La scuola ai tempi del Coronavirus, riflessioni di una studentessa

La scuola ai tempi del Coronavirus, riflessioni di una studentessa

cultura
Typography

Sono giorni brutti per tutti, anche per Noi studenti, stare chiusi a casa ascoltando le brutte notizie che ogni giorno i programmi TV e i social ci danno sul numero di contagiati e sul numero di morti, soprattutto al Nord Italia, a causa della pandemia.

Fortunatamente la nostra scuola ha avviato fin da subito le lezioni a distanza e piano piano tutti Noi, alunni e docenti, abbiamo imparato a fare lezioni e interrogazioni a distanza, a vederci su un piccolo schermo, a sentire a volte solo la voce, senza poterci vedere, guardare negli occhi, senza poterci abbracciare. Certo la tecnologia è di grande aiuto, ma mi manca molto il contatto con i miei compagni di classe, il divertimento e gli scherzi a scuola. A scuola si è in un ambiente unico, a contatto con i professori, i bidelli, i compagni di classe… il rapporto umano che si ha a scuola non si ritrova da nessun’altra parte, in quanto credo che il rapporto umano sia fondamentale per imparare.
Apprezzo molto il lavoro dei professori che sono sempre presenti per rassicurarci, tenerci informati per darci compiti che possono permettere a noi alunni di non spegnere del tutto il cervello e di ricordarci che questa non è una vacanza.
Vorrei tanto ritornare a scuola, stare tra i banchi a studiare e scherzare, socializzare con i miei compagni. Mi manca molto la “mia scuola”, pur i con tanti difetti che essa ha, ma la scuola assolve ad un bisogno fondamentale che è quello di formare ed educare, di fornire gli strumenti necessari per crescere culturalmente, psicologicamente e socialmente, acquisire un certo grado di responsabilità e autonomia e, infine, formare alla cittadinanza e alla vita democratica.
Prima reputavo la mia vita monotona ed ordinaria: sveglia presto, scuola, ogni tanto uscire con qualche amica, a volte il sabato sera uscivo con i miei amici; ora l’unica cosa che si può fare é sperare e desiderare di ritornare alla vita “monotona” di prima perché questa é decisamente molto peggio. È proprio vero che quando non si ha qualcosa la si apprezza di più, in questo caso io personalmente sto davvero apprezzando e rimpiangendo i momenti vissuti a scuola e spero davvero che al più presto possano tornare e tutta questa situazione svanisca presto. Rimanere chiusi in casa dà a noi giovani una sensazione di soffocamento: sempre le stesse cose, rischiamo di annoiarci molto.
Nonostante tutto credo che dobbiamo per forza essere forti, bisogna affrontare questo momento uniti nonostante la distanza, è necessario rispettare le norme che ci sono state imposte, bisogna davvero in momenti così duri sostenerci tutti perché è in questi momenti che l’Unione di tutti fa la forza.

Bagheria (PA), 31/03/2020

Maria Teresa Lo Meo
Studente della Classe IV AU del Liceo Classico “F. Scaduto” di Bagheria.