Franco Battiato è stato anche pittore- di Ezio Pagano

Franco Battiato è stato anche pittore- di Ezio Pagano

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L’uomo che aveva capito che per andare avanti era necessario fermarsi a guardare indietro.

Non esiste un aggettivo che si coniughi meglio di un altro per definire il Maestro Franco Battiato: immenso, incomparabile, sovversivo, radicale, virulento, mistico, siculo, saggio, ermetico, ecc. In special modo se il personaggio ci ha lasciati, e Battiato lo ha fatto la mattina del 18 maggio 2021.
Leggo sul web una definizione che mi pare puntuale per la sua personalità: “Immenso, incomparabile genio della musica, compositore eletto, gloria della cultura italiana. Esploratore eclettico della verità, capace di trasformare la sua ricerca spirituale in ogni forma d’arte”.
Io invece, ieri l’altro, in un articolo su Bagheria News ho scritto: “L’armonia è quell’entità astratta che l’uomo cerca di imitare senza conoscerla e, quando ci riesce, questa diventa arte e lui artista”. Senza ombra di dubbio Franco Battiato c’è riuscito.
Chiudo con questa chiosa su Franco Battiato.
In uno dei miei viaggi negli U.S.A., andavamo a trovare Emanuele Viscuso a Miami, con il critico cinematografico Sebastiano Gesù, al quale, ad oltre 10.000 metri d’altezza raccontai dell’amicizia tra Viscuso e Battiato. Appresi all’ora che anche lui era amico di Battiato e non mi sembrò vero di dirgli di intercedere per chiedergli un dipinto per Museum, e la risposta fu che mi avrebbe accompagnato dal “guru” in modo che io stesso potessi chiederlo. Purtroppo le cose andarono diversamente, prima Sebastiano Gesù, e adesso Franco Battiato, hanno raggiunto il luogo della pace, mentre io in attesa di raggiungerli dovrò accontentarmi di questo ricordo.

La foto: particolare di un’opera pittorica di Franco Battiato