“La mia gita del quinto” di Giuseppe Gargano

“La mia gita del quinto” di Giuseppe Gargano

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“Il corpo diventa ciò che sono gli alimenti, come lo spirito diventa ciò che sono i pensieri.”

Dopo aver “osato” con i sapori tipici della nostra Terra, diventando un cuoco provetto, Marco Miuccio, si mette alla prova nel raccontare una storia che ha i sapori e gli odori della Sicilia, seguendo un live motive: “ ho bisogno di conoscere la storia di un alimento. Devo sapere da dove viene. Devo immaginarmi le mani che hanno coltivato, lavorato e cotto ciò che mangio.” Nell’idea che solo gli animali si nutrono, l’uomo mangia, ma solo l’uomo intelligente sa mangiare.

Così, il dolce e amaro della nostra amata terra prende forma nel primo romanzo di Miuccio. Una confessione al mondo di se stesso, delle sue paure, dei suoi amori, il tutto senza filtri e con uno stile molto camilleriano. Il risultato è un libro brillante, vivo e coinvolgente che tiene il lettore incollato al racconto principale, con la presenza sempre di un sottofondo di sapori e profumi siciliani che giungono alla luce nella stesso maniera di quando si scoperchia il pentolone della mamma la domenica mattina.
La storia si tesse su un personaggio chiave, il dottore Boncoddo; un Montalbano rivisitato allo stesso modo di come si fa per il piatto di un grande chef. Boncoddo viene obbligato a lasciare la consueta vita, per una piena di responsabilità, esistenza che lo portano ad un incontro con persone, che spartiscono ricordi, emozioni, sensazioni, legate a doppio filo alla sua passione per il cibo e per la buona cucina.
Il coinvolgimento in un fatto di sangue lo vedrà investigatore per caso, obbligato, suo malgrado, a raggiungere le Eolie, vivendo un’esperienza unica, quella “gita del quinto” che non aveva fatto in passato. Una storia di uomini, di cibo, di gusto, di pesca, di sicilianità.. di radici, di mafia, di chiesa, di omertà, di colpe, di rassegnazione, di impunità…… e di potere, quel far credere agli uomini di vivere in libertà mentre vivano stretti tra le maglie di una rete.
Una ricetta con gli ingredienti giusti cucinati ad arte da uno scrittore che ha fatto della sua passione la sua vita e della sua vita una missione per il gusto e il buon cibo.
Parlando di cibo spesso quanto raffigurato potrebbe sembrare esagerato, ma George Herbert diceva: chiunque sia stato il padre di una malattia, una alimentazione non corretta ne è stata di sicuro la madre.

 Giuseppe Gargano

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