Giovedì 19 luglio alle ore 18.30, nel'ambito di Animaphix International Animated Film Festival, sarà inaugurata la mostra personale di Marco Cingolani presso il Museo Guttuso. La mostra, aperta da martedì a domenica dalle ore 9:00 alle 17:00 e durante i giorni del Festival (18 – 22 luglio 2018) dalle ore 9:00 alle 24:00, sarà visitabile fino al 31 agosto.
Marco Cingolani, cunese di nascita ma milanese d’adozione, è uno dei pittori più significativi e originali della scena italiana e rappresenta – citando la nota rivista di arte Artribune – un punto di riferimento per le nuove generazioni di artisti.
Il suo lavoro, eclettico e originale, tocca diverse tematiche ma ha come punto comune quello dello scardinamento del potere delle immagini mediatiche, che spesso ci offrono una visione alterata e parziale della realtà. Il ruolo dell’artista invece, secondo Cingolani, è di massima importanza all’interno della società, poiché attraverso l’arte è possibile offrire un punto di vista decisivo per una più completa interpretazione del mondo.
La mostra che verrà inaugurata a Villa Cattolica il 19 luglio, intitolata Lupercalia aujourd’hui, ha come tema quello della festa.
“Lupercalia aujourd’hui è un’esperienza simbolica” – spiegano gli organizzatori della mostra – “che trasferisce il senso della festività romana nella contemporaneità, nella quale il rito della festa, dal Carnevale ad Halloween, dalla Love Parade ai raduni musicali inaugurati da Woodstock, corrisponde a un momento di pausa dalla meccanica quotidianità e si carica di inebriante follia, di lotta continua, di danza, di passione e di erotismo”.
Le opere di Marco Cingolani si inseriscono dentro questa dialettica tra il regolare e l’irregolare, ravvisabile nei tocchi di colore puro, in contrasto con lo sfumato del “paesaggio”.
Accanto ai dipinti, che vogliono evocare una sequenza cinematografica, o meglio d’animazione, l’autore presenta una serie inedita di libretti pop-up, ritoccati, rettificati, modificati, usando la stessa espressività segnica e cromatica presente nei quadri.
Stefania Morreale