Chi o cosa può avere spinto un antico faraone egiziano, 1374 anni prima della nascita di Cristo, ad abbandonare il tradizionale culto di Amon, trasferire la capitale da Tebe ad Amarna, regnarvi con al suo fianco una delle donne più belle dell’antichità, la regina Nefertiti, per poi rinnegarla cinque anni prima di morire, pur mantenendola presso la sua corte?
La figura di Amenhotep IV ovvero Akhenaton, padre di Tutankhamon (avuto probabilmente dalla seconda sposa, la favorita, Kiya, peraltro a sua volta allontanata dal faraone un anno prima di Nefertiti) è una delle più importanti eppure misteriose della storia dell’antico Egitto. Una figura misteriosa, in riferimento alla quale alcuni parlano di una possibile manipolazione extraterrestre. In sostanza, Akhenaton, figlio di Amenhotep III, sarebbe stato un ibrido alieno, manipolato geneticamente dagli alieni. Gambe e braccia sottili, ampio bacino e un cranio allungato: queste le caratteristiche più vistose delle poche rappresentazioni di Akenhaton (la cui mummia è stata identificata, insieme a quella di Nefertiti, solo nel 2009, tra le mummie “anonime” ritrovate nella tomba di Amenothep II) giunte fino a noi, caratteristiche del tutto differenti dai faraoni che lo avevano preceduto e che invece si ritrovano in parte nel figlio Tutankhamon.Ma a dare un ulteriore impulso all’ipotesi di un’origine almeno in parte aliena del faraone “eretico”, è stato anche uno studio condotto pochi anni fa da un team guidato da Stuart Fleischmann, Fleischmann e la sua equipe hanno studiato 9 campioni di Dna di faraoni egiziani e proprio quello che si presume appartenga ad Akhenaton presentava un’anomala prevalenza del gene CXPAC5. Potrebbe essere la prova di una manipolazione genetica avvenuta migliaia di anni fa?
Normalmente questo gene si espande a seguito di due processi: l’invecchiamento estremo o una mutazione estrema. Ma Amenhotep IV/Akhenaton dovrebbe avere vissuto non più di 45-50 anni, il che lascerebbe spazio solo alla seconda ipotesi, che però apre una seconda e ancora più inquietante domanda: chi poteva avvicinare il faraone per compiere degli esperimenti genetici (forse durante una medicazione?) su di lui? Tutto ciò potrebbe essere in qualche modo collegato all’allontanamento prima della favorita Kiya e poi anche di Nefertiti, donne dalla bellezza forse persino troppo perfetta per l’epoca in cui vissero? Il faraone era stato condizionato e per questo aveva dato il via alla sua rivoluzione teologica e politica? Molte domande, poche risposte, come sempre. Eppure il mistero è talmente affascinante che non c’è dubbio che ulteriori studi verranno intrapresi per cercare di rispondere a queste domande e così far luce su chi fossero davvero Amenhotep IV/Akhenaton e le sue regine.
Giuseppe Gargano