Negli ultimi tempi, sempre con maggiore frequenza, ho incalzato sul malgoverno a tutti i livelli, dal Governo comunale al Governo nazionale passando per quello della Regione. Giusto o sbagliato questa linea di condotta, mi è stata dettata dal sentimento d’amore per il mio Paese.
Ed è proprio per questo che oggi, sento il dovere di fare pubblicamente un distinguo, tirando fuori dalle generiche accuse ai vari Governi, un uomo, uno studioso, un politico per passione, che negli ultimi tempi ha fatto la differenza. Sto parlando dell’Assessore regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa, amico di vecchia data. Infatti, eravamo due giovanotti quando alla fine del secolo scorso, al Museum di Bagheria, per la prima volta Sebastiano presentava il “Satiro danzante” di Mazara del Vallo.
Oggi, dopo la sua tragica fine, torno a parlare di politica e, vi assicuro che lo faccio solo per ricordare e onorare un grande uomo. Questo non è il momento delle speculazioni né delle polemiche, quindi mi limiterò a dire che Sebastiano Tusa è stato il modello di amministratore di cui la Sicilia ha veramente bisogno: onesto, competente, integerrimo, lavoratore instancabile e passionale.
Poiché sono imminenti le elezioni comunali a Bagheria, lancio un appello a tutti gli aspiranti candidati, per dire: avete queste doti, anche in piccolo? Chi sa di non averle, perché non prova a fare un passo indietro? E ancora, agli elettori di Bagheria dico: quando andate a votare, date la preferenza ispirandovi al modello Tusa!
Bene, se di Sebastiano Tusa potesse rimanere questo insegnamento, sarebbe già una grande cosa, e un modo utile per ricordarlo e onorarlo.
Foto: Intervento di Sebastiano Tusa alla presentazione del Satiro danzante. Seduti: il sindaco Giovanni Valentino, Aurelio Pes ed Ezio Pagano. Bagheria, 1999