Cultura

 

La galleria siciliana, Adalberto Catanzaro Artecontemporanea, parteciperà al MIA Fair, la fiera internazionale d’arte contemporanea dedicata alla fotografia e all’immagine in movimento giunta alla sua quinta edizione, nell'avveniristica cornice di The Mall (Porta Nuova), a Milano dall’11 al 13 aprile 2015.

Il percorso espositivo monografico proposto dal giovanissimo gallerista è un viaggio alla scoperta dell'arte satellitare di Max Serradifalco. 

L'artista palermitano classe '78, è stato ispirato negli anni dalla grande passione per la natura e per la sperimentazione che lo hanno condotto nel 2011 ad ideare la "Web Landscape Photography".
Da circa quattro anni ha virtualmente viaggiato per tutto il nostro pianeta alla ricerca di un nuovo modo di osservare e reinterpretare i paesaggi naturali della Terra, affermandosi tra i primi fotografi ad aver realizzato reportage avvalendosi delle mappe satellitari, attraverso il web. 

Al MIA nello stand 22 B, saranno esposte 7 fotografie, di grande formato, che ricreano nell’immaginario dell’osservatore, visioni poetiche e surreali, realizzate con una tecnica personale, attraverso Google Earth, senza alcuna manipolazione digitale.

Cosi, potrete osservare alcune tra le fotografie recentemente pubblicate sul libro Adobe "Super-Modified" The Behance Book of Creative Work, che ha recentemente inserito il progetto di Max Serradifalco tra i lavori più creativi al mondo. Inoltre, delle sue opere nel 2014 sono state esposte con una mostra collaterale nei principali Festival del Cinema Italiani “Giffoni, Venezia, Roma, Taormina”, in fine a Milano sarà presentato l'ultimo reportage dell'artista “Earth / Portrait”.

Il gallerista Adalberto Catanzaro per far comprendere ai collezionisti italiani il proprio percorso e prossimo futuro della galleria, porta al MIA la collaborazione con MUSEUM, Osservatorio dell'arte contemporanea in Sicilia di Ezio Pagano che contiene nella propria denominazione l'obiettivo primario di tutelare e promuovere l'arte contemporanea di autori siciliani. 

Sabato 11 Aprile dalle 9.00 di mattina i forni storici di Bagheresi si apriranno al pubblico per spiegarci come nasce e si prepara lo sfincione Bagherese, perchè partendo dal desiderio di Sistema Bagheria di riscoprire le identità territoriali di Bagheria e Santa Flavia, nasce il prossimo evento, una lezione di cucina tradizionale mai realizzata precedentemente; i partecipanti avranno infatti la possibilità più unica che rara di entrare all'interno dei laboratori, dove i mastri fornai preparano da sempre la ricetta tipica Bagherese, per scoprirne i segreti.

Lo Sfincione Bagherese

La parola Sfincione deriva dal latino spongia, "spugna", tratto caratteristico di questa ricetta è infatti la pasta morbida e alta, molto simile alla spugna, che lievita sino a diventare molto morbida. La tradizione vuole che lo sfincione venga preparato nel periodo natalizio, come pane da festa, realizzato per celebrare i momenti più importanti dell'anno.
Lo sfincione bagherese è diverso da quello palermitano.

Le differenze tra i due sfincioni sono tante, lo sfincione bagherese non è ricoperto di salsa come quello palermitano, è più alto, con uno primo strato sottilissimo sopra l'impasto che viene quasi 'intinto' di sarde sciolte nell'olio di oliva, quindi  tuma o primosale (o anche ricotta) ed infine lo strato esterno formato da mollica morbida impastata con olio e 'scalogno' finemente tagliato a pezzetti molto piccoli: tutti i prodotti erano di stagione, non esistendo al tempo i frigoriferi.

Le sarde conservate sotto sale che arrivavano a maturazione proprio in quel periodo, la ricotta (o il primosale), lo scalogno e l'olio d'oliva.

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Prenota telefonicamente per partecipare
L'evento è gratuito e aperto ad un numero limitato di 25 persone, ringraziamo sin da ora i forni Buttitta, Liga, Lo Presti, Ragusa e Varisco che ci ospiteranno, data la particolarità dell'iniziativa sarà possibile prenotare esclusivamente per via telefonica.
Per maggiori informazioni e per prenotare la visita chiamate al
346 741 1110

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Sistema Bagheria è un comitato formato da associazioni e persone attive nel territorio di Bagheria e di Santa Flavia. I nostri obiettivi sono lo sviluppo dell'identità territoriale, la promozione delle risorse locali e lo sviluppo di innovazione sociale. Il nostro progetto principale è un portale di riferimento per cittadini e visitatori, abbiamo iniziato un perocorso di riscoperta del nostro patrimonio culturale e ambientale, che vogliamo condividere con la comunità.
Per maggiori informazioni: www.hellobagheria.com
 

A causa d’ infiltrazioni d’acqua piovana sul soffitto dell’appartamento che ospita i locali della Galleria dell’eros di Piero Montana, sita al quarto piano di via Mattarella n 64,il responsabile ha deciso di sospenderne le visite al solo pubblico adulto, che fino a qualche mese fa poteva farne richiesta.

In tali locali era infatti allestita in esposizione permanente la mostra, sul tema dell'eros, della collezione privata di Montana, di opere di giovani artisti siciliani,tra i quali i bagheresi Nino Rizzo ed Angelo Belvedere, i palermitani Gina Nicolosi, Alessandro Di Giugno, Michele Allotta,Marco Intravaia,Salvo Parrucca,Irene Falce e Maurizio Ruggiano,i catanesi Natale Platania e Nuccio Squillaci, ed ancora Peppe Sabatino di Caltanissetta,Valeria Troja di Siracusa, Maria Rita Orlando di Misilmeri, Lorenzo Guzzo di Casteldaccia, Giuseppina Riggi di San Cataldo, Carmela Corsitto di Canicattì.

In esposizione ancora opere, facenti parti della suddetta collezione,che i maestri Franco Castiglione e Nino Maggio hanno realizzato appositamente per la Galleria dell’eros.

Con la chiusura definitiva di tale spazio espositivo si spegne pertanto uno dei focolai più vivaci e stimolanti dal punto di vista artistico e culturale che con coraggio ed anticonformismo ha incendiato i limiti di un gretto provincialismo per affermarne l’attenzione sulla stampa nazionale oltre che locale già nel 1995 con la mostra “Prifilart” - L’arte contro l’AIDS, una personale dell’artista bagherese Nino Rizzo e nel 1996 con la mostra “Moana Pozzi – Immagini della seduzione di una pornostar”, ideata e proposta da Piero Montana.

In particolare di “Profilart” si parlò sulla Stampa di Torino, su Repubblica ed Il Messaggero veneto mentre di “Moana” si ebbe notizia su diversi rotocalchi nazionali e su due pagine intere del Giornale di Sicilia,una, alla vigilia dell’inaugurazione della mostra,molta positiva e lusinghiera a firma di Simonetta Trovato, l’altra, il giorno dopo l’inaugurazione, contenente lo sdegno, il biasimo e la scomunica della chiesa bagherese.
Della Galleria dell’eros, nata ufficialmente nel 2000 con “Estasi”,una provocatoria mostra d’arte contemporanea,si possono ricordare,tra le diverse iniziative artiche in essa intraprese, la mostra”Erotica”,inaugurata nel febbraio 2008,con la quale Piero Montana allestiva e completava la sua personale collezione d’arte contemporanea sul tema dell’eros aperto a 360°.

Con tale apertura si intendeva scavalcare i limiti ristretti di un Centro d’arte e cultura gay, che fondato nel 1997 con “W.C.”, la personale di Montana sul tema dell’omosessualità,doveva avere un seguito sempre nello stesso anno con la mostra fotografica “Immagini del Gay & Lesbian Europride – Parigi ‘97” ed ancora nel 1998 con una esposizione d’arte concettuale dal titolo “Al di là del recinto: antologia della trasgressione” ed infine con la collettiva “Lo shock estetico: l’altra faccia dell’amore”.

Nel 1999 veniva realizzata invece, con la partecipazione del maestro Carlo Lauricella, “La macchina del desiderio” ancora una mostra con sesso a tutto campo, che doveva anticipare la nascita della Galleria dell’eros.
Per concludere ancora qualche parola sul personaggio Piero Montana,omosessuale dichiarato,da sempre anticonformista,paladino della “diversità”,poeta con la passione innata della trasgressione,che nel marzo del 1999 ha letto nei locali del suo centro d’arte e cultura gay,alla presenza di un pubblico folto e di diversi giornalisti, il suo poemetto omoerotico “L’Angelo perverso”,sollevando con tale lettura choc non poco interesse e scalpore.
Nominato per la prima volta,nel febbraio del 1999,dal sindaco Giovanni Valentino consulente per la realtà omosessuale della Città di Bagheria,Montana ha organizzato da allora il Natale gay,allestendo nella stanza del sindaco l’albero di Natale rosa con addobbi celesti.

La nomina di consulente gay sarà rinnovata nel 2002 dal sindaco Pino Fricano e poi da Biagio Sciortino.

Nel marzo del 2003, in seguito alla istituzione da parte dell’Amministrazione cittadina di un Registro delle unioni civili, a Montana verrà assegnata la responsabilità della relativa tenuta e del procedimento istruttorio.
Come artista Montana esordisce nel 1992 con la personale “Emorragie”,una mostra d’arte concettuale,tenuta nella sua galleria d’arte “Acefalo” di cui sarà direttore artistico dal 1990 al 1993,e nei cui locali saranno presentati le sue misteriose ed inquietanti mostre esoteriche quali “Alchimie”, “Opera al nero” ed infine “Incursione nell’occulto”.

Nella foto l'opera Sabbie Nomadi (presente in galleria)
 

Spett.le redazione BAGHERIA NEWS a seguito di un articolo poco corretto sia nella forma che nei contenuti, scritto dal dott. Michele Balistreri e pubblicato sul vostro magazine, l'Ass Culturale CULTURALAB con la presente intende replicare, riportando alla verità dei fatti, onde evitare equivoci e/o strumentalizzazioni varie.

Così come riportato nel comunicato stampa ufficiale del Comune, l'evento denominato "MUSEO GUTTUSO AMORE MIO" è stato ideato, pensato, strutturato, gestito e organizzato da CULTURALAB, Associazione Culturale no profit, nata a Bagheria un anno fa ed alla quale vanno riconosciuti ben 7 pregevoli eventi tutti organizzati e gestiti autonomamente, senza alcun uso di denaro pubblico ma grazie alla caparbia, abnegazione, buona volontà e competenza dei componenti dalla stessa Associazione Culturale ed alla valida e generosa collaborazione di quei privati che hanno creduto in noi e nei nostri progetti ed ai quali siamo molto grati.

Ci rammarica leggere attraverso il comunicato del dott. Michele Balistreri, che tra l'altro non abbiamo avuto il piacere di avere tra i nostri ospiti durante la 3 gg a Villa Cattolica, che abbiamo svolto il RUOLO DI COLLABORATORI.

Teniamo a precisare con forza, che l'evento "MUSEO GUTTUSO AMORE MIO", pur avendo ricevuto il plauso ed il Patrocinio dell'Amministrazione Comunale , nasce da un' idea del direttore artistico dell'Associazione, dott.ssa Maia Cataldo, che, in prima persona, insieme a Giuseppina Greco, Carmelo Di Salvo, Pierfrancesco Arnone e Marcella Buscaino, hanno creduto nel progetto.

Noi ci siamo spesi per pensare, organizzare, strutturare, gestire, raccordare l'INTERO EVENTO, al quale hanno collaborato le associazioni AAS e Lirum Larum. Associazioni scelte perché hanno condiviso con noi altre esperienze passate sposando le nostre idee e dando prova di grande sensibilità e competenza, per la loro concreta realizzazione.

Inoltre, poiché l'Evento principe è stato il Seminario di Formazione su R. Guttuso, abbiamo avuto la partecipazione delle Associazioni di categoria di guide turistiche abilitate della Regione Sicilia (ASSOGUIDE SICILIA, AGT e GTA) arrivate da tutte le provincie, in occasione della suddetta formazione, alla quale hanno contribuito in qualità di relatori, studiosi e personalità di spicco nel mondo dell’arte contemporanea e della didattica dei Beni Culturali.

Un ringraziamento particolare va infatti alla prof.ssa M.A. Spadaro, al prof. R. Scaduto, al prof. N. Tedesco, al prof A. Gerbino, al prof G. Leto, alla dott.ssa G. Aiello, nonché la dott.ssa D. Favatella Lo Cascio, che con il loro prezioso contributo hanno fatto sì che la preparazione delle guide abilitate fosse completa, esauriente e di altissimo livello.

Se il Dott. Balistreri fosse stato presente, avrebbe avuto modo di apprezzare il lavoro e si sarebbe accorto che il SEMINARIO organizzato da CULTURALAB e operativamente e concretamente in prima persona dal direttore artistico Maia Cataldo, ha formato ben 50 guide abilitate, e qualunque sproloquio e/o …..ALTRO..... sarebbe risultato superfluo!

L'Amministrazione, grazie alla collaborazione dell'ass Balistreri, ha permesso di entrare a Villa Cattolica e di usufruire agevolmente degli spazi, che tra l'altro sono pubblici.

Ringraziamo inoltre l'ass. Balistreri per aver accolto il nostro invito a rendere gratuito l'ingresso al Museo per la giornata promozionale di domenica 15 Marzo, incentivando con tale misura un maggiore afflusso di visitatori. Grazie alla disponibilità delle guide abilitate i visitatori hanno potuto usufruire di visite guidate del museo, nel quale, per quella giornata, le altre associazioni Lirum Larum ed AAS hanno organizzato altre attività in interazione con il pubblico adulto e non, contribuendo alla realizzazione di un evento culturale diversificato e di altissimo livello, tale da richiamare l’attenzione dei media locali e regionali come il quotidiano La Repubblica e la Rai, che hanno dedicato ampio spazio al progetto di valorizzazione e promozione culturale.

altSi ritiene inutile prestare il fianco ad ulteriori strumentalizzazioni e polemiche : la CULTURA NON HA COLORE POLITICO, E' SUPER PARTES, e le puntualizzazioni di cui sopra, solo per dovere di cronaca e per dare i giusti meriti a chi si è CONCRETAMENTE speso per l'ottima organizzazione dell'EVENTO REALIZZATO.

Giusto per guardare avanti e per restare in tema di promozione di attività culturali, portiamo a conoscenza del Grande Pubblico che ci segue e che ha apprezzato i nostri sforzi, che ci stiamo preparando per il prossimo evento a Villa Palagonia! 

In occasione dei 300 anni dalla fondazione della famosa villa dei Mostri, con uno spettacolo dal titolo "Don Ferdinando Gravina e il gran ballo di Villa Palagonia”, opera in due atti di M. Lanza e F.M. Martorana, con la regia di Giusi Lo Piccolo. Culturalab partecipa naturalmente, con i propri abiti di scena.
Cordiali saluti.
Ass. Culturale CULTURALAB

Michele Balistreri ci ha inviato una breve replica che pensiamo possa andare in sequenza all'articolo di Culturalab. redazione bnews

In ordine alle critiche di 'equivoci o strumentalizzazione', rivoltemi dai responsabili dell’Asssociazione CulturaLab, mi rammaricano ma le ritendo eccessive e fors'anche fuori luogo. Dal mio punto di vista l’iniziativa svolta all’interno di un bene di proprietà del Comune che s’inquadra in un piano di rilancio dell’immagine della città, laddove l’amministrazione sceglie partner e collaboratori in linea con la strategia culturale identificata, va ascritta a scelte prettamente politiche.

Non era mia intenzione nè sminuire nè mortificare il ruolo e l'impegno messo in campo dall'Associazione Culturalab, il cui contributo sono il primo ad apprezzare, ma nell’occasione vedendo veicolata, in termini positivi, in ambito regionale l’immagine istituzionale di Bagheria, per giunta su iniziativa svolta nel bene culturale che ne simboleggia l’immagine, ho ritenuto , proprio perché svincolato da pregiudizi e con onestà intellettuale, di dare giusto rilievo all’operato dell’amministrazione e nello specifico all’Assessore Rosanna Balistreri, CHE AD OGGI TRA L’ALTRO, e forse non è superfluo precisarlo,  NON HO IL PIACERE DI CONOSCERE.

 Ad ogni buon grado da buon Bagherese che ama questa Città, vi auguro, senza alcun sarcasmo, di continuare a fornire un fattivo contributo alla rinascita di Bagheria, evitando però di attivare polemiche pretestuose  che toccano la dignità e l’etica professionale di terzi.

Michele Balistreri
 

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