Il Questore di Palermo Maurizio Calvino ha emesso due "Daspo Willy" nei confronti di padre e figlio, responsabili di condotte che hanno minato la sicurezza pubblica.
I due provvedimenti rappresentano una delle misure di prevenzione più severe attuate negli ultimi anni, a seguito di un episodio di violenza che ha visto protagonisti i due uomini in via Consolare a Bagheria. Il Daspo Willy stabilisce il divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico trattenimento
I fatti risalgono al 30 ottobre scorso, quando una lite scoppiata in strada a seguito di un incidente ha richiesto l’intervento della Polizia. Gli agenti del Commissariato di P.S. di Bagheria, giunti sul luogo, sono stati dapprima bersagliati dal figlio minorenne, il quale, sebbene non coinvolto direttamente nella lite, ha insultato e minacciato gli agenti, arrivando a tentare di colpire uno di essi con una testata. Dopo diversi tentativi di contenimento, la Polizia è stata costretta a utilizzare un taser per immobilizzare il minore, il quale, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico.
In seguito, il padre del giovane è intervenuto sulla scena a bordo di uno scooter elettrico. Dopo essere sceso dal mezzo, l’uomo ha scagliato lo scooter contro uno degli agenti nel tentativo di difendere il figlio. Entrambi i soggetti sono stati denunciati per vari reati, tra cui violenza, resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni personali.
Alla luce dei gravi comportamenti tenuti, il Questore di Palermo ha emesso il Daspo Willy nei confronti di entrambi i soggetti, vietando loro di accedere e stazionare nei pressi di locali pubblici di Bagheria per tre anni. La misura interdittiva è stata disposta per prevenire ulteriori disordini e garantire la sicurezza dei cittadini.
In aggiunta, al minore è stato applicato anche il Daspo “Fuori Contesto”, una normativa introdotta di recente che vieta l’accesso a luoghi sportivi a persone che abbiano commesso gravi reati al di fuori del contesto sportivo. Questo provvedimento mira a prevenire eventuali ripetizioni di condotte violente anche in ambito sportivo. Pertanto, al minore è stato interdetto per quattro anni l’accesso a impianti sportivi in Italia, comprese le manifestazioni calcistiche di rilievo nazionale e internazionale, inclusi campionati e tornei organizzati dalla FIGC e UEFA.
Questi provvedimenti di Daspo, usualmente applicati in ambito sportivo, assumono in questo caso una funzione più ampia. Il Questore di Palermo ha sottolineato l’importanza di prevenire il verificarsi di episodi che mettano a rischio la sicurezza e la serenità della collettività.