Litigio finito tragicamente domenica pomeriggio nella periferia di Bagheria in contrada Monaco. Rosario Ferrito, 22 anni, ha ucciso
il cognato Giuseppe Alongi, 37 anni, recidendogli le vene del collo con una coltellata.
Pare che l'aggressione sarebbe avvenuta nel popoloso quartiere alla periferia del paese, per via del cagnolino di Alongi, che avrebbe morso il giovane.
Gli agenti del Commissariato di Bagheria stanno cercando, pur tra mille difficoltà ambientali, di ricostruire i fatti
Ferrito, fermato per l'omicidio, è ancora sotto interrogatorio.
Agli investigatori ha ripetuto di avere colpito il cognato, che era il convivente della sorella, (e con il quale pare che i rapporti non fossero buoni), perché minacciato a sua volta con un pezzo di vetro.
Alongi, che ha riportato anche ferite al torace, è stato trasportato prima al Pronto soccorso di Bagheria e poi al Policlinico di Palermo, dove è giunto morto.
Il fatto ha suscitato uno scompiglio nel quartiere dove i due abitano, per l'intreccio di amicizie e parentele tra le famiglie: sono scoppiate accese discussioni e diverse auto sono state danneggiate.
La questura ha dovuto inviare due volanti per riportare la calma.
Ferrito, che era stato fermato dai poliziotti del locale commissariato, è stato trasferito in tutta fretta alla Squadra Mobile di Palermo
AGGIORNAMENTO
La polizia ha fermato anche il padre e un fratello di Ferrito per concorso nell'omicidio di Giuseppe Alongi.
I familiari della vittima che volevano linciare l'assassino sono poi andati nell'ospedale Buccheri La Ferla, a Palermo, dov'era stato portato anche il padre di Ferrito che si era ferito durante la rissa familiare.
Lì un gruppo di parenti della vittima ha cercato di raggiungere l'uomo per malmenarlo ma sono intervenuti polizia e carabinieri che hanno evitato il peggio.