra essere stato richiesto dal Vice-Presidente del Consiglio Maurizio Lo Galbo, presso la Prefettura, il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, ha chiamato telefonicamente il vice-prefetto, la dottoressa Michela La Iacona, per comprendere come si sono svolti realmente i fatti.

Il sindaco dichiara:Ho appreso dalla dottoressa La Iacona che quanto riferito dal consigliere Lo Galbo e riportato dagli organi di stampa non corrisponde al vero, l’incontro non era fissato con il consigliere ma con alcuni contrattisti, riferisce La Iacona al Sindaco, e tra loro c’era anche il consigliere”.

Pare che i dipendenti comunali fossero in Prefettura per verificare se quanto deciso l’amministrazione in merito alle procedure per portare avanti la delibera di proroga fosse corretto, se veramente si dovesse aspettare la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (cosa tra l’altro avvenuta oggi) della norma regionale che ha permesso la proroga per i precari delle Pa isolane inclusi i comuni in dissesto.

Il Capo di Gabinetto – spiega il sindaco – ha confermato che occorreva aspettare la pubblicazione della norma e che le procedure messe in atto da questa amministrazione che intende, non solo prorogare ma stabilizzare, i precari contrattisti, dopo il via libera del Ministero e la pubblicazione della norma regionale, sia il corretto percorso”.Il comunicato si conclude con l'affermazione che il sindaco Patrizio Cinque ha ribadito che l’amministrazione comunale intende stabilizzare definitivamente i precari. ed aggiunge: Basta questo per capire quale è la volontà dell’amministrazione, e mi spiace – dice il sindaco – che qualcuno strumentalizzi le difficoltà che stanno vivendo i contrattisti e le loro famiglie, millantando presunti riconoscimenti o incontri diretti da parte delle alte istituzioni, come la Prefettura, con il tentativo di esautorare il ruolo e la funzione del sindaco. Mi preme ricordare al consigliere Lo Galbo, che il ruolo che lui ricopre, di Vice-Presidente del Consiglio è molto delicato e che è suo obbligo coadiuvare il lavoro del Presidente tutelando il Consiglio Comunale nella sua interezza.

Mi dispiace apprendere, insieme alla Giunta e a tutto il Gruppo Consiliare del M5S che da parte di Maurizio Lo Galbo non ci sia la volontà di essere super partes e di rispettare il ruolo che i Consiglieri di Bagheria gli hanno attribuito.

Sin qui il comunicato del MOVimento 5 stelle che riporta sostanzialmente la dichiarazione del sindaco.

Una tempesta in un bicchier d'acqua probabilmente, perchè è giusto che anche l'opposizione per la propria parte si prodighi utilizzando i canali istituzionali atti a risolvere i problemi dei cittadini, ma la risposta  è un sintomo del clima di tensione e di scontro continui che ormai si vivono nella politica bagherese e che vede una contrapposizione muscolare, politicamente parlando, tra il MoVimento 5 stelle e l'opposizione.

Qualcuno si decida prima o poi a riporre le armi ed a smettere di fare la faccia feroce, perchè queste sterili contrapposizioni infastidiscono i cittadini, sviliscono il ruolo della politica e, cosa ancora più grave rischiano di rinviare le soluzioni dei problemi, che poi è la cosa che conta veramente.

 


 

Nella giornata di mercoledì il consigliere Maurizio Lo Galbo, che ricopre anche il ruolo di Presidente Anci Sicilia Giovani, accompagnato da un avvocato per un supporto giuridico-normativo, è stato ricevuto nei locali della Prefettura di Palermo dal Viceprefetto aggiunto Laura Franchina e dal Capo Gabinetto del Prefetto Michela Savina La Iacona (già commissario straordinario del Comune di Bagheria da aprile a giugno dello scorso anno).

“L’incontro -ha dichiarato Maurizio Lo Galbo- è stato proficuo e si sono affrontati tutti i temi caldi che in queste settimane hanno interessato Bagheria, che sono: la mancata applicazione della legge regionale riguardante la proroga dei dipendenti precari del comune, la vicenda del servizio di assistenza igienico-personale ai disabili (che l’attuale amministrazione ha diminuito da cinque a due ore) e il mancato avvio del servizio di riscaldamento nelle scuole. Alla fine dell’incontro il Viceprefetto e il Capo Gabinetto, ringraziandomi per aver aggiornato loro sulla situazione bagherese, mi hanno chiesto la documentazione dei vari casi sopra elencati per analizzarli e monitorarne la situazione. Per quanto riguarda la problematica dei dipendenti precari, mi è stato detto che occorre aspettare che il provvedimento votato in Assemblea Regionale Siciliana venga pubblicato venerdì nella Gazzetta Ufficiale, dopodiché il Comune dovrà prendere atto della legge e applicarla".

Inoltre abbiamo concordato che periodicamente, sarà utile incontrarci per confrontarci sui vari temi che coinvolgono la nostra città, anche per monitorare se i servizi sopracitati, ad oggi non erogati, saranno ripristinati. Ringraziando cordialmente la Prefettura per la disponibilità data, informo la cittadinanza bagherese, che a breve proporremo un’assemblea informativa”

Una perentoria richiesta di attivazione degli impianti di riscaldamento nelle scuole primari è stata protocollata stamane da un gruppo di genitori 

Al Sindaco, Al Segretario Generale, Al Dirigente Pubblica Istruzione, Al Dirigente LL.PP., Al Dirigente Servizi Finanziari e Patrimonio

Comune di BAGHERIA (PA)

OGGETTO: Richiesta di attivazione immediata dei riscaldamenti negli istituti scolastici in carico al Comune

 I sottoscritti genitori degli alunni che frequentano istituti scolastici nel Comune di Bagheria:

1) MINEO MASSIMO
2) PIPITONE MANUELA
3) CALA’ VERONIQUE
4) CHIELLO ANGELA

registrano la mancata alimentazione del sistema di riscaldamento a GPL, gasolio e gas metano presso tutte le sedi scolastiche in carico a questa Amministrazione Comunale.
Visto il D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412, modificato dal D.P.R. 21 dicembre 1993, n. 551, e ss.mm.ii., con il quale si disciplina che la temperature nelle scuole deve essere di almeno 20° C con una tolleranza di due gradi in più o in meno.

Considerato che ad oggi l’unico sistema di riscaldamento funzionante nelle scuole di Bagheria è garantito da genitori ed insegnanti i quali, in molti casi, si ritrovano costretti a lasciare indossare ai bambini giubbotti, cappellino e scarpette, per l’intero orario scolastico.
Considerato che con la ripresa delle lezioni, dopo la pausa delle festività natalizie, si è verificato un calo considerevole delle temperature che condiziona pesantemente l’ambiente classe e fa registrare un aumento esponenziale di bambini con affezioni infettive delle vie respiratorie.

Considerato che il riscaldamento nelle scuole, in ragione di una normativa più articolata, va considerato tra quei servizi necessari ed obbligatori per tutta una serie di principi che vanno oltre la norma che regola gli Enti Locali, e quindi anche gli Enti Locali dissestati..
A semplice memoria di quanti deputati all’assolvimento delle responsabilità intorno al servizio richiesto citiamo stralcio della Delibera della Corte dei Conti per Lombardia n. 08/2009:
“Occorre preliminarmente ricordare che la legge 11 gennaio 1996 n. 23 (“Norme per l'edilizia scolastica”), […], dopo aver definito le strutture edilizie quali elemento fondamentale e integrante del sistema scolastico, stabilisce che l’obiettivo della legge è assicurare a tali strutture uno sviluppo qualitativo e una collocazione sul territorio adeguati alla costante evoluzione delle dinamiche formative, culturali, economiche e sociali (art.1, co. 1). Fra gli interventi di edilizia scolastica da realizzare e finanziabili in base alla legge stessa, sono ricompresi anche gli edifici sedi di uffici scolastici provinciali e regionali (art.2, co. 2).
L’art.3, co. 1, della legge n.23/1996 individua le competenze degli enti locali nella realizzazione, fornitura e manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici:
a) i comuni, per quelli da destinare a sede di scuole materne, elementari e medie;
[…],

Lo stesso art.3, al comma 2, dispone inoltre che “in relazione agli obblighi per essi stabiliti dal comma 1, i comuni e le province provvedono altresì alle spese varie di ufficio e per l'arredamento e a quelle per le utenze elettriche e telefoniche, per la provvista dell'acqua e del gas, per il riscaldamento ed ai relativi impianti
Le competenze così individuate dalla legge s’innestano nell’ampio spettro di funzioni delineato dall’art.13 del d.lgs. n.267/2000, […],

In precedenza, la quota di spese in materia di scuole posta a carico degli enti locali era stabilita nel Testo Unico sull’istruzione elementare, approvato con R.D. 5-2-1928 n.577 (recentemente abrogato dall’art. 24, D.L. 25 giugno 2008, n. 112, norma “taglia-leggi”) e dalla Legge 31-12-1962 n. 1859, sulla scuola media statale.
In seguito, l’art. 159 D.Lgs. 16-4-1994 n. 297 (“Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado”), riproducendo in gran parte la precedente normativa, ha elencato testualmente gli oneri in materia a carico dei comuni:
Spetta ai comuni provvedere al riscaldamento, alla illuminazione, ai servizi, […],

L’art. 107 dello stesso decreto ha previsto, inoltre, che “la manutenzione, il riscaldamento, le spese normali di gestione e la custodia degli edifici delle scuole materne statali sono a carico del comune ove hanno sede le scuole. […],”.
Infine, l’art. 190 dello stesso articolato ha previsto, per la gestione e manutenzione degli edifici scolastici in generale, che “i comuni sono tenuti a fornire, oltre ai locali idonei, l'arredamento, l'acqua, il telefono, l'illuminazione, il riscaldamento, la manutenzione ordinaria e straordinaria, e a provvedere all'eventuale adattamento e ampliamento dei locali stessi. (...)”.

Da tale quadro normativo può evincersi che il legislatore abbia inteso suddividere le competenze tra Enti locali e Ministero dell’Istruzione intestando ai primi le spese relative alle strutture in cui si svolge l’attività didattica, ricomprendendo sia i beni immobili a ciò preposti, sia le attrezzature necessarie per lo svolgimento delle attività stesse, comprese quelle d’ufficio (di mero supporto alla vera e propria attività didattica); al secondo le spese relative allo svolgimento dell’attività didattica in senso stretto, sia derivante da programmi istituzionali sia relativa ad iniziative complementari o attività integrative svolte all’interno delle istituzioni scolastiche.”

Ritenendo assolutamente esaustivo e soddisfacente i contenuti del deliberato, SOLLECITIAMO Il Sindaco del Comune di Bagheria, nella qualità di rappresentante legale di codesta Amministrazione, a provvedere entro 7 giorni dal ricevimento della presente ad assolvere a quanto di sua responsabilità.
Le inadempienze e le illegittimità perpetrate dal Comune di Bagheria vanno a scapito della popolazione scolastica minorile.

Decorso infruttuosamente tale termine valuteremo le azioni necessarie per la tutela del diritto alla studio degli alunni frequentanti le scuole del nostro territorio.

Cordiali Saluti
I Genitori

 

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